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18000 metri in Francia
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<blockquote data-quote="Karma" data-source="post: 308068" data-attributes="member: 1914"><p>Ecco la bozza dell'articolo che spediremo a cicloturismo, notate l'abile leccata <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/sbavon.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":sbavon:" title="Sbavon :sbavon:" data-shortname=":sbavon:" /> <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/sbavon.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":sbavon:" title="Sbavon :sbavon:" data-shortname=":sbavon:" /> sul Prestigio per farlo pubblicare <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /> <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /> </p><p></p><p>Dal Prestigio alle Alpi francesi</p><p>In sei giorni percorrono 670km e 18000m di dislivello</p><p></p><p>Questa è l´avventura di tre ragazzi conosciutisi sulle strade del Prestigio (Stefano </p><p>, Massimo e Camilla, rispettivamente di Rimini, </p><p>Modena e Cesenatico) i quali, da una "pazza" ma affascinante idea del primo, </p><p>hanno deciso di trascorrere parte delle loro vacanze dando l´assalto alle </p><p>mitiche vette delle Alpi francesi.</p><p>Così, una volta conquistato l´ambito scudetto alla GF Pinarello con un </p><p>bel 7 su 7, ci siamo organizzati e abbiamo messo a tavolino un programmino </p><p>di scalate niente male, il quale ci faceva sia sorridere per la sua bellezza </p><p>sia meditare sul fatto di riuscire a portarlo a termine o meno.</p><p>Rotti comunque gli indugi, e pensando anche al fatto che sarebbe stato </p><p>un ottimo allenamento in preparazione di quella "belva austriaca" che porta </p><p>il nome di Oetztaler, il 13Agosto siamo partiti alla volta del paese del </p><p>Tour.</p><p>Questo è stato il nostro iter:</p><p>Primo giorno: Bonette, Lombarda e Maddalena (160km per 4150m di dislivello), </p><p>poi trasferimento in pulmino a Briançon;</p><p>Secondo giorno: Granon e Izoard da Guillestre(120km per 2850m di dislivello);</p><p>Terzo giorno: meritato riposo con trasferimento al famoso Bourg d´Oisans;</p><p>Quarto giorno: Deux Alpes e Alpe d´Huez (90km per 2400m di dislivello);</p><p>Quinto giorno: giro della Marmotte, ossia Croix de Fer, Telegraphe, Galibier </p><p>e Alpe d´Huez (175km per 4930m di dislivello);</p><p>Sesto giorno: trasferimento a Lanslebourg-Mont Cenis con fermata a La </p><p>Chambre per scalare la Madeleine (40km per 1470m di dislivello);</p><p>Settimo giorno: Iseran e Mont Cenis (85km per 2200m di dislivello). </p><p>Probabilmente ci saremo scordati qualche vetta anch'essa degna di nota, </p><p>ma crediamo proprio di averle fatte tutte quelle mitiche, quelle che hanno </p><p>segnato tante imprese al Tour e hanno scritto la storia sia del ciclismo </p><p>passato che odierno.</p><p>Le due salite che ci hanno dato le sensazioni più forti sono state l´Alpe </p><p>d´Huez e la Croix de Fer. La prima perché è la salita francese per eccellenza, </p><p>perché è leggenda, perché sembrava di essere nel paradiso del ciclista visti </p><p>quanti ne abbiam incontrati, perché è stato emozionante leggere ad ogni </p><p>tornante il nome di chi è riuscito a domarla per primo e soprattutto perché </p><p>le infinite scritte ancora coloratissime risalenti alla crono del Tour le </p><p>davano un fascino ancor più particolare. La seconda perché presenta degli </p><p>ultimi 8 km davvero mozzafiato per i panorami che ti permette di osservare; </p><p>pedalare con la diga a fianco, in mezzo a tanto verde e vedendo in lontananza </p><p>la cima avvicinarsi sempre più è stato meraviglioso. Splendidi sono poi </p><p>stati a livello di panorami anche gli ultimi 8km del Galibier, con quei </p><p>tantissimi tornanti che in un attimo ti spediscono lassù in cielo a 2646m </p><p>e ti permettono di osservare cime innevate e pascoli verdissimi.</p><p>E che dire della Casse Deserte, quell´ incredibile luogo lunare che ti </p><p>si apre a 3km dallo scollinamento dell´Izoard?!?! Veramente eccezionale.</p><p>Tuttavia non possiamo dimenticare lo spoglio ma allo stesso tempo affascinante </p><p>cucuzzolo della Bonette, il costante scorrere delle acque lungo gran parte </p><p>della Lombarda, l´interminabile salita della Maddalena, la terribile ma </p><p>gratificante ascesa al Granon(il Giau in confronto è uno zuccherino), la </p><p>bellissima diga che si riesce ad intravedere salendo a le Deux Alpes e i </p><p>tanti km di bosco del Télégraphe, della Madeleine e del Mont Cenis.</p><p>Infine la ciliegina sulla torta: l´ascesa al tetto d´Europa, ossia l´Iseran. </p><p>Salire pian piano a 2770m attraverso i ruscelli, il tanto verde e le cime </p><p>innevate del Parco nazionale della Vanoise è stato qualcosa di indescrivibile </p><p>a livello interiore.