Gare Tadej Pogačar vince il 118° Il Lombardia

TheLordofBike

Passista
4 Ottobre 2007
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Direi piuttosto che, FORSE, è solo dallo scorso anno che hanno "scoperto" come integrare/usare l'heat training con i "relativi benefici"...magari in abbinato a sensori tipo Moxy oltre al più "consolidato" lattato.

Nei "vari pochi video" di Tadej si vede che fa prelievi di lattato ogni "2x4"...sulla falsariga dei Triatleti Pro (vedere i recenti video di Lionel Sanders).

Se poi si vuol pensare male e fare "una caccia alle streghe"...dal grafico sembra esserci un'analogia tra "farmacologia" e risultati...non a caso le colonne 2006-2008 risalgono alla "scoperta/non scoperta" del CERA...mentre pre-duemila beh, sappiamo tutti quali erano i driver principali.

Anche solo l'heat training potrebbe essere la ragione del significativo aumento di prestazioni.
Riporto la risposta di "ChatGPT" sui benefici/vantaggi prestativi nell'inserire heat training:

L'heat training, ovvero l'allenamento in condizioni di calore elevato, è una strategia utilizzata per migliorare le prestazioni negli sport di endurance, specialmente in gare che si svolgono in ambienti caldi. Questo tipo di allenamento induce adattamenti fisiologici simili all'allenamento in altitudine, ma con caratteristiche specifiche che influenzano positivamente la capacità dell'atleta di resistere al calore e migliorare l'efficienza cardiovascolare e termoregolatrice.

Benefici principali dell'heat training:​

  1. Aumento del volume plasmatico: Allenarsi al caldo porta a un aumento del volume del plasma sanguigno (fino al 15-20%). Questo consente al cuore di pompare più sangue a ogni battito, migliorando l'apporto di ossigeno ai muscoli e favorendo l'espulsione del calore dalla pelle attraverso il sudore.
  2. Miglioramento della termoregolazione: Il corpo diventa più efficiente nel disperdere il calore attraverso la sudorazione. L'allenamento al caldo aumenta la sensibilità delle ghiandole sudoripare, consentendo una maggiore produzione di sudore senza necessariamente perdere quantità eccessive di elettroliti.
  3. Aumento della tolleranza al calore: Gli atleti diventano più tolleranti al calore, riuscendo a mantenere le prestazioni anche in condizioni di alta temperatura, riducendo il rischio di colpi di calore o di esaurimento da calore.
  4. Miglioramento della capacità aerobica: Allenarsi al caldo può portare a un miglioramento della capacità aerobica e dell'efficienza metabolica, anche in condizioni di temperatura normale. Questo avviene perché il corpo si adatta a operare in condizioni di stress termico, migliorando la capacità di utilizzare ossigeno e aumentare la potenza aerobica.

Studi e miglioramenti stimati:​

Gli studi hanno dimostrato che l'heat training può portare a miglioramenti significativi nelle prestazioni, con incrementi della capacità aerobica (VO2 max) che variano dal 3 al 8%. Inoltre, la potenza critica e la resistenza in condizioni di calore possono migliorare di oltre il 10-15%.

  • Adattamenti acuti: Questi possono verificarsi dopo soli 5-10 giorni di allenamento al caldo, con allenamenti di circa 60-90 minuti al giorno. Durante questo periodo si osservano i principali adattamenti fisiologici, come l'espansione del volume plasmatico e la regolazione della sudorazione.
  • Adattamenti cronici: Con periodi di allenamento più lunghi, oltre i 10 giorni, gli adattamenti diventano più stabili e duraturi, anche se gli effetti massimi si osservano di solito entro le prime 2 settimane.

Considerazioni pratiche:​

Per massimizzare i benefici del heat training, gli atleti devono gestire accuratamente idratazione, integrazione di elettroliti e durata degli allenamenti per evitare problemi come la disidratazione o il colpo di calore.

