Secondo me se c'è un incremento delle cadute questo non è dovuto alle bici. Consentono maggiori velocità? Si ma sono più sicure più guidabili più maneggevoli e non si è mai sentito che una cosa siccome è più sicura aumenta gli incidenti. Provate a fare lo Stelvio a scendere con la bici di Merckx e poi mi dite se è più la velocità ad aumentare il rischio o il tipo di bici a diminuirlo. Non è nemmeno dovuto alle strade che sono tendenzialmente migliorate negli anni. Molto semplicemente e ci si ricollega alle medie sempre più alte non spiegabili per me col doping il ciclismo è cambiato ed è in continua evoluzione. Una volta la preparazione media e dunque il livello di competitività erano molto meno di massa. Non era pensabile che i 10/15 più forti si mettessero ventre a terra a 50/100 km dall'arrivo quindi si andava più piano e più sgranati. Ora se il percorso non è veramente selettivo viaggiano in massa in 70/80/100 spesso e volentieri tutti con prestazioni livellate verso l'alto squadre iperorganizzate in treni per volate inseguimenti portare avanti il capitano telecomandati con le radioline tutti ipernutriti e nessuno in crisi e quindi si comincia a menare da presto. Velocità molto alte e gruppi molto numerosi non fanno altro che aumentare l'incidentalità.
Boh. Sono interdetto e non sono mica tanto convinto di quello che dici. Non dico che l'aumento delle cadute sia dovuto alle bici. No. Dico che l'aumento delle cadute sia direttamente collegato all'aumento della velocita' media. Con una bici meno performante l'atleta va inevitabilmente piu' piano; e sappiamo benissimo tutti quanto incida la velocita' in caso di caduta o incidente (poi subentra la dinamica, ma se vai piu' piano, quando cadi o sbatti, ti fai meno male e' un dato di fatto...).
Penso ad esempio ad un componente fondamentale come le
ruote; tutte in carbonio (con profilo alto ancora di piu'...), rigidissime, e velocissime. Aggiungete poi che con i freni a disco il corridore stacca piu' tardi e percorre la strada che manca alla piega piu' velocemente.
Sono tanti i fattori che hanno aumentato la velocita' (e di conseguenza la pericolosita') in gara; tutti sempre a tutta, organizzazione maniacale, iperprofessionismo in tutto e di conseguenza stress, su questo siamo daccordo. Ma secondo me (e sottolineo secondo me, ovvero uno che non ha mai corso...) in un calcolo spannometrico delle cause delle cadute ci metto l'aumento della velocita' dovuto al mezzo che e' molto piu' performante. Io dico che con la bici di Merckx ieri cadevano in pochi: per arrivare a fare i 70 kmh in quella semi curva con ruote in acciaio a 36 raggi (molto piu' flessibile), un tubolare da 21mm (ai tempi non piegavano in curva come piegano oggi...) e nessuna cura dell'aerodinamica del binomio atleta/mezzo, un corridore degli anni 70 doveva impegnarsi di brutto e in modo sconsiderato. Oggi invece volano, letteralmente volano, e senza quasi accorgersene...