Pro stagione 2024

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Apprendista Cronoman
23 Ottobre 2020
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Venezia
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Lupin III

Apprendista Velocista
12 Giugno 2008
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Canton Ticino-Svizzera
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Radio-France ha fatto uno speciale sul doping odierno. Niente di nuovo, se non un tot di anonimi del gruppo che dicono che oggi è "ipermedicalizzato", con sostanze a pioggia per ogni cosa, più ketoni, monossido di carbonio, etc.etc..uno parla della "Magic Box" disponibile pre-gara con paracetamolo, caffeina, teoffilina e tiocolchicoside. Tutti autorizzati e non nella lista antidoping.

Il medico francese di una squadra WT che ha voluto rimanere anonimo (ma la scelta non è infinita, e ad occhio potrebbe essere Grappe) ha dichiarato su Pogačar:

"Pogačar al Giro mi ha tolto la voglia di guardare il ciclismo: nelle ultime centinaia di metri delle salite aveva una freschezza incompatibile con la potenza che sviluppava".

Olivier Rabin, direttore della ricerca medica della WADA, ha detto che la minaccia del doping genetico "è molto piu' reale oggi di qualche anno fa". E spiegava come negli Usa abbiano già manipolato il Dna di ratti "spostandolo" poi sugli umani per stimolare la produzione endogena di Epo e Gh. E che devono essere sempre più vigili su questa tematica (non solo per il ciclismo ovviamente).

E comunque dice che oggi sul mercato ci sono centinaia di Epo diversi, non solo 1-2 come 25 anni fa. Che la Wada li compra sul mercato nero cinese e indiano per testarli e trovare il modo di identificarli nei test, ma per identificarli tutti vuol dire analizzarli tutti ed "è un po' presuntuoso pensare di poterlo fare"

Poi intervistano Eric Boyer, ex-pro, che ha corso 1 anno nella Polti assieme a Gianetti di cui era anche compagno di stanza. Il quale racconta come Gianetti non avesse mai vinto niente per anni e poi d'un tratto ha cominciato a vincere corse importanti. E che è una persona simpatica e piacevole, ma che "non concepisce il ciclismo senza aiuti medici per la prestazione".

Chiudono Barguil e G. Martin che dicono che dopo il covid è iniziata una nuova era del ciclismo. Barguil dice che dopo il covid doveva essere al 100% anche solo per non perdere le ruote. Martin dice che prima con 6,5w/kg stava coi migliori in salita, mentre adesso fa fatica a fare una Top10.
Niente di nuovo, è vero, tutte cose che piu o meno sanno tutti.
Solo il fatto che la wada dica che ci sono centinaia di tipi di epo e che non ce la fanno a testarli tutti la dice lunga sul fatto di come ci si possa bombare senza paura di essere scoperti. E oltre all'EPO, che ricordo si usa/esiste da 30 anni, chissa cosa c'è in giro che non si riesce ad identificare.
No comment la parte su Gianetti...Invece il medico che vuole restare anonimo fa capire l'ambientino che gira se osi dire qualcosa sotto gli occhi di tutti che potrebbe offendere il tiranno di turno.
Ma va sempre tutto bene. Finchè fa comodo e chi vince fa guadagnare soldi al carrozzone.
 
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22 Marzo 2007
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human-powered
Per chi gli vuole male
Come fanno a volergli male quelli che gli vogliono male: è fenomenale da vedere in azione sulla bici, è evidentemente un simpaticone, e addirittura lascia quasi sempre vincere i loro beniamini "big" negli scontri diretti (se Wout ci leggesse: si scherza :-)xxxx, ribadisco un in bocca al lupo per un gran 2025)
 
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charles619

Pignone
30 Dicembre 2020
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Brescia
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Specialissima - Bianchi
Radio-France ha fatto uno speciale sul doping odierno. Niente di nuovo, se non un tot di anonimi del gruppo che dicono che oggi è "ipermedicalizzato", con sostanze a pioggia per ogni cosa, più ketoni, monossido di carbonio, etc.etc..uno parla della "Magic Box" disponibile pre-gara con paracetamolo, caffeina, teoffilina e tiocolchicoside. Tutti autorizzati e non nella lista antidoping.

