Ciclisti over 50 (vol.3)

mauretto

teenage punk
24 Aprile 2009
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un onesto ferro
Spiego ,nei limiti delle mie parole senza avere la pretesa di convincere nessuno , solo una mia interpretazione per quello che mi hanno insegnato. Il dietro motore, se fatto con criterio, e nel tempo, serve a far avere un rapporto neuromuscolare , una connessione mente muscolo , più attiva, serve a far mantenere , magari per diversi km ( inutile far dietro motore 5 km) una tensione costante , regolare e allo stesso tempo duratura sulla fibra che non sarebbe possibile ( in modo costante , regolare) mantenere in un gruppo , o con misuratore di potenza, per le maggiori vatiabili estrinseche al nostro organismo , ma che andrebbero ad inficiare una prestazione prestabilita. Le variabili da affrontare dietro moto sono ridotte ( vento , accellerazioni o decellerazioni di gruppo)in quanto un oggetto che ti fende l'aria in modo regolare e costante rende più lineare l'andamento e migliora il vettore spinta sui pedali per molti km. Personaggi che abitano qui da me , che vincono gare in circuito, durante un certo periodo dell'anno , con richiami regolari fanno dietro moto, per 50 o 60 km a velocità che senz'altro sono superiori a quelle che potrebbero fare da soli o in gruppo , soolecitando in un certo modo le fibre muscolari e avere una propriocezione migliore. Questo è quello che mi hanno spiegato quando correvo il nostro preparatore ( nostro!!!! non mio ma dichi vinceva io ascoltavo e basta).
L'attivazione dei pattern neurali durante lo sforzo è un evidenza innegabile, muscolo e cervello sono strettissimamente connessi. Il fatto che mi perplime è che il dietro motore è sostanzialmente una situazione "statica" nella maggior parte dei casi, quindi non mi torna molto il vantaggio che se ne potrebbe guadagnare dal punto di vista neuromuscolare
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Rileggi le pagine precedenti, in particolare la 1055 dove ho risposto per primo.
Questa non è una risposta a maggior ragione perchè non dice esattamente cosa ti porta come risultato finale:


Il "dietro motore" a me da la possibilità di girare un rapporto molto lungo per molto tempo ad una frequenza di pedalata abbastanza elevata, a seconda del percorso ( pianeggiante lineare, pianeggiante in circuito con curve, oppure ondulato o addirittura in salita ) si possono simulare le stesse condizioni che si verificano durante una gara.
In pratica fai ciò che ti è stato detto insegnato anni or sono ma senza neppure sapere esattamente quali reali cambiamenti apporta.
Cosa che invece oggi si studia bell'apposta e si usano gli strumenti necessari per arrivarci e i numeri, le misure e tutto il resto sono lì a dirtelo, non è un caso se oggi i pro vanno come mai fino ad ora.
 
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L'attivazione dei pattern neurali durante lo sforzo è un evidenza innegabile, muscolo e cervello sono strettissimamente connessi. Il fatto che mi perplime è che il dietro motore è sostanzialmente una situazione "statica" nella maggior parte dei casi, quindi non mi torna molto il vantaggio che se ne potrebbe guadagnare dal punto di vista neuromuscolare
Lo stesso che otterresti sui rulli.. anzi a dire il vero anche più mirati e precisi non avendo altre variabili che potrebbero inficiare l'allenamento.
Che poi su strada sia diverso e -come dire- più reale non ci piove.
 

loiety

Apprendista Velocista
8 Agosto 2007
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Spiego ,nei limiti delle mie parole senza avere la pretesa di convincere nessuno , solo una mia interpretazione per quello che mi hanno insegnato. Il dietro motore, se fatto con criterio, e nel tempo, serve a far avere un rapporto neuromuscolare , una connessione mente muscolo , più attiva, serve a far mantenere , magari per diversi km ( inutile far dietro motore 5 km) una tensione costante , regolare e allo stesso tempo duratura sulla fibra che non sarebbe possibile ( in modo costante , regolare) mantenere in un gruppo , o con misuratore di potenza, per le maggiori vatiabili estrinseche al nostro organismo , ma che andrebbero ad inficiare una prestazione prestabilita. Le variabili da affrontare dietro moto sono ridotte ( vento , accellerazioni o decellerazioni di gruppo)in quanto un oggetto che ti fende l'aria in modo regolare e costante rende più lineare l'andamento e migliora il vettore spinta sui pedali per molti km. Personaggi che abitano qui da me , che vincono gare in circuito, durante un certo periodo dell'anno , con richiami regolari fanno dietro moto, per 50 o 60 km a velocità che senz'altro sono superiori a quelle che potrebbero fare da soli o in gruppo , soolecitando in un certo modo le fibre muscolari e avere una propriocezione migliore. Questo è quello che mi hanno spiegato quando correvo il nostro preparatore ( nostro!!!! non mio ma dichi vinceva io ascoltavo e basta).
Questa è la prima risposta sensata che leggo, finalmente. Oltre a esercizi che simulano situazioni di gara difficilmente ripetibili, come una volata o uno scatto improvviso cui stare dietro.
Quello cui ho ancora dei dubbi è quando leggo che serve a fare agilità con rapporti lunghi, in quanto il muscolo non sa che rapporto hai, lui ha una resistenza del pedale su cui preme. Se vuoi fare agilità e basta puoi benissimo frullare rapporti più corti.
Io no ho nessun mio metodo di allenamento e non sono in grado di spiegare niente a nessuno, ma un pochino di fisica la conosco.
Però oso pensare che se si vuole allenare la rapidità, capacità di frullare a rpm elevati, ci possano essere altri metodi. Mi convince invece il fatto che uno bravo davanti o la moto ti forza a mantenere un ritmo che di tuo non terresti, per cui può essere utile per forzare allenamenti.
Ma ripeto questo non ha nulla a che vedere con le mie attività personali.
 

