14 integratori da assumere contro la pressione alta.
FONTE:
Magnesio, vitamina D e potassio sono solo alcuni dei tanti integratori che possono aiutare a ridurre la pressione alta.
Oltre il 30% della popolazione mondiale soffre di pressione alta, considerata il principale fattore di rischio modificabile per malattie cardiache e morte prematura (1 fonte attendibile).
Tuttavia, numerose strategie possono aiutarti a ridurre la pressione sanguigna, come seguire una dieta sana, smettere di fumare, ridurre l’alcol, fare esercizio fisico e perdere il grasso corporeo in eccesso (2 Fonte attendibile).
Inoltre, è stato dimostrato che alcuni integratori aiutano a ridurre la pressione alta.
Ecco 14 integratori che possono aiutare ad abbassare la pressione sanguigna:
1. Magnesio
Il magnesio è un minerale fondamentale per molte funzioni corporee, inclusa la regolazione della pressione sanguigna (3 Fonte attendibile).
Gli studi dimostrano che gli integratori di magnesio possono aiutare a ridurre la pressione sanguigna aumentando la produzione di ossido nitrico, una molecola di segnalazione che aiuta a rilassare i vasi sanguigni (4 Fonte attendibile).
Una revisione di 11 studi randomizzati ha rilevato che il magnesio, assunto a dosi di 365-450 mg al giorno per una media di 3,6 mesi, ha ridotto significativamente la pressione sanguigna nelle persone con condizioni mediche croniche (5 Fonte attendibile).
Un’altra revisione di 10 studi su oltre 200.000 persone ha suggerito che un maggiore apporto alimentare di magnesio può proteggere in primo luogo dall’ipertensione. Ogni aumento giornaliero di 100 mg di magnesio nella dieta è stato collegato a una riduzione del 5% del rischio di ipertensione (6 Fonte attendibile).
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2. Vitamina D
La ricerca mostra che le persone con pressione alta tendono ad avere livelli più bassi di vitamina D rispetto a quelli senza questa condizione (7 Fonte attendibile, 8 Fonte attendibile).
Gli studi dimostrano anche che livelli ematici più elevati di vitamina D possono aiutare a proteggere dall’ipertensione.
Una revisione dei dati su oltre 300.00 persone ha rilevato che quelli con i livelli di vitamina D più alti avevano un rischio ridotto fino al 30% di ipertensione, rispetto a quelli con i livelli più bassi (9 Fonte attendibile, 10 Fonte attendibile).
Pertanto, le persone con pressione alta dovrebbero controllare i loro livelli di vitamina D e integrarla di conseguenza.
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3. Vitamine del gruppo B
Diverse vitamine del gruppo B possono aiutare a ridurre i livelli di pressione sanguigna.
Ad esempio, è stato dimostrato che gli integratori di vitamina B2 (riboflavina) aiutano a ridurre la pressione sanguigna negli adulti con mutazioni del gene della metilenetetraidrofolato reduttasi (MTHFR), che rendono più probabile l'ipertensione (11 Fonte attendibile, 12 Fonte attendibile, 13 Fonte attendibile).
Gli integratori di acido folico e folato – vitamina B9 – possono anche abbassare la pressione sanguigna nelle persone con malattie cardiache. Inoltre, un maggiore apporto di folato in giovane età adulta può proteggere da questa condizione più avanti nella vita (14 Fonte attendibile, 15 Fonte attendibile).
Mentre gli studi sugli animali suggeriscono che anche gli integratori di vitamina B6 riducono l’ipertensione, la ricerca sull’uomo è carente (16).
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4. Potassio
Il potassio può essere l’integratore nutrizionale più conosciuto per la regolazione della pressione sanguigna. Gli studi suggeriscono che aumentare l'assunzione attraverso cibo o integratori aiuta a ridurre i livelli di pressione alta (17 Fonte attendibile, 18 Fonte attendibile, 19 Fonte attendibile, 20 Fonte attendibile).