Il medico francese di una squadra WT che ha voluto rimanere anonimo (ma la scelta non è infinita, e ad occhio potrebbe essere Grappe) ha dichiarato su Pogačar:

"Pogačar al Giro mi ha tolto la voglia di guardare il ciclismo: nelle ultime centinaia di metri delle salite aveva una freschezza incompatibile con la potenza che sviluppava".

Olivier Rabin, direttore della ricerca medica della WADA, ha detto che la minaccia del doping genetico "è molto piu' reale oggi di qualche anno fa". E spiegava come negli Usa abbiano già manipolato il Dna di ratti "spostandolo" poi sugli umani per stimolare la produzione endogena di Epo e Gh. E che devono essere sempre più vigili su questa tematica (non solo per il ciclismo ovviamente).

E comunque dice che oggi sul mercato ci sono centinaia di Epo diversi, non solo 1-2 come 25 anni fa. Che la Wada li compra sul mercato nero cinese e indiano per testarli e trovare il modo di identificarli nei test, ma per identificarli tutti vuol dire analizzarli tutti ed "è un po' presuntuoso pensare di poterlo fare"

Poi intervistano Eric Boyer, ex-pro, che ha corso 1 anno nella Polti assieme a Gianetti di cui era anche compagno di stanza. Il quale racconta come Gianetti non avesse mai vinto niente per anni e poi d'un tratto ha cominciato a vincere corse importanti. E che è una persona simpatica e piacevole, ma che "non concepisce il ciclismo senza aiuti medici per la prestazione".

Chiudono Barguil e G. Martin che dicono che dopo il covid è iniziata una nuova era del ciclismo. Barguil dice che dopo il covid doveva essere al 100% anche solo per non perdere le ruote. Martin dice che prima con 6,5w/kg stava coi migliori in salita, mentre adesso fa fatica a fare una Top10.
Non voglio parlare di doping, non ne ho la competenza (e non mi interessa, nel contesto).

La frase riportata in corsivo del medico, Frappe o non Frappe, in riferimento alla freschezza che Pogacar ha costantemente palesato al Giro 2024 (e ci metterei tutte le altre gare) è veramente difficile da contestare. Anche al sottoscritto lo strapotere di Pogy ha azzerato il gusto di seguire le gare, visto che si sono limitate fra lui e sè stesso, ad eccezione di qualche sporadica tappa del Tdf per merito di Vingegaard. Ma volevo solo prendere uno spunto.

Mi piace da sempre guardare e studiare i volti/espressioni/emozioni dei ciclisti quando passano il traguardo, e mai come quest'anno Pogacar ha sfoggiato espressioni non dico di gioia, plausibilissima quando si vince, ma rilassatezza, su un volto disteso, spensierato e divertito, privo di tensione, di quelle smorfie di dolore ingenerate dalla fatica e "fame d'aria". Un gocciolina di sudore, forse?
Non è neanche roba da Il Texas Hold’em, cioè d'impenetrabilità (considero comunque Pogacar un atleta maturo e sincero): che finalità avrebbe avuto, nella consapevolezza dei distacchi che infliggeva? E basta forse un sorriso, qualche batti-cinque con il pubblico per dissimulare la stanchezza estrema? Ci vedo (personalmente) una netta dissonanza.