yagone64

Maglia Rosa
29 Settembre 2015
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Cervelo' R3 gruppo Ultegra 6800 , Factor Ostro Vam v2 Dura Ace Di2 11v, Carbonda CFR696 Ultegra 6800
Questa è la prima risposta sensata che leggo, finalmente. Oltre a esercizi che simulano situazioni di gara difficilmente ripetibili, come una volata o uno scatto improvviso cui stare dietro.
Quello cui ho ancora dei dubbi è quando leggo che serve a fare agilità con rapporti lunghi, in quanto il muscolo non sa che rapporto hai, lui ha una resistenza del pedale su cui preme. Se vuoi fare agilità e basta puoi benissimo frullare rapporti più corti.
Io no ho nessun mio metodo di allenamento e non sono in grado di spiegare niente a nessuno, ma un pochino di fisica la conosco.
Però oso pensare che se si vuole allenare la rapidità, capacità di frullare a rpm elevati, ci possano essere altri metodi. Mi convince invece il fatto che uno bravo davanti o la moto ti forza a mantenere un ritmo che di tuo non terresti, per cui può essere utile per forzare allenamenti.
Ma ripeto questo non ha nulla a che vedere con le mie attività personali.
Non è proprio così, magari questo può chiarire meglio

Il dietro motore lo usano anche nell'atletica, mi ricordo di Jacobs che correva dentro una cabina di plexiglas...
 
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mauretto

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Non è proprio così, magari questo può chiarire meglio

Il dietro motore lo usano anche nell'atletica, mi ricordo di Jacobs che correva dentro una cabina di plexiglas...
Ecco, questo tipo di dietro motore ha senso, vengono descritte situazioni di allenamento che non sono banalmente mettersi in pianura a 50km/h per un ora dietro una macchina a ritmo costante
 
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bikernat

Ammiraglia
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BDC Wilier GTR Team / Zero9 - MTB Wilier 409XB
Quello cui ho ancora dei dubbi è quando leggo che serve a fare agilità con rapporti lunghi
penso che allenando le gambe a una certa agilità tipo con un 53x11/12/13 a 90-100rpm le fibre muscolari si abituano a quel determinato sforzo
hai visto a volte qualche tappa con che scioltezza fanno girare un 53x13 per km
ci ho provato io qualche volta durante le mie uscite e mi stavo :cac: addosso dopo 500mt sulle 50rpm :mrgreen:
 
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bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Bici
Colnago C60
Tutto giusto, serve la costanza....... di mia moglie mi fidavo moltissimo, mio figlio stava iniziando a capire, poi si è fatto male con la moto da cross e ormai sono almeno 2 mesi che non mi tira nessuno....... mi tirano solo le balle qui :mrgreen:
Va tutto bene...ma secondo me a una certa età come la nostra bisogna andarsene in bici in maniera costante senza andare a cercare chissà quali metodologie di allenamento...fare dei bei giri ..divertirsi e tenersi in forma...senza voler fare quello che si faceva a 30-40 anni perché non è più possibile.
 

grandeciclista

Apprendista Passista
21 Ottobre 2008
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Bici
bici cancello in carbonio
L'attivazione dei pattern neurali durante lo sforzo è un evidenza innegabile, muscolo e cervello sono strettissimamente connessi. Il fatto che mi perplime è che il dietro motore è sostanzialmente una situazione "statica" nella maggior parte dei casi, quindi non mi torna molto il vantaggio che se ne potrebbe guadagnare dal punto di vista neuromuscolare
Il vantaggio è mantenere certe intensi6tà simili alla gara ( velocità) per maggior tempo , con meno pause , più lineari nel rapporto tempo distanza rispetto a un allenamento in solitaria o in gruppo dove le variabili a sfavore condizionano l'impegno neuromuscolare al fine del lalvoro ricercato , ovvero quello di mantenere elevate velocità per molto tempo ( ho ricopiato gli appunti ):mrgreen::mrgreen:
 

