Almeno gli va dato atto, assieme a Cervélo s5, di proporre qualcosa di diverso rispetto agli altri.Mio giudizio personale
Un americanata inguardabile
La prima venge assieme ad "estrema rigidità" fa quantomeno sorridente, nel mio caso è un ghigno malefico.Si, ma parlo in generale di tutte le Bdc aero che per la loro estreme rigidità le rendono più affaticanti oltre ad essere più difficili da guidare su strade sconnesse.
Poi essendo leggero e alto con alcune angolazioni di vento diventano più nervose e meno prevedibili.
E non andando a 40 km/h e passa di media in pianura spalmato sopra come un Boa non risparmio manco quella manciata di watt agognati…
Sbaglio o la Foil ti aveva garbato di piu'..E' un discorso comune su cui sono in disaccordo da sempre. Quale dovrebbe essere "il limite" di un telaio? Ma soprattutto, se lo raggiungi cosa succede?! Si vince qualcosa?!
La bici deve essere solo uno strumento per accompagnare al meglio le tue prestazioni ed il tuo utilizzo.
Tra le bdc le differenze non sono mai macroscopiche a livello di "prestazioni", nel senso che non è che con una Aethos (e. a caso) perdi le gare in circuito perché flette tanto da mangiarti n watt...che poi non sia la bici più sensata da usare per quell'utilizzo magari ci sta anche.
Se poi uno prescinde dall'utilizzo perché la tal bici gli piace da morire esteticamente va benissimo. Magari non prenderei questa Madone per farci le randonnée, ma di sicuro se lo fai non muori mica....
In generale si. Ma la Foil era anche una versione montata top, quindi da quasi 1kg in meno. Paragone non proprio alla pari.Sbaglio o la Foil ti aveva garbato di piu'..
La new madone è più rigida della émonda.La prima venge assieme ad "estrema rigidità" fa quantomeno sorridente, nel mio caso è un ghigno malefico.
È più facile fare bici rigide con tubi tondi piuttosto che con le forme aerodinamiche. Poi per fortuna con l'aumento del materiale e quindi del peso, ora le aero sono estremamente rigide (come la propel) ma non è certo un collegamento diretto e scontato.
La Emonda per esempio è rigidissima, più rigida della madone prima di questa... quindi ci andrei piano.
A me più rigide sono più mi piacciono comunque, tanto non vedo il problema ormai giro solo con gomme da 28 tubeless
Sono d'accordo ma correggerei con "la troppa rigidità"Poi ognuno decide di “torturasi” come vuole; ma dal punto di vista pratico la rigidità, parlo sempre a livello amatoriale, serve ancora meno della leggerezza.
Faccio due considerazioni:La new madone è più rigida della émonda.
Le Bdc vanno sempre contestualizzata al proprio periodo.
Se la venge era molle figuriamoci il tarmac …
Le gomme da sole non riescono a compensare la rigidità del telaio.
Poi ognuno decide di “torturasi” come vuole; ma dal punto di vista pratico la rigidità, parlo sempre a livello amatoriale, serve ancora meno della leggerezza.
Per me proprio il presupposto per un amatore di ricercare la caratterista della rigidità sulla Bdc è inutile.Sono d'accordo ma correggerei con "la troppa rigidità"
Mah guarda in realtà il concetto è diverso, non capisco del perché andare a prendere una Bdc che fa della rigidità una delle sue caratteristiche principali, quando hai fini amatoriale è inutile anzi come detto precedentemente porta anche degli svantaggi, se non appunto solo per una questione di piacere personale nel possederla, che ci mancherebbe è anche giusto e basterebbe questo senza cercare presunte e fantasiose motivazioni tecniche.Faccio due considerazioni:
-se voglio stare comodo sto sul divano col telecomando e il mio coniglio
-se dobbiamo guardare a quello che ci serve veramente, sarei ancora alla prima bici
Le gomme da sole non riescono a compensare la rigidità del telaio.
Sono d'accordo ma correggerei con "la troppa rigidità"
Le gomme, pressione, aiutano ma non sono la panacea della rigida intrinseca di un telaio.Sicuro? Non ho dati per dirlo, ma credo che 1atm in meno nelle gomme facciano una differenza percepibile più che non il solo telaio.