In sintesi, l'allenamento in condizioni di calore può offrire miglioramenti concreti nelle performance di endurance, in particolare in eventi che si svolgono in ambienti caldi. I miglioramenti vanno dal 5% fino al 15% in termini di tolleranza al calore e prestazioni aerobiche, rendendo l'heat training una strategia preziosa per gli atleti di alto livello.
 

j-axl

Squattarone
29 Maggio 2013
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Bici
ce l'ho
Anche solo l'heat training potrebbe essere la ragione del significativo aumento di prestazioni.
Riporto la risposta di "ChatGPT" sui benefici/vantaggi prestativi nell'inserire heat training:

L'heat training, ovvero l'allenamento in condizioni di calore elevato, è una strategia utilizzata per migliorare le prestazioni negli sport di endurance, specialmente in gare che si svolgono in ambienti caldi. Questo tipo di allenamento induce adattamenti fisiologici simili all'allenamento in altitudine, ma con caratteristiche specifiche che influenzano positivamente la capacità dell'atleta di resistere al calore e migliorare l'efficienza cardiovascolare e termoregolatrice.

Benefici principali dell'heat training:​

  1. Aumento del volume plasmatico: Allenarsi al caldo porta a un aumento del volume del plasma sanguigno (fino al 15-20%). Questo consente al cuore di pompare più sangue a ogni battito, migliorando l'apporto di ossigeno ai muscoli e favorendo l'espulsione del calore dalla pelle attraverso il sudore.
  2. Miglioramento della termoregolazione: Il corpo diventa più efficiente nel disperdere il calore attraverso la sudorazione. L'allenamento al caldo aumenta la sensibilità delle ghiandole sudoripare, consentendo una maggiore produzione di sudore senza necessariamente perdere quantità eccessive di elettroliti.
  3. Aumento della tolleranza al calore: Gli atleti diventano più tolleranti al calore, riuscendo a mantenere le prestazioni anche in condizioni di alta temperatura, riducendo il rischio di colpi di calore o di esaurimento da calore.
  4. Miglioramento della capacità aerobica: Allenarsi al caldo può portare a un miglioramento della capacità aerobica e dell'efficienza metabolica, anche in condizioni di temperatura normale. Questo avviene perché il corpo si adatta a operare in condizioni di stress termico, migliorando la capacità di utilizzare ossigeno e aumentare la potenza aerobica.

Studi e miglioramenti stimati:​

Gli studi hanno dimostrato che l'heat training può portare a miglioramenti significativi nelle prestazioni, con incrementi della capacità aerobica (VO2 max) che variano dal 3 al 8%. Inoltre, la potenza critica e la resistenza in condizioni di calore possono migliorare di oltre il 10-15%.

  • Adattamenti acuti: Questi possono verificarsi dopo soli 5-10 giorni di allenamento al caldo, con allenamenti di circa 60-90 minuti al giorno. Durante questo periodo si osservano i principali adattamenti fisiologici, come l'espansione del volume plasmatico e la regolazione della sudorazione.
  • Adattamenti cronici: Con periodi di allenamento più lunghi, oltre i 10 giorni, gli adattamenti diventano più stabili e duraturi, anche se gli effetti massimi si osservano di solito entro le prime 2 settimane.

Considerazioni pratiche:​

Per massimizzare i benefici del heat training, gli atleti devono gestire accuratamente idratazione, integrazione di elettroliti e durata degli allenamenti per evitare problemi come la disidratazione o il colpo di calore.

In sintesi, l'allenamento in condizioni di calore può offrire miglioramenti concreti nelle performance di endurance, in particolare in eventi che si svolgono in ambienti caldi. I miglioramenti vanno dal 5% fino al 15% in termini di tolleranza al calore e prestazioni aerobiche, rendendo l'heat training una strategia preziosa per gli atleti di alto livello.
..inkia!!!
Da stasera rulli col camino acceso!!!
 

TheLordofBike

Passista
4 Ottobre 2007
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..inkia!!!
Da stasera rulli col camino acceso!!!

chiaro che se uno vinceva il tour e le classiche anche senza Heat Training...una volta che ci inserisce questo tipo di allenamento/adattamento, fosse che "guadagna" un 3-5% di performance, non lo vedi più.

