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Tour de France
14ª Étape 2015: Rodez - Mende 178.5km
Testo
<blockquote data-quote="utah" data-source="post: 5297986" data-attributes="member: 4566"><p>Poco credibile non direi, chi piu' di loro puo' dire di conoscere la materia..?</p><p></p><p>Forse possono essere poco cedibili se esprimono un giudizio morale, visto che da questo punto di vista partono svantaggiati.</p><p></p><p>Ma se esprimono un giudizio sulle prestazioni hanno delle conoscenze migliori delle nostre, è un fatto!</p><p></p><p></p><p></p><p>Qui un pezzo di Stagi, la parte precedente puo' essere ininfluente</p><p></p><p></p><p>Ma quello che colpisce in questi ultimi anni è che quasi tutti i corridori stanno male, hanno qualcosa. Prima di presentare i propri documenti di riconoscimento, tirano fuori i certificati medici. Chris Froome, anche in questo, è un autentico fuoriclasse: fino ad un anno fa combatteva nello stesso tempo almeno cinque malattie gravi.</p><p>Cosa ha? Di tutto e di più. Intanto soffre di asma cronica. Un anno fa, al Giro del Delfinato, fu inquadrato dalla tv mentre in corsa inalava dei puff di Ventolin: «ne soffre fin da bambino», hanno fatto sapere prontamente gli uomini del team Sky. Al Giro di Romandia fu accusato di essere difeso e protetto proprio come accadde a Armstrong dallUci, il governo mondiale della bicicletta, e per questo di poter fare ricorso a suo piacimento ad un corticoide, il prednisolone, senza seguire le procedure del caso. Qualche anno fa, due bravissimi e scrupolosi colleghi del Daily Mail (Nick Harris e Teddy Cutler), ricostruirono con scrupolo e puntiglio gli ultimi tre anni della vita di Froome, scoprendo che il britannico quando non era in bicicletta faceva il giro dei medici. Ha consultato almeno otto specialisti in sei cliniche distribuite su quattro diversi Paesi. Nello stesso periodo si sarebbe curato assumendo più di una dozzina di dosi di almeno sei diversi farmaci per cinque distinte patologie.</p><p>Non è un mistero che Froome abbia sconfitto qualche anno fa la schistosomiasi, una malattia parassitaria tropicale che si prende dallacqua contaminata e che lo ha tormentato per quattro anni. Per non farsi mancare nulla, poteva uno come Froome non prendere il tifo? Certo che no. Preso trattato e sconfitto con Gabbroral e Azimax. Soffre però anche di orticaria che cura con antistaminici. Credete davvero che sia finita qui? Certo che no, soffre anche di unaltra malattia parassitaria, la blastocistosi, che causa diarrea, crampi addominali e perdita di peso, e che va risolta con massicce dose di antibiotici.</p><p>Se Fausto Coppi ha portato nel ciclismo la cura dellalimentazione e Francesco Moser ha condotto questo sport nellera della scienza, Lance Armstrong ha approfittato della malattia (certa e vera, sia ben chiaro), per condurre il ciclismo dritto dritto nei laboratori di ricerca, tanto da far parlare anche di inizio di una nuova era del doping: quello genetico. Non è un caso che un suo compagno di squadra, Floyd Landis, che al Tour del 2006 doveva essere aiutato a scendere di bicicletta perché zoppica vistosamente, arrivò in ogni caso a trionfare sui Campi Elisi, e immancabilmente qualche settimana dopo fu trovato positivo e squalificato. Scontate e prevedibili anche le sue motivazioni. «Scusatemi, ma soffro di tiroide da tempo. Sono molto malato e necessito di cure»</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="utah, post: 5297986, member: 4566"] Poco credibile non direi, chi piu' di loro puo' dire di conoscere la materia..? Forse possono essere poco cedibili se esprimono un giudizio morale, visto che da questo punto di vista partono svantaggiati. Ma se esprimono un giudizio sulle prestazioni hanno delle conoscenze migliori delle nostre, è un fatto! Qui un pezzo di Stagi, la parte precedente puo' essere ininfluente Ma quello che colpisce in questi ultimi anni è che quasi tutti i corridori stanno male, hanno qualcosa. Prima di presentare i propri documenti di riconoscimento, tirano fuori i certificati medici. Chris Froome, anche in questo, è un autentico fuoriclasse: fino ad un anno fa combatteva nello stesso tempo almeno cinque malattie gravi. Cosa ha? Di tutto e di più. Intanto soffre di asma cronica. Un anno fa, al Giro del Delfinato, fu inquadrato dalla tv mentre in corsa inalava dei puff di Ventolin: «ne soffre fin da bambino», hanno fatto sapere prontamente gli uomini del team Sky. Al Giro di Romandia fu accusato di essere difeso e protetto proprio come accadde a Armstrong dallUci, il governo mondiale della bicicletta, e per questo di poter fare ricorso a suo piacimento ad un corticoide, il prednisolone, senza seguire le procedure del caso. Qualche anno fa, due bravissimi e scrupolosi colleghi del Daily Mail (Nick Harris e Teddy Cutler), ricostruirono con scrupolo e puntiglio gli ultimi tre anni della vita di Froome, scoprendo che il britannico quando non era in bicicletta faceva il giro dei medici. Ha consultato almeno otto specialisti in sei cliniche distribuite su quattro diversi Paesi. Nello stesso periodo si sarebbe curato assumendo più di una dozzina di dosi di almeno sei diversi farmaci per cinque distinte patologie. Non è un mistero che Froome abbia sconfitto qualche anno fa la schistosomiasi, una malattia parassitaria tropicale che si prende dallacqua contaminata e che lo ha tormentato per quattro anni. Per non farsi mancare nulla, poteva uno come Froome non prendere il tifo? Certo che no. Preso trattato e sconfitto con Gabbroral e Azimax. Soffre però anche di orticaria che cura con antistaminici. Credete davvero che sia finita qui? Certo che no, soffre anche di unaltra malattia parassitaria, la blastocistosi, che causa diarrea, crampi addominali e perdita di peso, e che va risolta con massicce dose di antibiotici. Se Fausto Coppi ha portato nel ciclismo la cura dellalimentazione e Francesco Moser ha condotto questo sport nellera della scienza, Lance Armstrong ha approfittato della malattia (certa e vera, sia ben chiaro), per condurre il ciclismo dritto dritto nei laboratori di ricerca, tanto da far parlare anche di inizio di una nuova era del doping: quello genetico. Non è un caso che un suo compagno di squadra, Floyd Landis, che al Tour del 2006 doveva essere aiutato a scendere di bicicletta perché zoppica vistosamente, arrivò in ogni caso a trionfare sui Campi Elisi, e immancabilmente qualche settimana dopo fu trovato positivo e squalificato. Scontate e prevedibili anche le sue motivazioni. «Scusatemi, ma soffro di tiroide da tempo. Sono molto malato e necessito di cure» [/QUOTE]
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