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A tutti i condropatici
Testo
<blockquote data-quote="MatteoL24" data-source="post: 4024278" data-attributes="member: 43333"><p>è proprio questo il punto <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /> purtroppo in questi recuperi funzionali è <u>impossibile</u> proporre un protocollo oggettivo da eseguire per migliorare la propria situazione, è un lavoro scrupoloso e accurato che viene effettuato studiando nei minimi dettagli il caso <u>specifico</u> del soggetto, in tutte le sue componenti ((in tutte le sue componenti intendo oltre al "livello di partenza" ( Dolore acuto? lieve? la risonanza cosa ha evidenziato? livello di forza? tono muscolare? ) dell'infortunio anche lo sport praticato, il gesto funzionale del sport praticato, il livello: amatore, dilettante o professionista? i tempi di recupero: facciamo con calma o l'atleta deve essere recuperato in tempo X? )), succede spesso (soprattutto nei forum) che vengono proposti anche lavori di recupero funzionale dove vengono indicati metodi, Kg, ripetizioni ecc .. Occhio..perchè ci si può fare davvero del male. Un pò come quando vengono postate tabelle di allenamento generiche, con la differenza che, al massimo se sbagli allenamento la tua prestazione non sarà mai ottimale (peggiori dei casi: infortunio <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/wacko.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":wacko:" title="Wacko :wacko:" data-shortname=":wacko:" />.. è tutto collegato).</p><p></p><p>Tornando a noi, per farti un esempio e capire i vari termini utilizzatti in precedenza, nel recupero sul campo di un infortunio (sono laureato in scienze motorie non fisioterapista o medico) dopo aver avuto l'ok dal medico e dopo aver effettuato eventuale fisioterapia, noi ci occupiamo di recuperare le componenti condizionali dell'atleta.. generalmente se si parte da un livello, chiamiamolo 0, si lavora senza utilizzare sovraccarichi (carico naturale) ovvero dove il mezzo di allenamento è dato dal solo peso del corpo.</p><p></p><p>Esempio pratico: Rinforzo del vasto mediale a carico naturale. "Seduti con la schiena appoggiata a una parete, gambe tese avanti, extraruotare leggermente il piede e sollevare la gamba tesa dal terreno"</p><p></p><p>Una volta raggiunto un adattamento ritenuto sufficiente, si può iniziare a utilizzare piccoli carichi attraverso l'uso di cavigliere (generalmente dai 0,5kg ai 2) o elastici (resistenza data dalla tensione) Esempio pratico, sempre per il rinforzo del vasto mediale (necessario e fondamentale per la condropatia): l'esercizio proposto in precedenza applicando una cavigliera di Tot Kg all'atleta.</p><p></p><p>Altro step, l'utilizzo di macchine isotoniche, che permettono di utilizzare Kg maggiori. Esempio pratico sempre per il VM, la leg extension - leg press .. o bilancieri per squat ecc.</p><p></p><p>Ultimo step, il recupero del gesto funzionale dello sport praticato..punto fondamentale.. sei un calciatore? dovrai essere in grado di effettuare balzi (quindi si lavora anche sulla pliometria) cambi di direzione sprint e calciare il pallone.. sei un ciclista? dovrai essere in grado di poter spingere determinati rapporti e applicare diversi indici di potenza in base al contesto che ti trovi, salita..pianura.. , quindi verranno utilizzati cyclette e spinbike, rulli e test in strada con la tua bici.</p><p></p><p>La propriocettiva si può collegare alla frase "la potenza è nulla senza il controllo", è la capacità di percepire il proprio corpo e i propri arti nello spazio, attraverso l'utilizzo di basi instabili (come meduse, tavolette di legno con sotto una o più sfere, swiss ball, qualsiasi oggetto che ti mette in difficoltà a mantenere l'equilibrio) , esempio, cercando di mantere l'equilibrio su un piede vengono stimolati dei recettori (senza scendere nel dettaglio) che inviano delle informazioni che giungono (attraverso vari passaggi) alle aree celebrali, le quali hanno il compito di eleborare queste informazioni per permettere di mantenere un'esecuzione e una posizione adeguata del gesto che stiamo compiendo. è quindi fondamenatale non solo il recupero della mobilità articolare e del tono muscolare, ma anche il fatto di riuscire a percepire come il proprio corpo esegue un movimento naturale corretto oppure scorretto.