Non a caso quest'anno Tadej al tour non lo abbiamo mai visto con i pantaloni "bianchi"...tantomeno togliersi gli occhiali in salita come faceva gli altri anni...il caldo quest'anno non lo scalfiva ed, in gara, da quest'anno lo abbiamo visto con il Core Sensor (cosa che non aveva lo scorso anno).
 
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Doctor Speck

Ötztalnauta
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Ecco, di tutto questo quello che mi spiace maggiormente è vedere che certi personaggi sono ancora li e, ahimè, sono casualmente affianco ai campionissimi di oggi.
***alert - è una battuta***

Magari gli è avanzata qualche confezione di perfluorcarburi :mrgreen:

***fine alert***

E' vero che chi ha sbagliato può redimersi, ma è anche vero che non tutti quelli cha hanno sbagliato, hanno poi pagato per i loro comportamenti (anzi, molto pochi a dir la verità). Se lui, piuttosto che tanti altri, anche magari mai sanzionati/squalificati o stigmatizzati per i loro errori, avessero fatto pubblica ammenda per "espiare" parzialmente... ecco allora non avrei quasi nulla da dire sulla loro presenza nello sport.
Trovo molto più eticamente discutibile uno che l'ha sempre fatta franca e ora fa il general manager o il DS o il preparatore, piuttosto che un Riccò che vuole fare qualche garetta.
 
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Cyboraf

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non serve che venga pizzicato, basta farsi due domande sulla plausibilità di quello che vedi.
Magari non verrà pizzicato mai, ma non per questo bisogna crederci.
ok ma perché non solleva nessuno il problema all' interno del sistema?
evidentemente, perché la questione riguarda tutti, o per altri motivi?
 
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motogpdesmo16

Gregario
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Nei "vari pochi video" di Tadej si vede che fa prelievi di lattato ogni "2x4"...sulla falsariga dei Triatleti Pro (vedere i recenti video di Lionel Sanders).

Se poi si vuol pensare male e fare "una caccia alle streghe"...dal grafico sembra esserci un'analogia tra "farmacologia" e risultati...non a caso le colonne 2006-2008 risalgono alla "scoperta/non scoperta" del CERA...mentre pre-duemila beh, sappiamo tutti quali erano i driver principali.
1728893345105.png

A proposito dell'heat training, Remco che si allena in condizioni di febbre (simulata): 38.45° di temperatura corporea.
Approfondimento qui
 

calmorr

Apprendista Velocista
4 Novembre 2012
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Pinarello Dogma AK61/ Villata inox
Anche solo l'heat training potrebbe essere la ragione del significativo aumento di prestazioni.
Riporto la risposta di "ChatGPT" sui benefici/vantaggi prestativi nell'inserire heat training:

L'heat training, ovvero l'allenamento in condizioni di calore elevato, è una strategia utilizzata per migliorare le prestazioni negli sport di endurance, specialmente in gare che si svolgono in ambienti caldi. Questo tipo di allenamento induce adattamenti fisiologici simili all'allenamento in altitudine, ma con caratteristiche specifiche che influenzano positivamente la capacità dell'atleta di resistere al calore e migliorare l'efficienza cardiovascolare e termoregolatrice.

Benefici principali dell'heat training:​

  1. Aumento del volume plasmatico: Allenarsi al caldo porta a un aumento del volume del plasma sanguigno (fino al 15-20%). Questo consente al cuore di pompare più sangue a ogni battito, migliorando l'apporto di ossigeno ai muscoli e favorendo l'espulsione del calore dalla pelle attraverso il sudore.
  2. Miglioramento della termoregolazione: Il corpo diventa più efficiente nel disperdere il calore attraverso la sudorazione. L'allenamento al caldo aumenta la sensibilità delle ghiandole sudoripare, consentendo una maggiore produzione di sudore senza necessariamente perdere quantità eccessive di elettroliti.
  3. Aumento della tolleranza al calore: Gli atleti diventano più tolleranti al calore, riuscendo a mantenere le prestazioni anche in condizioni di alta temperatura, riducendo il rischio di colpi di calore o di esaurimento da calore.
  4. Miglioramento della capacità aerobica: Allenarsi al caldo può portare a un miglioramento della capacità aerobica e dell'efficienza metabolica, anche in condizioni di temperatura normale. Questo avviene perché il corpo si adatta a operare in condizioni di stress termico, migliorando la capacità di utilizzare ossigeno e aumentare la potenza aerobica.