Il potassio agisce promuovendo l'escrezione di sodio attraverso l'urina e aiutando i vasi sanguigni a rilassarsi.
In una revisione di 23 studi, gli integratori di potassio hanno portato a un calo modesto ma significativo della pressione sanguigna, rispetto a un placebo (18 Fonte attendibile).
Altre recensioni sottolineano che questi integratori sono sicuri ed efficaci, sebbene sembrino più efficaci nelle persone con pressione alta che seguono diete ad alto contenuto di sodio (19 Fonte attendibile, 21 Fonte attendibile).
5. CoQ10
Il coenzima Q10 – comunemente chiamato CoQ10 – è una molecola simile alla vitamina prodotta dal tuo corpo e presente in alcuni alimenti (22 Fonte attendibile).
Se assunto come integratore, può aiutare a ridurre la pressione sanguigna.
Una revisione di 17 studi ha rilevato che gli integratori di CoQ10 riducono significativamente la pressione sanguigna sistolica, che è il numero più alto in una lettura (23 Fonte attendibile).
Tuttavia, i risultati di altri studi sono contrastanti. Pertanto, sono necessarie ulteriori ricerche (24 Fonte attendibile).
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6. L-arginina
La L-arginina è un amminoacido che può abbassare i livelli di pressione sanguigna se assunto come integratore.
Una revisione generale di 7 meta-analisi su 4.676 persone ha dimostrato che gli integratori di L-arginina hanno ridotto significativamente la pressione sanguigna totale nelle persone con livelli elevati, così come la pressione sanguigna diastolica con livelli elevati nelle donne in gravidanza (25 Fonte attendibile).
Inoltre, la revisione ha rilevato che gli integratori di L-arginina hanno migliorato significativamente la funzione dei vasi sanguigni e il flusso sanguigno (25 Fonte attendibile).
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7. Vitamina C
La vitamina C è un nutriente idrosolubile di cui il tuo corpo ha bisogno per molti processi importanti. Sebbene i risultati dello studio siano contrastanti, ricerche recenti suggeriscono che gli integratori di vitamina C possono aiutare ad abbassare la pressione sanguigna.
In una revisione di 8 studi condotti su persone con pressione alta, l’assunzione di 300-1.000 mg al giorno di vitamina C ha ridotto significativamente i loro livelli (26 Fonte attendibile).
La ricerca suggerisce anche che le persone con bassi livelli ematici di questa vitamina hanno un rischio maggiore di ipertensione rispetto a quelle con livelli ottimali di vitamina C (27 Fonte attendibile).
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8. Barbabietola rossa
Gli atleti spesso assumono integratori di barbabietola per rafforzare le prestazioni fisiche perché questa radice migliora il flusso sanguigno e l'apporto di ossigeno ai muscoli (28 Fonte attendibile).
È interessante notare che gli integratori di barbabietola hanno dimostrato di ridurre la pressione sanguigna nelle persone con e senza ipertensione (28 Fonte attendibile, 29 Fonte attendibile).
Ad esempio, una revisione di 11 studi ha rivelato che il succo di barbabietola rossa abbassa i livelli di pressione sanguigna nelle persone con e senza questa condizione (30 Fonte attendibile).
9. Aglio
L’aglio è collegato a una serie di benefici, tra cui la riduzione della pressione sanguigna e il rischio di malattie cardiache (31 Fonte attendibile).
Aggiungere un integratore di aglio alla tua routine può aiutarti ad abbassare la pressione sanguigna in modo naturale. Infatti, in una revisione di 12 studi, gli integratori di aglio hanno ridotto la pressione sanguigna sistolica e diastolica in media rispettivamente di 8,3 mmHg e 5,5 mmHg (32).
I ricercatori hanno stimato che questa riduzione potrebbe aiutare a diminuire il rischio di ictus, infarto e malattia coronarica fino al 40% (32).
