Pro stagione 2024

gibo2007

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Quindi se fosse un fondo saudita anziché un privato a fare l'offerta a Bradipus, Bradipus non dovrebbe accettare (o dovrebbe essergli impedita la vendita)?
Impedita no, ostacolata forse.
è un discorso assurdo, so bene che quando si parla di vil denaro tutta la morale va a farsi benedire.
Alla fine banalizzando anche quando il signo Rossi va alla pompa di benzina sta arricchendo quegli stessi stati.
Detto ciò, non ci si deve scandalizzare più di tanto dopo se vincono i populisti, sovranisti e compagnia cantante, che naturalmente non fanno diversamente dagli altri in fatto di politica economica, ma forse prendendo meno per i fondelli con fantomatiche lotte per i diritti civili. La coerenza è sparita da un tempo.
Non dimentichiamoci che questi arabi investono in questi campi proprio per rifarsi una reputazione, infangata a ragione da quello che combinano.
 

bradipus

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Impedita no, ostacolata forse.
è un discorso assurdo, so bene che quando si parla di vil denaro tutta la morale va a farsi benedire.
Alla fine banalizzando anche quando il signo Rossi va alla pompa di benzina sta arricchendo quegli stessi stati.
Detto ciò, non ci si deve scandalizzare più di tanto dopo se vincono i populisti, sovranisti e compagnia cantante, che naturalmente non fanno diversamente dagli altri in fatto di politica economica, ma forse prendendo meno per i fondelli con fantomatiche lotte per i diritti civili. La coerenza è sparita da un tempo.
Non dimentichiamoci che questi arabi investono in questi campi proprio per rifarsi una reputazione, infangata a ragione da quello che combinano.
Quindi, il governo italiano dovrebbe interverire per 'ostacolare' (in che modo, e con che diritto? Pensiamo veramente che RCS Sport sia un asset strategico per la nazione?) la vendita da parte di Cairo di una sua azienda agli arabi?
Sulla coerenza poi, che si vorrebbe da una parte sola, mi viene da pensare alla storia della pagliuzza e della trave; un po' come la difesa della famiglia tradizionale, sbandierata da chi non l'ha mai avuta, o ne ha avuta più di una...
 

gibo2007

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Quindi, il governo italiano dovrebbe interverire per 'ostacolare' (in che modo, e con che diritto? Pensiamo veramente che RCS Sport sia un asset strategico per la nazione?) la vendita da parte di Cairo di una sua azienda agli arabi?
Sulla coerenza poi, che si vorrebbe da una parte sola, mi viene da pensare alla storia della pagliuzza e della trave; un po' come la difesa della famiglia tradizionale, sbandierata da chi non l'ha mai avuta, o ne ha avuta più di una...
è assurdo ho detto infatti, era riferito a un movimento molto più vasto di quello della possibile vendita del Giro al fondo saudita.
Ah ma sul fatto che i trumpisti siano dei pagliacci almeno ne sei cosciente a priori, gli altri invece si presentano come detentori di una certa supremazia morale.
 

bradipus

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è assurdo ho detto infatti, era riferito a un movimento molto più vasto di quello della possibile vendita del Giro al fondo saudita.
Ah ma sul fatto che i trumpisti siano dei pagliacci almeno ne sei cosciente a priori, gli altri invece si presentano come detentori di una certa supremazia morale.
Quindi se io fondassi un partito che ha nel suo programma il ripristino della schiavitù e dello ius primae noctis, avrei possibilità di essere eltto?
Quasi quasi ci provo... :mrgreen:
 

gibo2007

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Quindi se io fondassi un partito che ha nel suo programma il ripristino della schiavitù e dello ius primae noctis, avrei possibilità di essere eltto?
Quasi quasi ci provo... :mrgreen:
Con i tempi che corrono avresti possibilità :-o
Nel primo messaggio ho scritto "mi vien voglia di tifare per Trump", ma non tifo certamente per lui. Vedo solo contraddizioni sempre meno conciliabili nella nostra povera Europa.
 

bradipus

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Vedo solo contraddizioni sempre meno conciliabili nella nostra povera Europa.
Vedi contraddizioni perché non è un monolite: ci sono pluralità di opinioni, di pensieri, c'è democrazia reale.
In Cina, in Russia, in Iran, in Arabia eccetera non vedi contraddizioni, anche perché qualora ci fossero, farebbero una brutta fine...
Però io preferisco sempre il nostro mondo imperfetto.
 

Ser pecora

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ma dilettanti e U23 non sono la stessa cosa? Come fanno a correre nelle gare Under23 se appunto non lo sono?
Sto facendo confusione?

Si, infatti lo spiega nel paragrafo successivo:

«Se fossimo stati una continental, sarebbe venuto tutto più facilmente. Ma per allestirne una avremmo dovuto avere il cinquanta per cento di Under 23, e quindi abbiamo aggiustato il tiro mettendo in piedi una squadra di club. Alle gare nazionali del calendariodilettantistico italiano parteciperemo soltanto per tappare qualche buco, per il resto correremo soprattutto all’estero e possibilmente in gare a tappe. D’estate potremmo andare in Canada, ad esempio.

Il punto è che in Italia, fatti i 23 anni ti attacchi al carro se vuoi correre, e ti restano solo le GF o i circuiti. E non ci sono più "vie intermedie" per tornare pro o correre con loro (non Pogačar, ma almeno quelli conti). All'estero si può, con le categorie Open o élite o come si chiamano in base al paese.