Studi e miglioramenti stimati:​

Gli studi hanno dimostrato che l'heat training può portare a miglioramenti significativi nelle prestazioni, con incrementi della capacità aerobica (VO2 max) che variano dal 3 al 8%. Inoltre, la potenza critica e la resistenza in condizioni di calore possono migliorare di oltre il 10-15%.

  • Adattamenti acuti: Questi possono verificarsi dopo soli 5-10 giorni di allenamento al caldo, con allenamenti di circa 60-90 minuti al giorno. Durante questo periodo si osservano i principali adattamenti fisiologici, come l'espansione del volume plasmatico e la regolazione della sudorazione.
  • Adattamenti cronici: Con periodi di allenamento più lunghi, oltre i 10 giorni, gli adattamenti diventano più stabili e duraturi, anche se gli effetti massimi si osservano di solito entro le prime 2 settimane.

Considerazioni pratiche:​

Per massimizzare i benefici del heat training, gli atleti devono gestire accuratamente idratazione, integrazione di elettroliti e durata degli allenamenti per evitare problemi come la disidratazione o il colpo di calore.

In sintesi, l'allenamento in condizioni di calore può offrire miglioramenti concreti nelle performance di endurance, in particolare in eventi che si svolgono in ambienti caldi. I miglioramenti vanno dal 5% fino al 15% in termini di tolleranza al calore e prestazioni aerobiche, rendendo l'heat training una strategia preziosa per gli atleti di alto livello.
A questo punto si potrebbe chiudere la discussione
 

Skardy

Siòr
14 Marzo 2022
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Cube/Cannondale
Non a caso quest'anno Tadej al tour non lo abbiamo mai visto con i pantaloni "bianchi"...tantomeno togliersi gli occhiali in salita come faceva gli altri anni...il caldo quest'anno non lo scalfiva ed, in gara, da quest'anno lo abbiamo visto con il Core Sensor (cosa che non aveva lo scorso anno).
Semplicemente perchè quest'anno giornate veramente calde al Tour non ne hanno avute salvo forse una/due (e non decisive come percorso).
Tra le cose che sono andate tutte a puntino per lui in questa stagione c'è stato anche il clima. Ok che l'allenamento col caldo può aiutarti a rendere meglio in quelle condizioni ma sono comunque più o meno marginal gain.
Lui è parso un altro ciclista rispetto allo scorso anno. Considerando il livello eccelso da cui già partiva dare a questo una o due spiegazioni è riduttivo.
Per me rimanendo nel lecito le spiegazioni sono molteplici e coinvolgono lui e i suoi principali avversari. Se c'è anche qualcosa di illecito non lo so non lo escludo ma non ho alcun elemento nemmeno per affermarlo.
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Anche solo l'heat training potrebbe essere la ragione del significativo aumento di prestazioni.
Riporto la risposta di "ChatGPT" sui benefici/vantaggi prestativi nell'inserire heat training:

L'heat training, ovvero l'allenamento in condizioni di calore elevato, è una strategia utilizzata per migliorare le prestazioni negli sport di endurance, specialmente in gare che si svolgono in ambienti caldi. Questo tipo di allenamento induce adattamenti fisiologici simili all'allenamento in altitudine, ma con caratteristiche specifiche che influenzano positivamente la capacità dell'atleta di resistere al calore e migliorare l'efficienza cardiovascolare e termoregolatrice.