Che però non mi pare oggi questo grande problema. Le bici moderne comunque sono ben progettate per avere anche una certa flessibilità verticale.
Se qualcuno si ricorda le bici in alluminio, magari nel periodo in cui andavano di moda reggisella (o, peggio, il piantone prolungato) da 31,6 o persino 34,9.....
Al netto che i pesi diminuiscono costantemente, quindi la rigidità globale resta più o meno invariata. D'altronde i progettisti lavorano su parametri ormai consolidati.
Le gomme, pressione, aiutano ma non sono la panacea della rigida intrinseca di un telaio.
Tra una madone ed èmonda a parità di componentistica la differenza di rigidità sarà sicuramente avvertibile.Panacea no, come in tutte le cose c'è sempre un trade-off: se sgonfi le gomme chiaro che poi queste sono più "smolle" e lo senti in discesa e negli scatti in piedi, mentre se aumenti la sezione per girare a pressioni più basse aumenti comunque la resistenza al rotolamento ed il peso.
Ma già nel range possibile di un singolo copertone, tra pressione min e max si possono avere delle differenze avvertibili. A parità di (ruote) coperture e pressioni invece avvertire differenze di rigidità tra telai mi pare più "sfumato".*
*tra telai della stessa categoria, non tra la Domane e la Madone ad es.
Le gomme fanno una differenza molto maggiore rispetto al telaio, di diversi ordini di grandezza. In ordine: -sospensioni, pneumautici, reggisella, telaio. Ogni passaggio, cambia la 'compliance' (parola ora molto di moda) di ordini di grandezza. Il problema del telaio poco rigido e' che si deforma durante lo sforzo, cambiando tra l'altro le distanze tra i punto di appoggio e rendendo la pedalata piu' difficile. Di fatto si fa molta piu' fatica per generare gli stessi watt sui pedali. Questo effetto e' difficilmente quantificabile, dipende anche da come pedala ciascuno, ma diventa evidente se utilizzi una bici davvero poco rigida. Infatti io considero la 'compliance' sul reggisella in genere un mero escamotage dei costruttori per differenziarsi, in quanto lo stesso effetto si avrebbe con un piccolo cambio di pressione: semplice e soprattutto regolabile.Le gomme, pressione, aiutano ma non sono la panacea della rigida intrinseca di un telaio.
Ma anche questo dei telai che flettono sotto i mostruosi watt di noi amatori è un dogma.Le gomme fanno una differenza molto maggiore rispetto al telaio, di diversi ordini di grandezza. In ordine: -sospensioni, pneumautici, reggisella, telaio. Ogni passaggio, cambia la 'compliance' (parola ora molto di moda) di ordini di grandezza. Il problema del telaio poco rigido e' che si deforma durante lo sforzo, cambiando tra l'altro le distanze tra i punto di appoggio e rendendo la pedalata piu' difficile. Di fatto si fa molta piu' fatica per generare gli stessi watt sui pedali. Questo effetto e' difficilmente quantificabile, dipende anche da come pedala ciascuno, ma diventa evidente se utilizzi una bici davvero poco rigida. Infatti io considero la 'compliance' sul reggisella in genere un mero escamotage dei costruttori per differenziarsi, in quanto lo stesso effetto si avrebbe con un piccolo cambio di pressione: semplice e soprattutto regolabile.
Se non ricordo male, tempo fa @matteof93 aveva fatto un post con qualche dato quantitativo.
bisogna sempre specificare se si parla di rigidità verticale che ti fa sobbalzare ad ogni increspatura del fondo o quella laterale e torsionale se pedaliamo scomposti in fuorisella.La prima venge assieme ad "estrema rigidità" fa quantomeno sorridente, nel mio caso è un ghigno malefico.
È più facile fare bici rigide con tubi tondi piuttosto che con le forme aerodinamiche. Poi per fortuna con l'aumento del materiale e quindi del peso, ora le aero sono estremamente rigide (come la propel) ma non è certo un collegamento diretto e scontato.
