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Non mi piace l'approccio della CADF e della WADA, perché mettendo in relazione i pochi controlli fatti (causa covid) con il basso numero di positività riscontrati, é come se lasciassero intendere che i corridori si sono dopati o, peggio ancora, che vogliono farlo e se desistono é perché ci sono i controlli. In questo modo si crea una pericolosa anomalia comunicativa e diseducativa.