...che non è tutto oro nemmeno li, anzi, ma la situazione italiana in effetti è un po' troppo attaccata ad un sistema che andava bene 30 anni fa.

In generale sono d'accordo che se da un parte il ciclismo che conta punta ormai a ragazzini di 16 anni, dall'altra una certa parte di talenti viene tenuta fuori da questo sistema per vari motivi, ma si dovrebbe trovare il modo di poterli recuperare anche dopo. Non dico a 40 anni, ma under 25 magari si.
 

bradipus

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In generale sono d'accordo che se da un parte il ciclismo che conta punta ormai a ragazzini di 16 anni, dall'altra una certa parte di talenti viene tenuta fuori da questo sistema per vari motivi, ma si dovrebbe trovare il modo di poterli recuperare anche dopo. Non dico a 40 anni, ma under 25 magari si.
Vedi il caso di quelli che hanno dei buoni numeri, ma magari hanno preferito prima mettersi in saccoccia un titolo di studio, vista l'incertezza della vita da semi prof.
In campo femminile c'è ancora spazio per chi fa queste scelte, vedi i casi di Erica Magnaldi e, più recentemente, di Sara Casasola, che hanno iniziato la carriera ciclistica a tutto tondo dopo la laurea.
 

Ser pecora

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Vedi il caso di quelli che hanno dei buoni numeri, ma magari hanno preferito prima mettersi in saccoccia un titolo di studio, vista l'incertezza della vita da semi prof.

Più che altro chi ha "buoni" numeri, ma non magnifici, tali da far pensare ad una sicura carriera da pro. Quindi l'incertezza è più legata a quello che pensi di valere/sai dimostrare.

Poi magari con più tempo (brutto da dire, ma per tanti -->l'università) ti alleni pure meglio, maturi fisicamente e vedi che i numeri sono molto buoni. E da li parte il rimpianto: "facevo n w/kg", etc.etc..

Una gran parte finisce cosi. E non combinerebbe niente comunque nei pro. Ma nel mazzo qualcuno buono c'è di sicuro.
 

bad

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Ma nel mazzo qualcuno buono c'è di sicuro.
mi attacco alla tua risposta...
buono per il ciclismo= nel senso di lasciare un'impronta?
o buono per il corridore= ovvero prendere uno stipendio correndo per qualche anno?

Capisco anche la voglia di voler competere/ giocare anche dopo i 23 anni infatti, in altri sport, anche se non sei uno da serie A o B, il modo per lavorare/studiare e contemporaneamente giocare lo trovi, tipo calcio, pallavolo, basket senza dover per forza fare tornei amatoriali, mentre nel ciclismo ci sono solo le granfondo

Lato commerciale, "chi paga" e conseguentemente chi ci guadagna ad organizzare le corse open?
 

axl

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ce l'ho
Per come si è arrivati ad impostare il percorso verso il professionismo, dubito in futuro si potrà più ambire ad altro oltre alle GF superata la categoria Juniores.....esagerando il concetto.
 

Ser pecora

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mi attacco alla tua risposta...
buono per il ciclismo= nel senso di lasciare un'impronta?
o buono per il corridore= ovvero prendere uno stipendio correndo per qualche anno?

Capisco anche la voglia di voler competere/ giocare anche dopo i 23 anni infatti, in altri sport, anche se non sei uno da serie A o B, il modo per lavorare/studiare e contemporaneamente giocare lo trovi, tipo calcio, pallavolo, basket senza dover per forza fare tornei amatoriali, mentre nel ciclismo ci sono solo le granfondo

Lato commerciale, "chi paga" e conseguentemente chi ci guadagna ad organizzare le corse open?

Nel senso di fare il pro per davvero, almeno per qualche anno. Poi nel ciclismo c'è sempre stato un turnover elevato di pro che sono durati qualche stagione e spariti.

Le corse open vengono organizzate come qualunque altra corsa, pro o amatoriale. Se c'è ils eguito e gli sponsor ci guadagni. Vedere ora tutto il mondo emergente del gravel, dove Valverde gareggia contro chiunque.

Il problema sono i costi e l'appetibilità del ciclismo in generale, che al momento si sta deflazionando.

Per come si è arrivati ad impostare il percorso verso il professionismo, dubito in futuro si potrà più ambire ad altro oltre alle GF superata la categoria Juniores.....esagerando il concetto.

Si e no. Il fatto che ora la trafila sia molto accorciata lascia ampi spazi a creare circuiti per tutti gli altri.
Probabilmente si andrà sempre più verso delle "Academy" dove tirano su i migliori già dai 15 anni e gli altri si ritroveranno a fare circuiti più ludici. Niente di male. Anzi, mi pare solo un bene che si possa concepire il ciclismo non solo come "o pro o morte".
 

axl

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Si e no. Il fatto che ora la trafila sia molto accorciata lascia ampi spazi a creare circuiti per tutti gli altri.
Probabilmente si andrà sempre più verso delle "Academy" dove tirano su i migliori già dai 15 anni e gli altri si ritroveranno a fare circuiti più ludici. Niente di male. Anzi, mi pare solo un bene che si possa concepire il ciclismo non solo come "o pro o morte".
Ho estremizzato e parlato allo stato attuale.Mi auguro ci possa essere una evoluzione dell'agonismo, sennò arriveranno a sparire le categorie post giovanili, che è poi quello che critica anche il Barry in Italia: o pro o nulla.
 

Classifica generale Winter Cup 2024