Negli anni 2022, 2023 e 2024 nessun corridore italiano ha vinto ne una Classica Monumento, ne un Grande Giro, ne il Campionato del Mondo. Ultimo successo la Roubaix di Colbrelli nel 2021.
Tre anni di digiuno assoluto non erano mai capitati.
Sparito Nibali è iniziata la desertificazione dei palmares che contano.
Abbiamo vinto il mondiale nell'inseguimento individuale, quindi, a sentire molti, va bene così. Ma il vero problema è che ci accontentiamo. Ho ascoltato vari podcast sulle pagelle di fine stagione e tutti concordano: non abbiamo vittorie importanti, ma abbiamo Milan, considerato il miglior velocista del mondo. Non ha vinto l'europeo solo perché il Belgio si è inserito nel nostro treno, ma si è rifatto con il mondiale e record nell'inseguimento individuale e la maglia ciclamino del Giro, quindi per molti va bene così.
Invece, non va bene affatto; la situazione è più complessa. Prima di tutto, esaltiamo, passatemi l'espressione, asini per cavalli. Milan, di cui non penso assolutamente sia un asino, è tra i migliori, ma non il più forte. Per essere il miglior velocista del mondo non basta la potenza pura: servono anche tecnica e capacità di gestire il traffico, cose che lui non ha. Prendiamo poi Ganna: osannato come un dio in Italia, il suo valore obiettivo è paragonabile a quello di Tony Martin, iperspecializzato nelle cronometro e ottimo per mantenere il gruppo, ma come capitano ha ottenuto solo un secondo posto alla Sanremo e, se escludiamo le cronometro dal suo palmarès, le vittorie diventano poche; senza contare che ora a crono è un gradino sotto Remco.
In Italia non ci sono le condizioni per far crescere talenti, perché manca una programmazione a livello federale. Ogni società tende a guardare al proprio interesse, senza pensare allo sviluppo dei giovani. Quando una squadra giovanile ha un potenziale talento, invece di preservarlo e farlo crescere con calma, lo spreme come un limone in cerca di sponsor e prestigio. Così, questi poveri ragazzi, appena possono, smettono. Al momento di prospetti vedo Tiberi poi Pellizzari e Piganzoli che possono e potranno lottare per una top 5 al Giro o al Lombardia ma per gare tipo Fiandre o mondiali non vedo nessuno.