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FONTE:
Magnesio, vitamina D e potassio sono solo alcuni dei tanti integratori che possono aiutare a ridurre la pressione alta.
Oltre il 30% della popolazione mondiale soffre di pressione alta, considerata il principale fattore di rischio modificabile per malattie cardiache e morte prematura (1 fonte attendibile).
Tuttavia, numerose strategie possono aiutarti a ridurre la pressione sanguigna, come seguire una dieta sana, smettere di fumare, ridurre l’alcol, fare esercizio fisico e perdere il grasso corporeo in eccesso (2 Fonte attendibile).
Inoltre, è stato dimostrato che alcuni integratori aiutano a ridurre la pressione alta.
Ecco 14 integratori che possono aiutare ad abbassare la pressione sanguigna:
1. Magnesio
Il magnesio è un minerale fondamentale per molte funzioni corporee, inclusa la regolazione della pressione sanguigna (3 Fonte attendibile).
Gli studi dimostrano che gli integratori di magnesio possono aiutare a ridurre la pressione sanguigna aumentando la produzione di ossido nitrico, una molecola di segnalazione che aiuta a rilassare i vasi sanguigni (4 Fonte attendibile).
Una revisione di 11 studi randomizzati ha rilevato che il magnesio, assunto a dosi di 365-450 mg al giorno per una media di 3,6 mesi, ha ridotto significativamente la pressione sanguigna nelle persone con condizioni mediche croniche (5 Fonte attendibile).
Un’altra revisione di 10 studi su oltre 200.000 persone ha suggerito che un maggiore apporto alimentare di magnesio può proteggere in primo luogo dall’ipertensione. Ogni aumento giornaliero di 100 mg di magnesio nella dieta è stato collegato a una riduzione del 5% del rischio di ipertensione (6 Fonte attendibile).
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2. Vitamina D
La ricerca mostra che le persone con pressione alta tendono ad avere livelli più bassi di vitamina D rispetto a quelli senza questa condizione (7 Fonte attendibile, 8 Fonte attendibile).
Gli studi dimostrano anche che livelli ematici più elevati di vitamina D possono aiutare a proteggere dall’ipertensione.
Una revisione dei dati su oltre 300.00 persone ha rilevato che quelli con i livelli di vitamina D più alti avevano un rischio ridotto fino al 30% di ipertensione, rispetto a quelli con i livelli più bassi (9 Fonte attendibile, 10 Fonte attendibile).
Pertanto, le persone con pressione alta dovrebbero controllare i loro livelli di vitamina D e integrarla di conseguenza.
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3. Vitamine del gruppo B
Diverse vitamine del gruppo B possono aiutare a ridurre i livelli di pressione sanguigna.
Ad esempio, è stato dimostrato che gli integratori di vitamina B2 (riboflavina) aiutano a ridurre la pressione sanguigna negli adulti con mutazioni del gene della metilenetetraidrofolato reduttasi (MTHFR), che rendono più probabile l'ipertensione (11 Fonte attendibile, 12 Fonte attendibile, 13 Fonte attendibile).
Gli integratori di acido folico e folato – vitamina B9 – possono anche abbassare la pressione sanguigna nelle persone con malattie cardiache. Inoltre, un maggiore apporto di folato in giovane età adulta può proteggere da questa condizione più avanti nella vita (14 Fonte attendibile, 15 Fonte attendibile).
Mentre gli studi sugli animali suggeriscono che anche gli integratori di vitamina B6 riducono l’ipertensione, la ricerca sull’uomo è carente (16).
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4. Potassio
Il potassio può essere l’integratore nutrizionale più conosciuto per la regolazione della pressione sanguigna. Gli studi suggeriscono che aumentare l'assunzione attraverso cibo o integratori aiuta a ridurre i livelli di pressione alta (17 Fonte attendibile, 18 Fonte attendibile, 19 Fonte attendibile, 20 Fonte attendibile).
