automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
L'unica cosa che si può affermare con certezza "statisticamente" è che la maggioranza dei morti e dei feriti è provocata da incidenti che coinvolgono veicoli a motore.
Il passaggio alla categoria è fallace, perchè non tiene conto del numero complessivo.
la percentuale rispetto al totale, ripeto, non è statisticamente rilevante nell'ottica della diminuzione di morti e feriti
qui non si sta discutendo se, in proporzione, siano più imbecilli i pedoni, i ciclisti, gli automobilisti, i motociclisti, i camionisti ecc (anche se un'idea è facile farsela, non fosse per questioni di mera sopravvivenza)
qui si sta discutendo di chi causa morti e feriti e le statistiche dimostrano che sono le auto, punto
quindi le cose sono 2: o continuiamo a dire "eh però anche i ciclisti...", e i morti\feriti rimarranno quelli, oppure facciamo come TUTTI gli altri paesi (anzi, come hanno fatto decenni fa): educazione stradale a tutti i livelli, per ridurre il numero di imbecilli, e colpire duro, ma davvero duro, chi si ostina a tenere comportamenti criminosi
e per duro intendo: ritiro temporaneo patente e soldi e, alla reiterazione, ritiro patente e rifai tutto il giro
(se vuoi sentirti meglio e confiscare la bici a chi passa col rosso, per me non ci sono problemi, tanto io mi fermo: ma non cambia nulla nei numeri)
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Perdonami, ma questa affermazione fa il paio con "ma voi ciclisti passate col rosso". E' una generalizzazione basata sulla tribù di appartenenza.
Credo di poter affermare che tutti noi abbiamo la macchina e che possiamo parlare a maggior ragione su quanto avviene sulle strade molto meglio di chi va solo la macchina.
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
@jacknipper, @sembola e altri che mi sono perso. Credo che vi stiate prendendo su un problema che in Italia al momento attuale non ha soluzione. O meglio, ce l'avrebbe se si volesse contrastare il fenomeno.
La percentuale di automobilisti che definiamo criminosi, secondo me, è minima (ma si vede moltissimo). Il vero problema dell'automobilista in Italia è che c'è troppo menefreghismo. Da automobilista vi chiedo: avete notato quanti pochi mettono le frecce? Molti non si rendono nemmeno conto quanto pericoloso sia il loro comportamento. Li rende meno colpevoli? No. È che sono ignoranti, nel senso peggiore del termine. Quando succede il patatràc le scuse sono sempre le solite: io non credevo, mai io pensavo, non era mia intenzione... e intanto quello che ne ha subito le conseguenze se gli va bene se la cava con un bel po' di ospedale e tanta fisioterapia.
È più grave il loro comportamento? Non so dirlo. Perché alla fine fra un criminale patentato e un menefreghista il risultato è lo stesso. L'unica scusante è che il secondo non ci ha proprio pensato.
Credo che mi ripeta per la milionesima volta, ma se non si agisce su prevenzione e repressione non si va da nessuna parte.
Prevenzione e repressione, prevenzione e repressione, prevenzione e repressione, prevenzione e repr...
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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@jacknipper, @sembola e altri che mi sono perso. Credo che vi stiate prendendo su un problema che in Italia al momento attuale non ha soluzione. O meglio, ce l'avrebbe se si volesse contrastare il fenomeno.
La percentuale di automobilisti che definiamo criminosi, secondo me, è minima (ma si vede moltissimo). Il vero problema dell'automobilista in Italia è che c'è troppo menefreghismo. Da automobilista vi chiedo: avete notato quanti pochi mettono le frecce? Molti non si rendono nemmeno conto quanto pericoloso sia il loro comportamento. Li rende meno colpevoli? No. È che sono ignoranti, nel senso peggiore del termine. Quando succede il patatràc le scuse sono sempre le solite: io non credevo, mai io pensavo, non era mia intenzione... e intanto quello che ne ha subito le conseguenze se gli va bene se la cava con un bel po' di ospedale e tanta fisioterapia.
È più grave il loro comportamento? Non so dirlo. Perché alla fine fra un criminale patentato e un menefreghista il risultato è lo stesso. L'unica scusante è che il secondo non ci ha proprio pensato.
Credo che mi ripeta per la milionesima volta, ma se non si agisce su prevenzione e repressione non si va da nessuna parte.
Prevenzione e repressione, prevenzione e repressione, prevenzione e repressione, prevenzione e repr...
menefreghismo da ignoranza è pur sempre criminoso
non mettere le frecce , tagliare le rotonde ed entrare a tutta velocità , sorpassare dove c'è poco spazio , non guardare gli specchietti, guardare "un attimino" il cellulare, non rispettare i limiti, sono tutti comportamenti borderline : il fatto che spesso vada bene e non succeda qualcosa non toglie nulla alla pericolosità di queste azioni
e quando succede qualcosa non è sfortuna, sfiga, il fato: no, è andata bene le altre volte
Prevenzione e repressione, cioè ciò che ho detto più volte sopra: educazione stradale, campagne informazione e, per i recidivi, colpire durissimo
non dobbiamo inventarci nulla: basta guardare i nostri vicini
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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verde
Credo di poter affermare che tutti noi abbiamo la macchina e che possiamo parlare a maggior ragione su quanto avviene sulle strade molto meglio di chi va solo la macchina.
Il punto è diverso.