La Emonda per esempio è rigidissima, più rigida della madone prima di questa... quindi ci andrei piano.
A me più rigide sono più mi piacciono comunque, tanto non vedo il problema ormai giro solo con gomme da 28 tubeless
la precedente madone con iso l’ho trovata gentile al posteriore ma allo stesso tempo granitica all’anteriore al limite del molesto.bisogna sempre specificare se si parla di rigidità verticale che ti fa sobbalzare ad ogni increspatura del fondo o quella laterale e torsionale se pedaliamo scomposti in fuorisella.
la primissima Venge (quella con cui Goss vinse la sanremo) a livello analitico non era rigida come la tarmac per quanto serve alla prestazione atletica, altrimenti in gare come il fiandre avrebbero usato il venge che invece aveva solo peculiarità aero.
ma è banale l'esempio, se fai un reggisella con la sezione di un righello questo fletterebbe lungo il lato corto della sezione, non dal lato lungo.
l'esempio che hai fatto tra emonda e la madone con l'isospeed è lampante dato che è evidente, pedalando dietro ad un qualsiasi possessore di quest'ultima, vedere il reggisella che dal sistema in su flette pure da seduti verso destra e sinistra.
il tubo tondo come lo ruoti lungo l'asse è sempre uguale ed ha sempre la stessa rigidità, un rettangolo o ellisse lungo e stretto no.
Si, io facevo una considerazione meramente tecnica, non un consiglio per l'acquisto. Comunque, a parita' di watt (che e' tutto dire), un telaio rigido verosimilmente sara' di maggior aiuto ad un ciclista poco in forma che non ad un professionista con un core molto forte che riesce comunque a pedalare con una certa stabilita'.Ma anche questo dei telai che flettono sotto i mostruosi watt di noi amatori è un dogma.
Se flessioni ci sono, sono delle gomme, ruote, reggisella, sella, scarpette e via via altro per poi solo alla fine arrivare al telaio, ma parliamo di micro flessioni del tutto ininfluenti.
Poi ripeto siamo amatori dove il “mi piace” basta ed avanza per motivare l’acquisto di una Bdc o componente e non serve provare a giustificarlo con motivazioni tecniche.
La Bdc/componenti incide in mondo marginale sulla prestazione finale, ma per paradosso può incidere molto di più in modo negativo se si fa una scelta sbagliata.
Ecco, ad esempio in questo caso probabilmente ti bastava cambiare copertone e pressione all'anteriore.Io parlavo della new madone, la precedente con iso l’ho trovata gentile al posteriore ma allo stesso tempo granitica all’anteriore al limite del molesto.
Esattamente, la cosiddetta 'compliance' in verita' e' solo il nome potabile della risposta del mezzo ad oscillazioni sul piano verticale. Va tuttavia detto che le sollecitazioni cui e' sottoposta una bici sono cosiddette 'complesse', cioe' non avvengono in maniera previdibile su alcuni assi (come magari una macchina industriale), per cui di fatto un'anisotropia della risposta alle sollecitazioni puo' esserci, ma non 'estrema'. La bici ideale non deve essere rigidissima alle torsioni e di burro sul piano verticale, non funzionerebbe.bisogna sempre specificare se si parla di rigidità verticale che ti fa sobbalzare ad ogni increspatura del fondo o quella laterale e torsionale se pedaliamo scomposti in fuorisella.
l'esempio che hai fatto tra emonda e la madone con l'isospeed è lampante dato che è evidente, pedalando dietro ad un qualsiasi possessore di quest'ultima, vedere il reggisella che dal sistema in su flette pure da seduti verso destra e sinistra.
il tubo tondo come lo ruoti lungo l'asse è sempre uguale ed ha sempre la stessa rigidità, un rettangolo o ellisse lungo e stretto no.
non criticavo l'isospeed.Poi le cose vanno analizzate nella sua interezza, non guardando soltanto una zona con una data soluzione tecnica.
è contemporaneamente vera come è falsa, almeno finchè non si specifica in che direzione il progettista volesse aumentare o diminuire la rigidità della struttura.È più facile fare bici rigide con tubi tondi piuttosto che con le forme aerodinamiche