</p><p></p><p>Già il fatto che la signora con cui hai parlato non si sia affrettata a proporti esercizi da fare, valutazioni sul posto, ma ti abbia invitato (se volessi) ad andare da lei per una analisi più approfondita, lascia ben pensare..<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="MatteoL24, post: 4024278, member: 43333"] è proprio questo il punto :mrgreen: purtroppo in questi recuperi funzionali è [U]impossibile[/U] proporre un protocollo oggettivo da eseguire per migliorare la propria situazione, è un lavoro scrupoloso e accurato che viene effettuato studiando nei minimi dettagli il caso [U]specifico[/U] del soggetto, in tutte le sue componenti ((in tutte le sue componenti intendo oltre al "livello di partenza" ( Dolore acuto? lieve? la risonanza cosa ha evidenziato? livello di forza? tono muscolare? ) dell'infortunio anche lo sport praticato, il gesto funzionale del sport praticato, il livello: amatore, dilettante o professionista? i tempi di recupero: facciamo con calma o l'atleta deve essere recuperato in tempo X? )), succede spesso (soprattutto nei forum) che vengono proposti anche lavori di recupero funzionale dove vengono indicati metodi, Kg, ripetizioni ecc .. Occhio..perchè ci si può fare davvero del male. Un pò come quando vengono postate tabelle di allenamento generiche, con la differenza che, al massimo se sbagli allenamento la tua prestazione non sarà mai ottimale (peggiori dei casi: infortunio :wacko:.. è tutto collegato). Tornando a noi, per farti un esempio e capire i vari termini utilizzatti in precedenza, nel recupero sul campo di un infortunio (sono laureato in scienze motorie non fisioterapista o medico) dopo aver avuto l'ok dal medico e dopo aver effettuato eventuale fisioterapia, noi ci occupiamo di recuperare le componenti condizionali dell'atleta.. generalmente se si parte da un livello, chiamiamolo 0, si lavora senza utilizzare sovraccarichi (carico naturale) ovvero dove il mezzo di allenamento è dato dal solo peso del corpo. Esempio pratico: Rinforzo del vasto mediale a carico naturale. "Seduti con la schiena appoggiata a una parete, gambe tese avanti, extraruotare leggermente il piede e sollevare la gamba tesa dal terreno" Una volta raggiunto un adattamento ritenuto sufficiente, si può iniziare a utilizzare piccoli carichi attraverso l'uso di cavigliere (generalmente dai 0,5kg ai 2) o elastici (resistenza data dalla tensione) Esempio pratico, sempre per il rinforzo del vasto mediale (necessario e fondamentale per la condropatia): l'esercizio proposto in precedenza applicando una cavigliera di Tot Kg all'atleta. Altro step, l'utilizzo di macchine isotoniche, che permettono di utilizzare Kg maggiori. Esempio pratico sempre per il VM, la leg extension - leg press .. o bilancieri per squat ecc. Ultimo step, il recupero del gesto funzionale dello sport praticato..punto fondamentale.. sei un calciatore? dovrai essere in grado di effettuare balzi (quindi si lavora anche sulla pliometria) cambi di direzione sprint e calciare il pallone.. sei un ciclista? dovrai essere in grado di poter spingere determinati rapporti e applicare diversi indici di potenza in base al contesto che ti trovi, salita..pianura.. , quindi verranno utilizzati cyclette e spinbike, rulli e test in strada con la tua bici. La propriocettiva si può collegare alla frase "la potenza è nulla senza il controllo", è la capacità di percepire il proprio corpo e i propri arti nello spazio, attraverso l'utilizzo di basi instabili (come meduse, tavolette di legno con sotto una o più sfere, swiss ball, qualsiasi oggetto che ti mette in difficoltà a mantenere l'equilibrio) , esempio, cercando di mantere l'equilibrio su un piede vengono stimolati dei recettori (senza scendere nel dettaglio) che inviano delle informazioni che giungono (attraverso vari passaggi) alle aree celebrali, le quali hanno il compito di eleborare queste informazioni per permettere di mantenere un'esecuzione e una posizione adeguata del gesto che stiamo compiendo. è quindi fondamenatale non solo il recupero della mobilità articolare e del tono muscolare, ma anche il fatto di riuscire a percepire come il proprio corpo esegue un movimento naturale corretto oppure scorretto. Già il fatto che la signora con cui hai parlato non si sia affrettata a proporti esercizi da fare, valutazioni sul posto, ma ti abbia invitato (se volessi) ad andare da lei per una analisi più approfondita, lascia ben pensare..:mrgreen: [/QUOTE]
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