Se è legittimo dire che "l'automobilista è scorretto", come se esistesse una categoria di automobilisti monolitica che si comporta uniformemente, in cui la percentuale delle "scorrettezze" è "irrilevante", allora è legittimo anche dire "i ciclisti passano col rosso". Perchè la valutazione del "quanto" (i fatti...) per una categoria non conta e per un'altra (toh, la nostra...) invece sì?

Confermo, dire "l'automobilista è scorretto" è tale e quale dire "i ciclisti passano col rosso" o "gli extracomunitari delinquono" o "le partite IVA evadono le tasse". Fenomeni che esistono ma la cui entità deve essere supportata da prove numeriche prima di essere spacciate per verità.
 
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Marmuel

Apprendista Scalatore
5 Novembre 2022
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Cinelli Zydeco Lala
@sembola (non per fare polemiche perchè non sono il tipo e sono d'accordo con molte delle cose che hai scritto) Capisco e condivido il fatto che generalizzare sia sbagliato e capisco anche che la mia percezione vs gli automobilisti possa essere in qualche modo influenzata dalle mie esperienze in bici...ma personalmente gli automobilisti indisciplinati mi sembrano oggettivamente la maggior parte! Come per qualche ciclista passare con il rosso può essere considerato un peccato veniale per qualche automobilista vale lo stesso per limiti di velocità, smartphone, frecce, ecc e ormai è diventata la prassi, la normalità!
So che è un esempio del kaiser e che non significa nulla ma prova a fare un esperimento: rispetta in maniera puntigliosa e intransigente i limiti di velocità per una giornata e vedi quanti ti sorpassano, suonano e insultano...da un'idea dell'educazione stradale e del rispetto del codice della strada e ti assicuro che è una valutazione impietosa!
 

RamboGuerrazzi

via col vento
28 Marzo 2007
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Il punto è diverso.

Se è legittimo dire che "l'automobilista è scorretto", come se esistesse una categoria di automobilisti monolitica che si comporta uniformemente, in cui la percentuale delle "scorrettezze" è "irrilevante", allora è legittimo anche dire "i ciclisti passano col rosso". Perchè la valutazione del "quanto" (i fatti...) per una categoria non conta e per un'altra (toh, la nostra...) invece sì?

Confermo, dire "l'automobilista è scorretto" è tale e quale dire "i ciclisti passano col rosso" o "gli extracomunitari delinquono" o "le partite IVA evadono le tasse". Fenomeni che esistono ma la cui entità deve essere supportata da prove numeriche prima di essere spacciate per verità.

l'automobilista è pericoloso. Per quanto corretto possa essere, ogni sua distrazione causa la morte di persone quasi sempre innocenti. Vedi l'ultimissima disgrazia avvenuta poco fa.
 

kikhit

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21 Dicembre 2004
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tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
Per quanto corretto possa essere, ogni sua distrazione causa la morte di persone quasi sempre innocenti.

Per fortuna, non ogni distrazione. ma questo thread ormai è partito per la tangente, tra deliri vari.
 
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EMAC

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Trek Emonda
Sarà da capire la dinamica, ma lo sappiamo tutti quanto siano pericolose le rotonde per noi ciclisti, specie quelle trafficate, tra gente che non sa farle, tra chi arriva sparato e chi è semplicemente co***ne
Quella strada la conosco bene ed e' molto pericolosa anche in auto. Gran traffico,tanti camion e drittoni che fannno correre, avrei il terrore in bici.
 
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