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3 anni e 11 mesi al camionista che ha ucciso Davide Rebellin
Testo
<blockquote data-quote="loiety" data-source="post: 7604214" data-attributes="member: 6188"><p>Vedi che alla fine discutendo arrivi a conclusioni simili. In realtà la creazione di pene sempre più alte è un difetto del sistema, perché è una reazione alla sua inefficienza. Fermo restando che esiste una gradualità delle pene, e a questo concorrono attenuanti e aggravanti, il problema non è di buonismo o meno, ma di un sistema che non funziona. Io sarei per l'abolizione dell'omicidio stradale, esiste già l'omicidio colposo. E' chiaro che guardando ogni singola fattispecie ti monta la rabbia e vorresti una severa punizione, ma a questo mondo esiste una gradualità delle pene, perché questo signora ha fatto una cosa gravissima ma meno grave, non so, di chi ha messo una bomba in una stazione ad esempio, o di chi ha buttato un bambino nell'acido. Il vero problema politico istituzionale è che per una reale repressione e prevenzione dal crimine bisogna avere un sistema che funzioni, che come dici te giudichi in fretta, dia una condanna certa e un successivo percorso riabilitativo adeguato (sono due fasi entrambe necessarie), ricordando che la pena non è una vendetta, la rabbia di amici e famigliari non verrà mai lenita.</p><p>Solo che<strong> far funzionare il sistema è molto molto molto molto più difficile che ... aumentare le pene. </strong>Presuppone un investimento economico, strutturale, culturale enorme che nessun governo ha il coraggio di affrontare. Se a questo si aggiunge una condizione delle carceri totalmente fuori da ogni forma di civiltà (abbiamo numeri di suicidi di persone spesso non condannate senza senso) ci si rende conto che spesso a fronte di un vuoto "aumento delle pene" che soddisfa la voglia di sangue della folla, c'è poi la concreta necessità di svuotarle le carceri, non mandarci la gente dentro, perché non si sa come gestire la massa dei carcerati. In pratica, le pene teoriche aumentano, quelle reali diminuiscono, si corre sul posto, sui rulli. Concordo con te, per un reato simile anche solo un anno <strong>vero </strong>di carcere è sufficiente, adeguato ad un omicidio di quel tipo, ma farlo, farlo dopo che ti hanno detto che è colpa tua, e quando esci avere una serie di strumenti di controllo e gestione della tua vita. Se provi di nuovo a guidare o una serie di azioni decise dal giudice, si torna dentro.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="loiety, post: 7604214, member: 6188"] Vedi che alla fine discutendo arrivi a conclusioni simili. In realtà la creazione di pene sempre più alte è un difetto del sistema, perché è una reazione alla sua inefficienza. Fermo restando che esiste una gradualità delle pene, e a questo concorrono attenuanti e aggravanti, il problema non è di buonismo o meno, ma di un sistema che non funziona. Io sarei per l'abolizione dell'omicidio stradale, esiste già l'omicidio colposo. E' chiaro che guardando ogni singola fattispecie ti monta la rabbia e vorresti una severa punizione, ma a questo mondo esiste una gradualità delle pene, perché questo signora ha fatto una cosa gravissima ma meno grave, non so, di chi ha messo una bomba in una stazione ad esempio, o di chi ha buttato un bambino nell'acido. Il vero problema politico istituzionale è che per una reale repressione e prevenzione dal crimine bisogna avere un sistema che funzioni, che come dici te giudichi in fretta, dia una condanna certa e un successivo percorso riabilitativo adeguato (sono due fasi entrambe necessarie), ricordando che la pena non è una vendetta, la rabbia di amici e famigliari non verrà mai lenita. Solo che[B] far funzionare il sistema è molto molto molto molto più difficile che ... aumentare le pene. [/B]Presuppone un investimento economico, strutturale, culturale enorme che nessun governo ha il coraggio di affrontare. Se a questo si aggiunge una condizione delle carceri totalmente fuori da ogni forma di civiltà (abbiamo numeri di suicidi di persone spesso non condannate senza senso) ci si rende conto che spesso a fronte di un vuoto "aumento delle pene" che soddisfa la voglia di sangue della folla, c'è poi la concreta necessità di svuotarle le carceri, non mandarci la gente dentro, perché non si sa come gestire la massa dei carcerati. In pratica, le pene teoriche aumentano, quelle reali diminuiscono, si corre sul posto, sui rulli. Concordo con te, per un reato simile anche solo un anno [B]vero [/B]di carcere è sufficiente, adeguato ad un omicidio di quel tipo, ma farlo, farlo dopo che ti hanno detto che è colpa tua, e quando esci avere una serie di strumenti di controllo e gestione della tua vita. Se provi di nuovo a guidare o una serie di azioni decise dal giudice, si torna dentro. [/QUOTE]
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