Benefici principali dell'heat training:​

  1. Aumento del volume plasmatico: Allenarsi al caldo porta a un aumento del volume del plasma sanguigno (fino al 15-20%). Questo consente al cuore di pompare più sangue a ogni battito, migliorando l'apporto di ossigeno ai muscoli e favorendo l'espulsione del calore dalla pelle attraverso il sudore.
  2. Miglioramento della termoregolazione: Il corpo diventa più efficiente nel disperdere il calore attraverso la sudorazione. L'allenamento al caldo aumenta la sensibilità delle ghiandole sudoripare, consentendo una maggiore produzione di sudore senza necessariamente perdere quantità eccessive di elettroliti.
  3. Aumento della tolleranza al calore: Gli atleti diventano più tolleranti al calore, riuscendo a mantenere le prestazioni anche in condizioni di alta temperatura, riducendo il rischio di colpi di calore o di esaurimento da calore.
  4. Miglioramento della capacità aerobica: Allenarsi al caldo può portare a un miglioramento della capacità aerobica e dell'efficienza metabolica, anche in condizioni di temperatura normale. Questo avviene perché il corpo si adatta a operare in condizioni di stress termico, migliorando la capacità di utilizzare ossigeno e aumentare la potenza aerobica.

Studi e miglioramenti stimati:​

Gli studi hanno dimostrato che l'heat training può portare a miglioramenti significativi nelle prestazioni, con incrementi della capacità aerobica (VO2 max) che variano dal 3 al 8%. Inoltre, la potenza critica e la resistenza in condizioni di calore possono migliorare di oltre il 10-15%.

  • Adattamenti acuti: Questi possono verificarsi dopo soli 5-10 giorni di allenamento al caldo, con allenamenti di circa 60-90 minuti al giorno. Durante questo periodo si osservano i principali adattamenti fisiologici, come l'espansione del volume plasmatico e la regolazione della sudorazione.
  • Adattamenti cronici: Con periodi di allenamento più lunghi, oltre i 10 giorni, gli adattamenti diventano più stabili e duraturi, anche se gli effetti massimi si osservano di solito entro le prime 2 settimane.

Considerazioni pratiche:​

Per massimizzare i benefici del heat training, gli atleti devono gestire accuratamente idratazione, integrazione di elettroliti e durata degli allenamenti per evitare problemi come la disidratazione o il colpo di calore.

In sintesi, l'allenamento in condizioni di calore può offrire miglioramenti concreti nelle performance di endurance, in particolare in eventi che si svolgono in ambienti caldi. I miglioramenti vanno dal 5% fino al 15% in termini di tolleranza al calore e prestazioni aerobiche, rendendo l'heat training una strategia preziosa per gli atleti di alto livello.

Anche solo l'heat training potrebbe essere la ragione del significativo aumento di prestazioni.
Riporto la risposta di "ChatGPT" sui benefici/vantaggi prestativi nell'inserire heat training:

L'heat training, ovvero l'allenamento in condizioni di calore elevato, è una strategia utilizzata per migliorare le prestazioni negli sport di endurance, specialmente in gare che si svolgono in ambienti caldi. Questo tipo di allenamento induce adattamenti fisiologici simili all'allenamento in altitudine, ma con caratteristiche specifiche che influenzano positivamente la capacità dell'atleta di resistere al calore e migliorare l'efficienza cardiovascolare e termoregolatrice.

Benefici principali dell'heat training:​

  1. Aumento del volume plasmatico: Allenarsi al caldo porta a un aumento del volume del plasma sanguigno (fino al 15-20%). Questo consente al cuore di pompare più sangue a ogni battito, migliorando l'apporto di ossigeno ai muscoli e favorendo l'espulsione del calore dalla pelle attraverso il sudore.
  2. Miglioramento della termoregolazione: Il corpo diventa più efficiente nel disperdere il calore attraverso la sudorazione. L'allenamento al caldo aumenta la sensibilità delle ghiandole sudoripare, consentendo una maggiore produzione di sudore senza necessariamente perdere quantità eccessive di elettroliti.
  3. Aumento della tolleranza al calore: Gli atleti diventano più tolleranti al calore, riuscendo a mantenere le prestazioni anche in condizioni di alta temperatura, riducendo il rischio di colpi di calore o di esaurimento da calore.
  4. Miglioramento della capacità aerobica: Allenarsi al caldo può portare a un miglioramento della capacità aerobica e dell'efficienza metabolica, anche in condizioni di temperatura normale. Questo avviene perché il corpo si adatta a operare in condizioni di stress termico, migliorando la capacità di utilizzare ossigeno e aumentare la potenza aerobica.