VADABRUT

Ammiraglia
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Bici
Tecnotrat
Ecco, questo tipo di dietro motore ha senso, vengono descritte situazioni di allenamento che non sono banalmente mettersi in pianura a 50km/h per un ora dietro una macchina a ritmo costante
Ancora una volta dimostri la tua ignoranza, mettersi a ruota di uno scooter per un' ora a 50 kmh è tutt' altro che banale e tutto quello che hai letto nell' articolo era racchiuso nel post #21093 di ieri che non hai preso in considerazione perchè scritto da me. Ma accomodati pure, prova a uscire dalla scia di uno scooter a 50 kmh per fare una volata....... prova.......
Va tutto bene...ma secondo me a una certa età come la nostra bisogna andarsene in bici in maniera costante senza andare a cercare chissà quali metodologie di allenamento...fare dei bei giri ..divertirsi e tenersi in forma...senza voler fare quello che si faceva a 30-40 anni perché non è più possibile.
Non è più possibile...... me lo avete ripetuto fino a farmi venire i coglioni grandi come due angurie....... eppure l' ho fatto e se ne ho voglia lo rifarò. Va bene anche fare dei giri per carità, ma, come ho scritto ieri, non sono ne un marziano ne un folle. Ci sono ancora tanti coetanei che gareggiano e si preparano per farlo, ma come al solito le critiche arrivano da chi non lo fa e mai viceversa.
 

grandeciclista

Apprendista Passista
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bici cancello in carbonio
Questa è la prima risposta sensata che leggo, finalmente. Oltre a esercizi che simulano situazioni di gara difficilmente ripetibili, come una volata o uno scatto improvviso cui stare dietro.
Quello cui ho ancora dei dubbi è quando leggo che serve a fare agilità con rapporti lunghi, in quanto il muscolo non sa che rapporto hai, lui ha una resistenza del pedale su cui preme. Se vuoi fare agilità e basta puoi benissimo frullare rapporti più corti.
Io no ho nessun mio metodo di allenamento e non sono in grado di spiegare niente a nessuno, ma un pochino di fisica la conosco.
Però oso pensare che se si vuole allenare la rapidità, capacità di frullare a rpm elevati, ci possano essere altri metodi. Mi convince invece il fatto che uno bravo davanti o la moto ti forza a mantenere un ritmo che di tuo non terresti, per cui può essere utile per forzare allenamenti.
Ma ripeto questo non ha nulla a che vedere con le mie attività personali.
L'agilità và ricercata in altro ambito , il concetto di agilità è sempre relativo al soggetto e alle sue fibre muscolari che possono essere condizionate ; relativamente, in un senso o in un altro ; la specificità del gesto è molto spesso autoindotta. Quindi per me andare agile può essere , esempio, 80 rpm , per un'altro 105/110 rpm . Senz'altro dietro motore , vista la quasi totale assenza di impatto con l'aria, il punto di riferimento ( motore, macchina , moto apino) mi consente di andare , relativamente più agile utilizzando rapporti più lunghi , che potrebbero , e losono in realtà , riproducibili in gara seppur per tratti inferiori, in più ci permette di ascoltare e ass , imparare tutte quelle sensazioni , che si allontanano dagli strumenti, che in gare a circuito servono.
 

VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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Bici
Tecnotrat
A me pare che Pogi qui stia facendo un dietro motore; WVA invece lo dichiara proprio Vedi l'allegato 451802 Vedi l'allegato 451801
Grazie per il contributo, ma siamo sicuri che siano loro ? Non saranno mica Motta e Merckx camuffati ? Chi è che ha detto che erano metodi antichi ? Sempre il solito che sta in cantina e pensa di poter uscire dalla scia di uno scooter per sprintare :mrgreen:
Nessuno. Ma sono quelle credenze dogmatiche da ciclismo arcaico che ancora qualcuno si porta dietro.
Bisognerebbe guardare i watt e gli rpm principalmente e così ti rendi conto di coda stai facendo dato che i numeri non sono sensazioni e non mentono.
Vaglielo a far capire tu...
 

mauretto

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Ancora una volta dimostri la tua ignoranza, mettersi a ruota di uno scooter per un' ora a 50 kmh è tutt' altro che banale e tutto quello che hai letto nell' articolo era racchiuso nel post #21093 di ieri che non hai preso in considerazione perchè scritto da me. Ma accomodati pure, prova a uscire dalla scia di uno scooter a 50 kmh per fare una volata....... prova.......
Bravissimo, buona giornata anche a te, esci a pedalare un pò che la giornata è bella e sicuramente prendere un po di aria ti aiuterà :°°(
 
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golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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Non è proprio così, magari questo può chiarire meglio

Il dietro motore lo usano anche nell'atletica, mi ricordo di Jacobs che correva dentro una cabina di plexiglas...
In pratica Slongo scrive le cose già dette:


Quanti watt spingi (o puoi spingere dietro motore) a quante rpm ?
Non puoi rispondere.
Se tu avessi PM e tutto ciò che serve otterresti lo stesso risultato a livello preparazione, l'unica che cambierebbe sarebbe la percezione della velocità rapportata allo stare dietro qualcuno.. per quel poco che serve lo fai anche in gruppo una volta che sei preparato fisicamente.
 

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