</p><p>Questa è stata la nostra avventura, un avventura splendida in un paese </p><p>bellissimo caratterizzato da tantissimi fiumi, laghi, dighe, cascate, che </p><p>rendevano ancora più piacevole il nostro pedalare e aumentavano la nostra </p><p>allegria, l´allegria di tre ragazzi che se oggi possono raccontare questa </p><p>storia è anche per merito del Prestigio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Karma, post: 308068, member: 1914"] Ecco la bozza dell'articolo che spediremo a cicloturismo, notate l'abile leccata :sbavon: :sbavon: sul Prestigio per farlo pubblicare :mrgreen: :mrgreen: Dal Prestigio alle Alpi francesi In sei giorni percorrono 670km e 18000m di dislivello Questa è l´avventura di tre ragazzi conosciutisi sulle strade del Prestigio (Stefano , Massimo e Camilla, rispettivamente di Rimini, Modena e Cesenatico) i quali, da una "pazza" ma affascinante idea del primo, hanno deciso di trascorrere parte delle loro vacanze dando l´assalto alle mitiche vette delle Alpi francesi. Così, una volta conquistato l´ambito scudetto alla GF Pinarello con un bel 7 su 7, ci siamo organizzati e abbiamo messo a tavolino un programmino di scalate niente male, il quale ci faceva sia sorridere per la sua bellezza sia meditare sul fatto di riuscire a portarlo a termine o meno. Rotti comunque gli indugi, e pensando anche al fatto che sarebbe stato un ottimo allenamento in preparazione di quella "belva austriaca" che porta il nome di Oetztaler, il 13Agosto siamo partiti alla volta del paese del Tour. Questo è stato il nostro iter: Primo giorno: Bonette, Lombarda e Maddalena (160km per 4150m di dislivello), poi trasferimento in pulmino a Briançon; Secondo giorno: Granon e Izoard da Guillestre(120km per 2850m di dislivello); Terzo giorno: meritato riposo con trasferimento al famoso Bourg d´Oisans; Quarto giorno: Deux Alpes e Alpe d´Huez (90km per 2400m di dislivello); Quinto giorno: giro della Marmotte, ossia Croix de Fer, Telegraphe, Galibier e Alpe d´Huez (175km per 4930m di dislivello); Sesto giorno: trasferimento a Lanslebourg-Mont Cenis con fermata a La Chambre per scalare la Madeleine (40km per 1470m di dislivello); Settimo giorno: Iseran e Mont Cenis (85km per 2200m di dislivello). Probabilmente ci saremo scordati qualche vetta anch'essa degna di nota, ma crediamo proprio di averle fatte tutte quelle mitiche, quelle che hanno segnato tante imprese al Tour e hanno scritto la storia sia del ciclismo passato che odierno. Le due salite che ci hanno dato le sensazioni più forti sono state l´Alpe d´Huez e la Croix de Fer. La prima perché è la salita francese per eccellenza, perché è leggenda, perché sembrava di essere nel paradiso del ciclista visti quanti ne abbiam incontrati, perché è stato emozionante leggere ad ogni tornante il nome di chi è riuscito a domarla per primo e soprattutto perché le infinite scritte ancora coloratissime risalenti alla crono del Tour le davano un fascino ancor più particolare. La seconda perché presenta degli ultimi 8 km davvero mozzafiato per i panorami che ti permette di osservare; pedalare con la diga a fianco, in mezzo a tanto verde e vedendo in lontananza la cima avvicinarsi sempre più è stato meraviglioso. Splendidi sono poi stati a livello di panorami anche gli ultimi 8km del Galibier, con quei tantissimi tornanti che in un attimo ti spediscono lassù in cielo a 2646m e ti permettono di osservare cime innevate e pascoli verdissimi. E che dire della Casse Deserte, quell´ incredibile luogo lunare che ti si apre a 3km dallo scollinamento dell´Izoard?!?! Veramente eccezionale. Tuttavia non possiamo dimenticare lo spoglio ma allo stesso tempo affascinante cucuzzolo della Bonette, il costante scorrere delle acque lungo gran parte della Lombarda, l´interminabile salita della Maddalena, la terribile ma gratificante ascesa al Granon(il Giau in confronto è uno zuccherino), la bellissima diga che si riesce ad intravedere salendo a le Deux Alpes e i tanti km di bosco del Télégraphe, della Madeleine e del Mont Cenis. Infine la ciliegina sulla torta: l´ascesa al tetto d´Europa, ossia l´Iseran. Salire pian piano a 2770m attraverso i ruscelli, il tanto verde e le cime innevate del Parco nazionale della Vanoise è stato qualcosa di indescrivibile a livello interiore. Questa è stata la nostra avventura, un avventura splendida in un paese bellissimo caratterizzato da tantissimi fiumi, laghi, dighe, cascate, che rendevano ancora più piacevole il nostro pedalare e aumentavano la nostra allegria, l´allegria di tre ragazzi che se oggi possono raccontare questa storia è anche per merito del Prestigio. [/QUOTE]
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