Studi e miglioramenti stimati:​

Gli studi hanno dimostrato che l'heat training può portare a miglioramenti significativi nelle prestazioni, con incrementi della capacità aerobica (VO2 max) che variano dal 3 al 8%. Inoltre, la potenza critica e la resistenza in condizioni di calore possono migliorare di oltre il 10-15%.

  • Adattamenti acuti: Questi possono verificarsi dopo soli 5-10 giorni di allenamento al caldo, con allenamenti di circa 60-90 minuti al giorno. Durante questo periodo si osservano i principali adattamenti fisiologici, come l'espansione del volume plasmatico e la regolazione della sudorazione.
  • Adattamenti cronici: Con periodi di allenamento più lunghi, oltre i 10 giorni, gli adattamenti diventano più stabili e duraturi, anche se gli effetti massimi si osservano di solito entro le prime 2 settimane.

Considerazioni pratiche:​

Per massimizzare i benefici del heat training, gli atleti devono gestire accuratamente idratazione, integrazione di elettroliti e durata degli allenamenti per evitare problemi come la disidratazione o il colpo di calore.

In sintesi, l'allenamento in condizioni di calore può offrire miglioramenti concreti nelle performance di endurance, in particolare in eventi che si svolgono in ambienti caldi. I miglioramenti vanno dal 5% fino al 15% in termini di tolleranza al calore e prestazioni aerobiche, rendendo l'heat training una strategia preziosa per gli atleti di alto livello.

lo fanno anche gli altri... non esiste l'unico santone che ha la formula magica per l'allenamento perfetto! sola non è panoramix! o vorrebbe dire semplicemente che san millan prima era una sola :))):

anche gli altri atleti hanno preparatori, tecnici, medici ecc. tra i migliori al mondo... che studiano e si studiano...

andate a leggervi tutti gli articoli che scrivevano a suo tempo per l'us postal... tecniche di allenamento innovative, alimentazione rivoluzionaria, mezzi tecnici all'avanguardia...

o pensiamo ai giamaicani e al pollo fritto e patatine...

ripeto, prestazioni straordinarie su cui bisogna stare vigili e che bisogna sottolineare, a cui si deve riporre la giusta fiducia che per forza di cose non può essere incondizionata
 

j-axl

Squattarone
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ce l'ho
ok ma perché non solleva nessuno il problema all' interno del sistema?
evidentemente, perché a questione riguarda tutti, o per altri motivi?
Forse semplicemente perchè, in mancanza di prove concrete e reali si passerebbe dal "sollevare un dubbio" alla calunnia e visti i precedenti, credo ci si taglierebbe le gambe e ci si taglierebbe fuori dal sistema per il presente e futuro.
 

Shadowplay

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12 Giugno 2017
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Olmo Link Pro
Ieri per la cronaca è stato abbattuto il muro delle 2 ore e 10 in una maratona demolendo il record femminile o-o
E nella maschile hanno fatto la sesta prestazione mondiale all time.
 
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Passista
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lo fanno anche gli altri... non esiste l'unico santone che ha la formula magica per l'allenamento perfetto! sola non è panoramix! o vorrebbe dire semplicemente che san millan prima era una sola :))):

anche gli altri atleti hanno preparatori, tecnici, medici ecc. tra i migliori al mondo... che studiano e si studiano...

andate a leggervi tutti gli articoli che scrivevano a suo tempo per l'us postal... tecniche di allenamento innovative, alimentazione rivoluzionaria, mezzi tecnici all'avanguardia...

o pensiamo ai giamaicani e al pollo fritto e patatine...

ripeto, prestazioni straordinarie su cui bisogna stare vigili e che bisogna sottolineare, a cui si deve riporre la giusta fiducia che per forza di cose non può essere incondizionata

la questione non è “lo fanno anche gli altri” ma bensì che magari lui prima non lo faceva e nonostante questo arrivava “davanti”.

LaPorte piuttosto che Jorgenson da “pre Visma” a “dopo Visma” sono diventati corridori piuttosto diversi con salti prestativi significativi.
 
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pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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la questione non è “lo fanno anche gli altri” ma bensì che magari lui prima non lo faceva e nonostante questo arrivava “davanti”.

