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La Vuelta
17ª Stage 2021: Unquera > Lagos de Covadonga 186 km
Testo
<blockquote data-quote="go_lance_pcm" data-source="post: 7024800" data-attributes="member: 29051"><p>Secondo me sottovalutate l'importanza di un podio come se arrivare terzi o quinti sia uguale perché tanto ha già vinto Giro eTour. Intanto è Bernal il primo ad avere smentito questo. Poi, il piazzamento nel podio resta nella storia della corsa e nel palmares del corridore. Ad esempio oggi apprezziamo Nibali e la sua carriera soprattutto per la sua costanza, dal 2010 al 2020 solo in tre occasioni su quindici circa è stato fuori dal podio nei grandi giri che ha fatto. Sono statistiche che restano e danno prestigio, oltre al fatto che è diverso arrivare subito dietro il vincitore opure in una posizione a caso tra quarto e ottavo. altro che podio irrilevante, lo si potrebbe dire al massimo se avesse già fatto manbassa di risultati ma alla Vuelta non si è mai piazzato e tra tutti i gt ha due primi posti. È già tanto? Nessuno lo nega. Questo non significa però che lo si debba giustificare dicendo che tanto non è importante il risultato finale. Anche perché il ciclismo è cambiato, i ritmi sono altri e non si sa fino a quando il corpo assiste il corridore, i crack anticipati si vedono sempre più spesso, meglio raccogliere finché si può.</p><p></p><p>Questo credo che lo pensi anche Bernal stesso, perché da come si imposta la cosa sembra quasi che abbia fatto un attacco per la vittoria ma, senza nulla togliere all'azione (che poi ha pagato con un probabile grande prezzo di fatica e di morale), da quando è stato raggiunto cioè da subito era fatta per il podio per distanziare chi stava dietro. Ma le energie sono quelle che sono e si è visto sulle rampe di covadonga, e adesso chissà quante saranno domani.</p><p></p><p>Non ho detto che non si deve mai rischiare. Soltanto che con una tappa come quella di domani e con una condizione non ottima le energie vanno pesate e gestite, come aveva fatto benissimo fino alla tappa di oggi tranne il passaggio a vuoto sul Velefique, e quello che aveva avrebbe fatto meglio a darlo tutto domani, su una salita come quella chi ne ha può guadagnare anche minuti su avversari in difficoltà. Non aveva bisogno di fare un'azione così avventata che, faccio notare a chi dice che <em>"ha corso per vincere" ,</em> alla fine è servita proprio a mettere quasi in casssaforte la vittoria di Roglic.</p><p></p><p>Se poi non la paga domani e sale ugualmente sul podio, faccio mea culpa e non lo critico più per un anno intero. Ma oggi si è visto che i limiti sono rimasti, meno della prima settimana ma sono semlre lì, quindi la vedo durissima.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="go_lance_pcm, post: 7024800, member: 29051"] Secondo me sottovalutate l'importanza di un podio come se arrivare terzi o quinti sia uguale perché tanto ha già vinto Giro eTour. Intanto è Bernal il primo ad avere smentito questo. Poi, il piazzamento nel podio resta nella storia della corsa e nel palmares del corridore. Ad esempio oggi apprezziamo Nibali e la sua carriera soprattutto per la sua costanza, dal 2010 al 2020 solo in tre occasioni su quindici circa è stato fuori dal podio nei grandi giri che ha fatto. Sono statistiche che restano e danno prestigio, oltre al fatto che è diverso arrivare subito dietro il vincitore opure in una posizione a caso tra quarto e ottavo. altro che podio irrilevante, lo si potrebbe dire al massimo se avesse già fatto manbassa di risultati ma alla Vuelta non si è mai piazzato e tra tutti i gt ha due primi posti. È già tanto? Nessuno lo nega. Questo non significa però che lo si debba giustificare dicendo che tanto non è importante il risultato finale. Anche perché il ciclismo è cambiato, i ritmi sono altri e non si sa fino a quando il corpo assiste il corridore, i crack anticipati si vedono sempre più spesso, meglio raccogliere finché si può. Questo credo che lo pensi anche Bernal stesso, perché da come si imposta la cosa sembra quasi che abbia fatto un attacco per la vittoria ma, senza nulla togliere all'azione (che poi ha pagato con un probabile grande prezzo di fatica e di morale), da quando è stato raggiunto cioè da subito era fatta per il podio per distanziare chi stava dietro. Ma le energie sono quelle che sono e si è visto sulle rampe di covadonga, e adesso chissà quante saranno domani. Non ho detto che non si deve mai rischiare. Soltanto che con una tappa come quella di domani e con una condizione non ottima le energie vanno pesate e gestite, come aveva fatto benissimo fino alla tappa di oggi tranne il passaggio a vuoto sul Velefique, e quello che aveva avrebbe fatto meglio a darlo tutto domani, su una salita come quella chi ne ha può guadagnare anche minuti su avversari in difficoltà. Non aveva bisogno di fare un'azione così avventata che, faccio notare a chi dice che [I]"ha corso per vincere" ,[/I] alla fine è servita proprio a mettere quasi in casssaforte la vittoria di Roglic. Se poi non la paga domani e sale ugualmente sul podio, faccio mea culpa e non lo critico più per un anno intero. Ma oggi si è visto che i limiti sono rimasti, meno della prima settimana ma sono semlre lì, quindi la vedo durissima. [/QUOTE]
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