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In USA con le franchigie in realtà sono molti vicini al ciclismo. La franchigia non é poi cosi distante dal funzionamento delle licenze ciclistiche. Nei vari campionati di basket, football, hockey, baseball che si svolgono in America, se da un lato rimane un legame con la città, dall'altro si può spostare da un momento all'altro la franchigia altrove come se niente fosse e ripartire da zero esattamente come accade col ciclismo quando una stessa licenza passa da un sponsor all'altro. Forse, e sottolineo il forse, si potrebbe ottenere un maggiore interesse nelle gare minori, ma anche lí credo che si andrebbe a penalizzare la cetegoria continental (intesa come terza divisione del ciclismo professionistico) e il buon lavoro fatto con gli U23. Inoltre la logica della promozione/retrocessione é accattivamente per l'indubbio richiamo campanilistico (che nel ciclismo non esiste), ma é del tutto slegata dalle sponsorizzazioni. Vediamo cosa accade, ma non sono troppo fiducioso che tale regola sia un aiuto per il ciclismo, ma più il tentativo di attirare solo grossi sponsor, far scomparire le piccole formazioni e creare un'unica categoria mondiale. Vedremo come andrà a finire.