LaPorte piuttosto che Jorgenson da “pre Visma” a “dopo Visma” sono diventati corridori piuttosto diversi con salti prestativi significativi.
Lo scorso anno si facevano gli stessi discorsi sulla Jumbo e su come tutta la squadra avesse prestazioni altissime.
Non dimentichiamoci che Kuss lo scorso anno si è sparato tutti e tre i grandi giri vincendone uno e piazzandoci nei primi 15 degli altri due. o-o
 

makkio

Apprendista Velocista
27 Agosto 2014
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motografando.altervista.org
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Anche solo l'heat training potrebbe essere la ragione del significativo aumento di prestazioni.
Riporto la risposta di "ChatGPT" sui benefici/vantaggi prestativi nell'inserire heat training:

L'heat training, ovvero l'allenamento in condizioni di calore elevato, è una strategia utilizzata per migliorare le prestazioni negli sport di endurance, specialmente in gare che si svolgono in ambienti caldi. Questo tipo di allenamento induce adattamenti fisiologici simili all'allenamento in altitudine, ma con caratteristiche specifiche che influenzano positivamente la capacità dell'atleta di resistere al calore e migliorare l'efficienza cardiovascolare e termoregolatrice.

Benefici principali dell'heat training:​

  1. Aumento del volume plasmatico: Allenarsi al caldo porta a un aumento del volume del plasma sanguigno (fino al 15-20%). Questo consente al cuore di pompare più sangue a ogni battito, migliorando l'apporto di ossigeno ai muscoli e favorendo l'espulsione del calore dalla pelle attraverso il sudore.
  2. Miglioramento della termoregolazione: Il corpo diventa più efficiente nel disperdere il calore attraverso la sudorazione. L'allenamento al caldo aumenta la sensibilità delle ghiandole sudoripare, consentendo una maggiore produzione di sudore senza necessariamente perdere quantità eccessive di elettroliti.
  3. Aumento della tolleranza al calore: Gli atleti diventano più tolleranti al calore, riuscendo a mantenere le prestazioni anche in condizioni di alta temperatura, riducendo il rischio di colpi di calore o di esaurimento da calore.
  4. Miglioramento della capacità aerobica: Allenarsi al caldo può portare a un miglioramento della capacità aerobica e dell'efficienza metabolica, anche in condizioni di temperatura normale. Questo avviene perché il corpo si adatta a operare in condizioni di stress termico, migliorando la capacità di utilizzare ossigeno e aumentare la potenza aerobica.

Studi e miglioramenti stimati:​

Gli studi hanno dimostrato che l'heat training può portare a miglioramenti significativi nelle prestazioni, con incrementi della capacità aerobica (VO2 max) che variano dal 3 al 8%. Inoltre, la potenza critica e la resistenza in condizioni di calore possono migliorare di oltre il 10-15%.

  • Adattamenti acuti: Questi possono verificarsi dopo soli 5-10 giorni di allenamento al caldo, con allenamenti di circa 60-90 minuti al giorno. Durante questo periodo si osservano i principali adattamenti fisiologici, come l'espansione del volume plasmatico e la regolazione della sudorazione.
  • Adattamenti cronici: Con periodi di allenamento più lunghi, oltre i 10 giorni, gli adattamenti diventano più stabili e duraturi, anche se gli effetti massimi si osservano di solito entro le prime 2 settimane.

Considerazioni pratiche:​

Per massimizzare i benefici del heat training, gli atleti devono gestire accuratamente idratazione, integrazione di elettroliti e durata degli allenamenti per evitare problemi come la disidratazione o il colpo di calore.

In sintesi, l'allenamento in condizioni di calore può offrire miglioramenti concreti nelle performance di endurance, in particolare in eventi che si svolgono in ambienti caldi. I miglioramenti vanno dal 5% fino al 15% in termini di tolleranza al calore e prestazioni aerobiche, rendendo l'heat training una strategia preziosa per gli atleti di alto livello.
se fosse vero allora al sud italia dovremmo essere tutti dei novelli coppi/merckx/pogacar, ma non mi pare che sia cosi, anzi :-P :mrgreen:
 

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