Beh ma stai mischiando mele con pere.
La comunicazione del ritiro di Remco sono d'accordo pure io che sia sbagliata, così come l'attendismo dei big sia dovuto in gran parte dal non dover recuperare quei 45" dal Belga.
Ma Bruynel l'ho citato per rimarcare quanto per un telespettatore (per quanto ciclista) sia difficile comprendere la durezza di un grande giro, in qualunque modo si corra.
Doctor però perdonami...
Adesso lasciamo stare, tutta sta caciara mediatica, i modi anche discutibili con in cui i fatti si sono innegabilmente svolti.. eccetera eccetera. ok.
Nella buona e nella cattiva sorte.. sono dei pro? Ergo la massima espressione terrena del ciclismo praticato?
Un grande giro è, o almeno dovrebbe essere.. ampiamente contemplato nella possibilità da parte loro, di poterlo gestire nella sua totalità, con tutto quello che ne può derivare. Meteo ostile incluso.
Non solo a vederli fare 200 km a 40 di media oggi, domani, e domani l'altro ancora, o in una bella giornata di sole
E il loro lavoro, ed è nelle loro possibilità poterlo fare
E attenzione, io non intendo assolutamente dire che in quanto loro Pro.. ed io semplice appassionato che li guarda in tv voglia vederli andare al massacro. tutt'altro.
Però sempre da appassionato, 2 domande me le faccio. ed è assolutamente inevitabile che io faccia confronti con il passato, e con un ciclismo che non rispecchià più quello di un tempo. Che poi sono gli stessi confronti che stanno facendo anche molti ex pro.
Un ciclista professionista oggi è, lo stesso di 50/40/30 anni fa.. un uomo oggi, è un uomo come allora.. la fatica, e la stessa di allora.
Le corse NO.
Io da appassionato oggi, non le vedo più spettacolari come allora..
Allora cosa è cambiato? Cosa Ha.. o Non ha un Ciclista Professionista oggi rispetto a quelli con cui siam cresciuti, e grazie ai quali, sotto certi versi ci siamo innamorati di questo sport?