Direi piuttosto che, FORSE, è solo dallo scorso anno che hanno "scoperto" come integrare/usare l'heat training con i "relativi benefici"...magari in abbinato a sensori tipo Moxy oltre al più "consolidato" lattato.
Nei "vari pochi video" di Tadej si vede che fa prelievi di lattato ogni "2x4"...sulla falsariga dei Triatleti Pro (vedere i recenti video di Lionel Sanders).
Se poi si vuol pensare male e fare "una caccia alle streghe"...dal grafico sembra esserci un'analogia tra "farmacologia" e risultati...non a caso le colonne 2006-2008 risalgono alla "scoperta/non scoperta" del CERA...mentre pre-duemila beh, sappiamo tutti quali erano i driver principali.
Anche solo l'heat training potrebbe essere la ragione del significativo aumento di prestazioni.
Riporto la risposta di "ChatGPT" sui benefici/vantaggi prestativi nell'inserire heat training:
L'heat training, ovvero l'allenamento in condizioni di calore elevato, è una strategia utilizzata per migliorare le prestazioni negli sport di endurance, specialmente in gare che si svolgono in ambienti caldi. Questo tipo di allenamento induce adattamenti fisiologici simili all'allenamento in altitudine, ma con caratteristiche specifiche che influenzano positivamente la capacità dell'atleta di resistere al calore e migliorare l'efficienza cardiovascolare e termoregolatrice.
Benefici principali dell'heat training:
- Aumento del volume plasmatico: Allenarsi al caldo porta a un aumento del volume del plasma sanguigno (fino al 15-20%). Questo consente al cuore di pompare più sangue a ogni battito, migliorando l'apporto di ossigeno ai muscoli e favorendo l'espulsione del calore dalla pelle attraverso il sudore.
- Miglioramento della termoregolazione: Il corpo diventa più efficiente nel disperdere il calore attraverso la sudorazione. L'allenamento al caldo aumenta la sensibilità delle ghiandole sudoripare, consentendo una maggiore produzione di sudore senza necessariamente perdere quantità eccessive di elettroliti.
- Aumento della tolleranza al calore: Gli atleti diventano più tolleranti al calore, riuscendo a mantenere le prestazioni anche in condizioni di alta temperatura, riducendo il rischio di colpi di calore o di esaurimento da calore.
- Miglioramento della capacità aerobica: Allenarsi al caldo può portare a un miglioramento della capacità aerobica e dell'efficienza metabolica, anche in condizioni di temperatura normale. Questo avviene perché il corpo si adatta a operare in condizioni di stress termico, migliorando la capacità di utilizzare ossigeno e aumentare la potenza aerobica.
Studi e miglioramenti stimati:
Gli studi hanno dimostrato che l'heat training può portare a miglioramenti significativi nelle prestazioni, con incrementi della capacità aerobica (VO2 max) che variano dal 3 al 8%. Inoltre, la potenza critica e la resistenza in condizioni di calore possono migliorare di oltre il 10-15%.- Adattamenti acuti: Questi possono verificarsi dopo soli 5-10 giorni di allenamento al caldo, con allenamenti di circa 60-90 minuti al giorno. Durante questo periodo si osservano i principali adattamenti fisiologici, come l'espansione del volume plasmatico e la regolazione della sudorazione.
- Adattamenti cronici: Con periodi di allenamento più lunghi, oltre i 10 giorni, gli adattamenti diventano più stabili e duraturi, anche se gli effetti massimi si osservano di solito entro le prime 2 settimane.
Considerazioni pratiche:
Per massimizzare i benefici del heat training, gli atleti devono gestire accuratamente idratazione, integrazione di elettroliti e durata degli allenamenti per evitare problemi come la disidratazione o il colpo di calore.In sintesi, l'allenamento in condizioni di calore può offrire miglioramenti concreti nelle performance di endurance, in particolare in eventi che si svolgono in ambienti caldi. I miglioramenti vanno dal 5% fino al 15% in termini di tolleranza al calore e prestazioni aerobiche, rendendo l'heat training una strategia preziosa per gli atleti di alto livello.