Mi piacciono poi confronti, e da qui confermo il mio consenso a Frappe (o non Frappe): gli altri 2 ciclisti superdotati del momento, Vingo e REmco, ma anche VdP nelle gare di un giorno, passando sotto il traguardo da vincenti non mi hanno mai trasmesso la sensazione destressata che quest'anno Pogy ha palesato, tutt'altro!
Andando indietro negli anni, pensando al mio Superman personale cioè il Marco, dopo ogni vittoria, come sul gradino più alto del podio, era raro che sorridesse, ok. Ma è anche vero che, dopo le vittorie più dure, indifferente alla diretta TV, non nascondeva la sofferenza, perdurante fino al momento dell'intervista mezz'ora dopo. Potrei fare altri esempi di ciclisti mitici, come lo stesso Merckx, ma mi limito a Froome, che no, proprio non era l'immagine della freschezza fisica vincendo sul Mount Ventoux (con Quintana alle spalle che svenne per la stanchezza), e lo sforzo migliore di sorridere sembrò un rictus, a bocca spalancata per il debito d'ossigeno. Mi astengo dal citare Armstrong, ciclista che all'epoca non seguivo per semplice antipatia.
 

Masao1

Apprendista Velocista
10 Luglio 2018
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Castle of the river
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Specialized tarmac
Non voglio parlare di doping, non ne ho la competenza (e non mi interessa, nel contesto).

La frase riportata in corsivo del medico, Frappe o non Frappe, in riferimento alla freschezza che Pogacar ha costantemente palesato al Giro 2024 (e ci metterei tutte le altre gare) è veramente difficile da contestare. Anche al sottoscritto lo strapotere di Pogy ha azzerato il gusto di seguire le gare, visto che si sono limitate fra lui e sè stesso, ad eccezione di qualche sporadica tappa del Tdf per merito di Vingegaard. Ma volevo solo prendere uno spunto.

Mi piace da sempre guardare e studiare i volti/espressioni/emozioni dei ciclisti quando passano il traguardo, e mai come quest'anno Pogacar ha sfoggiato espressioni non dico di gioia, plausibilissima quando si vince, ma rilassatezza, su un volto disteso, spensierato e divertito, privo di tensione, di quelle smorfie di dolore ingenerate dalla fatica e "fame d'aria". Un gocciolina di sudore, forse?
Non è neanche roba da Il Texas Hold’em, cioè d'impenetrabilità (considero comunque Pogacar un atleta maturo e sincero): che finalità avrebbe avuto, nella consapevolezza dei distacchi che infliggeva? E basta forse un sorriso, qualche batti-cinque con il pubblico per dissimulare la stanchezza estrema? Ci vedo (personalmente) una netta dissonanza.

Mi piacciono poi confronti, e da qui confermo il mio consenso a Frappe (o non Frappe): gli altri 2 ciclisti superdotati del momento, Vingo e REmco, ma anche VdP nelle gare di un giorno, passando sotto il traguardo da vincenti non mi hanno mai trasmesso la sensazione destressata che quest'anno Pogy ha palesato, tutt'altro!
Andando indietro negli anni, pensando al mio Superman personale cioè il Marco, dopo ogni vittoria, come sul gradino più alto del podio, era raro che sorridesse, ok. Ma è anche vero che, dopo le vittorie più dure, indifferente alla diretta TV, non nascondeva la sofferenza, perdurante fino al momento dell'intervista mezz'ora dopo. Potrei fare altri esempi di ciclisti mitici, come lo stesso Merckx, ma mi limito a Froome, che no, proprio non era l'immagine della freschezza fisica vincendo sul Mount Ventoux (con Quintana alle spalle che svenne per la stanchezza), e lo sforzo migliore di sorridere sembrò un rictus, a bocca spalancata per il debito d'ossigeno. Mi astengo dal citare Armstrong, ciclista che all'epoca non seguivo per semplice antipatia.
Una viola, veramente freschissimo
 

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Maremonti76

Apprendista Velocista
20 Gennaio 2018
1.422
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Un po' dal mare e un po' dai monti
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Wilier GTR disc
Mi piace da sempre guardare e studiare i volti/espressioni/emozioni dei ciclisti quando passano il traguardo, e mai come quest'anno Pogacar ha sfoggiato

Premessa: è il mio velocista preferito.
Non credo di aver mai visto uno "stride" così perfetto in nessuno. Una tecnica bellissima, una velocità fuori dal mondo. Meno di un secondo più di Bolt, 20anni prima ma...