Il potassio agisce promuovendo l'escrezione di sodio attraverso l'urina e aiutando i vasi sanguigni a rilassarsi.
In una revisione di 23 studi, gli integratori di potassio hanno portato a un calo modesto ma significativo della pressione sanguigna, rispetto a un placebo (18 Fonte attendibile).
Altre recensioni sottolineano che questi integratori sono sicuri ed efficaci, sebbene sembrino più efficaci nelle persone con pressione alta che seguono diete ad alto contenuto di sodio (19 Fonte attendibile, 21 Fonte attendibile).
5. CoQ10
Il coenzima Q10 – comunemente chiamato CoQ10 – è una molecola simile alla vitamina prodotta dal tuo corpo e presente in alcuni alimenti (22 Fonte attendibile).
Se assunto come integratore, può aiutare a ridurre la pressione sanguigna.
Una revisione di 17 studi ha rilevato che gli integratori di CoQ10 riducono significativamente la pressione sanguigna sistolica, che è il numero più alto in una lettura (23 Fonte attendibile).
Tuttavia, i risultati di altri studi sono contrastanti. Pertanto, sono necessarie ulteriori ricerche (24 Fonte attendibile).
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6. L-arginina
La L-arginina è un amminoacido che può abbassare i livelli di pressione sanguigna se assunto come integratore.
Una revisione generale di 7 meta-analisi su 4.676 persone ha dimostrato che gli integratori di L-arginina hanno ridotto significativamente la pressione sanguigna totale nelle persone con livelli elevati, così come la pressione sanguigna diastolica con livelli elevati nelle donne in gravidanza (25 Fonte attendibile).
Inoltre, la revisione ha rilevato che gli integratori di L-arginina hanno migliorato significativamente la funzione dei vasi sanguigni e il flusso sanguigno (25 Fonte attendibile).
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7. Vitamina C
La vitamina C è un nutriente idrosolubile di cui il tuo corpo ha bisogno per molti processi importanti. Sebbene i risultati dello studio siano contrastanti, ricerche recenti suggeriscono che gli integratori di vitamina C possono aiutare ad abbassare la pressione sanguigna.
In una revisione di 8 studi condotti su persone con pressione alta, l’assunzione di 300-1.000 mg al giorno di vitamina C ha ridotto significativamente i loro livelli (26 Fonte attendibile).
La ricerca suggerisce anche che le persone con bassi livelli ematici di questa vitamina hanno un rischio maggiore di ipertensione rispetto a quelle con livelli ottimali di vitamina C (27 Fonte attendibile).
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8. Barbabietola rossa
Gli atleti spesso assumono integratori di barbabietola per rafforzare le prestazioni fisiche perché questa radice migliora il flusso sanguigno e l'apporto di ossigeno ai muscoli (28 Fonte attendibile).
È interessante notare che gli integratori di barbabietola hanno dimostrato di ridurre la pressione sanguigna nelle persone con e senza ipertensione (28 Fonte attendibile, 29 Fonte attendibile).
Ad esempio, una revisione di 11 studi ha rivelato che il succo di barbabietola rossa abbassa i livelli di pressione sanguigna nelle persone con e senza questa condizione (30 Fonte attendibile).
9. Aglio
L’aglio è collegato a una serie di benefici, tra cui la riduzione della pressione sanguigna e il rischio di malattie cardiache (31 Fonte attendibile).
Aggiungere un integratore di aglio alla tua routine può aiutarti ad abbassare la pressione sanguigna in modo naturale. Infatti, in una revisione di 12 studi, gli integratori di aglio hanno ridotto la pressione sanguigna sistolica e diastolica in media rispettivamente di 8,3 mmHg e 5,5 mmHg (32).
I ricercatori hanno stimato che questa riduzione potrebbe aiutare a diminuire il rischio di ictus, infarto e malattia coronarica fino al 40% (32).
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