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104° Giro d’Italia: la Regione Piemonte ospiterà la Grande Partenza. A Torino la cronometro di apertura
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<blockquote data-quote="matteof93" data-source="post: 6881836" data-attributes="member: 18465"><p>Mentalità locale unita a mancanza di fondi. Inoltre non ci sono le infrastrutture e gli spazi per sopportare un afflusso turistico consistente.</p><p>Ti faccio un esempio: l'estate scorsa tanta gente, dopo il lockdown, ha scoperto la montagna. La maggior parte di queste persone, e qui mi riferisco alle valli cuneesi, arriva dalla pianura e dalla città (Torino in particolare). Una domenica di agosto, in Valle Po, ad un tratto c'era oltre 1 km di coda a 1300 metri di quota per attraversare il paese di Crissolo, posto sulla strada che porta al Pian del Re (sorgente del Po). </p><p>Discorso simile in inverno, quando gli impianti sciistici più piccoli vedono code da paura nei weekend.</p><p></p><p>Il 99% di quelli che frequentano le montagne cuneesi in estate e in inverno sono persone che fanno il giro della giornata, non turisti che arrivano da lontano e si fermano più tempo. E se bastano i locals a imballare il tutto nei weekend, figurati cosa succederebbe con un afflusso simile a quello di zone più frequentate.</p><p></p><p>Per tornare in tema, il mio sogno è questo: Cuneo - Demonte - Fauniera - Ponte Marmora - Stroppo - Colle di Sampeyre - Sampeyre - Colle dell'Agnello. Soli 140 km di lunghezza, 3 salite allucinanti e quote alte. </p><ul> <li data-xf-list-type="ul">Fauniera da Demonte: 24,7 km al 7% medio, dislivello 1721 metri, scollinamento a 2481 metri</li> <li data-xf-list-type="ul">Sampeyre da Stroppo: 17,8 km al 7,6% medio, dislivello 1348 metri, scollinamento a 2284 metri</li> <li data-xf-list-type="ul">Agnello da Casteldelfino: 22,4 km al 6,5% medio (ultimi 10 km al 9,5% medio), dislivello 1464 metri, arrivo a 2741 metri</li> </ul></blockquote><p></p>
[QUOTE="matteof93, post: 6881836, member: 18465"] Mentalità locale unita a mancanza di fondi. Inoltre non ci sono le infrastrutture e gli spazi per sopportare un afflusso turistico consistente. Ti faccio un esempio: l'estate scorsa tanta gente, dopo il lockdown, ha scoperto la montagna. La maggior parte di queste persone, e qui mi riferisco alle valli cuneesi, arriva dalla pianura e dalla città (Torino in particolare). Una domenica di agosto, in Valle Po, ad un tratto c'era oltre 1 km di coda a 1300 metri di quota per attraversare il paese di Crissolo, posto sulla strada che porta al Pian del Re (sorgente del Po). Discorso simile in inverno, quando gli impianti sciistici più piccoli vedono code da paura nei weekend. Il 99% di quelli che frequentano le montagne cuneesi in estate e in inverno sono persone che fanno il giro della giornata, non turisti che arrivano da lontano e si fermano più tempo. E se bastano i locals a imballare il tutto nei weekend, figurati cosa succederebbe con un afflusso simile a quello di zone più frequentate. Per tornare in tema, il mio sogno è questo: Cuneo - Demonte - Fauniera - Ponte Marmora - Stroppo - Colle di Sampeyre - Sampeyre - Colle dell'Agnello. Soli 140 km di lunghezza, 3 salite allucinanti e quote alte. [LIST] [*]Fauniera da Demonte: 24,7 km al 7% medio, dislivello 1721 metri, scollinamento a 2481 metri [*]Sampeyre da Stroppo: 17,8 km al 7,6% medio, dislivello 1348 metri, scollinamento a 2284 metri [*]Agnello da Casteldelfino: 22,4 km al 6,5% medio (ultimi 10 km al 9,5% medio), dislivello 1464 metri, arrivo a 2741 metri [/LIST] [/QUOTE]
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