...Min. 4'37

 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
10.920
7.945
Udine
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Radio-France ha fatto uno speciale sul doping odierno. Niente di nuovo, se non un tot di anonimi del gruppo che dicono che oggi è "ipermedicalizzato", con sostanze a pioggia per ogni cosa, più ketoni, monossido di carbonio, etc.etc..uno parla della "Magic Box" disponibile pre-gara con paracetamolo, caffeina, teoffilina e tiocolchicoside. Tutti autorizzati e non nella lista antidoping.

Il medico francese di una squadra WT che ha voluto rimanere anonimo (ma la scelta non è infinita, e ad occhio potrebbe essere Grappe) ha dichiarato su Pogačar:

"Pogačar al Giro mi ha tolto la voglia di guardare il ciclismo: nelle ultime centinaia di metri delle salite aveva una freschezza incompatibile con la potenza che sviluppava".

Olivier Rabin, direttore della ricerca medica della WADA, ha detto che la minaccia del doping genetico "è molto piu' reale oggi di qualche anno fa". E spiegava come negli Usa abbiano già manipolato il Dna di ratti "spostandolo" poi sugli umani per stimolare la produzione endogena di Epo e Gh. E che devono essere sempre più vigili su questa tematica (non solo per il ciclismo ovviamente).

E comunque dice che oggi sul mercato ci sono centinaia di Epo diversi, non solo 1-2 come 25 anni fa. Che la Wada li compra sul mercato nero cinese e indiano per testarli e trovare il modo di identificarli nei test, ma per identificarli tutti vuol dire analizzarli tutti ed "è un po' presuntuoso pensare di poterlo fare"

Poi intervistano Eric Boyer, ex-pro, che ha corso 1 anno nella Polti assieme a Gianetti di cui era anche compagno di stanza. Il quale racconta come Gianetti non avesse mai vinto niente per anni e poi d'un tratto ha cominciato a vincere corse importanti. E che è una persona simpatica e piacevole, ma che "non concepisce il ciclismo senza aiuti medici per la prestazione".

Chiudono Barguil e G. Martin che dicono che dopo il covid è iniziata una nuova era del ciclismo. Barguil dice che dopo il covid doveva essere al 100% anche solo per non perdere le ruote. Martin dice che prima con 6,5w/kg stava coi migliori in salita, mentre adesso fa fatica a fare una Top10.
Punto per punto. Tutti gli sport sono altamente medicalizzati. Le sostanze non incluse nell’elenco delle dopanti non sono doping, mi pare chiaro e semplice.

il doping genetico è da anni lo spauracchio. Ma finché non ci sono cure mediche genetiche non vedo come ci possa essere doping sportivo genetico. Il percorso è sperimentazione medica-uso medico- uso sportivo non il contrario. Almeno che non pensiate che la uae abbia laboratori di ricerca segretissimi nel deserto arabo

Epo cinese e indiana? Ce l’ha solo Pogacar e non si vede niente nel passaporto biologico? Mi riesce difficile crederlo

giannetti era un tossico come tanti che ora sono DS. Perché gli altri che sono stati prof tra il 90 e il 2000 non prendevano tutta la merda possibile?

barguil lo sa ma non ce lo dicono! I vaccini anti covid HANNO CAMBIATO IL GENOMA UMANO

posso chiudere ricordando che ci sono le discussioni specifiche per il doping? Vorrei discutere di wout vestito da supereroe scoiattoloso che canta Song 2!
 
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Ser pecora

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16 Aprile 2004
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dove capita
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posso chiudere ricordando che ci sono le discussioni specifiche per il doping? Vorrei discutere di wout vestito da supereroe scoiattoloso che canta Song 2!

Potresti anche scoprire che su X puoi scrivere oltre che copiare e poi incollare qui. Quello che vuoi quando vuoi con la benedizione di Musk e della libertà totale!
 

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