grandissimo dispiacere, veramente incredibile che succedano certe cose dopo aver passato una vita in bici....
Penso sia ora che i campioni italiani del ciclismo di oggi e di qualche anno fa ( Cipollini, Saronni, Moser, etc) si uniscano per una campagna di informazione che vada su tutti i media, social etc per sensibilizzare tutti ( automonilisti, camionisti, amministrazioni comunali, politica, etc) sul problema. Non e' possibile morire per strada in questo modo. Forse un giorno con mezzi a guida assistita questo problema diminuira' o scomparira' ma nel frattempo serve un intervento deciso. Nel paese da cui scrivo ( dove ci sono problemi immensi e ne sono ben consapevole) , l'omicidio stradale e' punto con reclusione da 3 a 5 anni e in attesa del processo e in presenza di prove inconfutabili ( telecamere ), si sta in galera. E galera = lavoro in miniera in molti casi.....