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<blockquote data-quote="Lucc" data-source="post: 6891258" data-attributes="member: 151145"><p>Buongiorno, seguo da pochi giorni questa discussione e ieri ho deciso di farne parte.</p><p>Sono soprattutto un runner, ma anche un ciclista della domenica. Ho una Bianchi XR1 con cui, appunto, la domenica faccio una passeggiatina di max 40km in inverno, mentre in estate sono arrivato anche ai 100km.</p><p>Come runner, invece, sono un velocista, corro (correvo) distanze dai 100 ai 400mt.</p><p>Mi sono fermato a Luglio 2017 per una tallonite, ho ripreso a correre a Dicembre, ma dopo un mese, quando sono iniziati i lavori più impegnativi, dopo un allenamento ho cominciato ad avere problemi al ginocchio. Il menisco aveva ceduto. Ho scoperto poi che ciò era avvenuto perchè a causa della tallonite a destra, avevo iniziato a pronare il piede opposto, correndo quindi fuori asse.</p><p>Dopo l'intervento al menisco ho faticato un bel pò a riprendere per problemi vari, ma gradualmente dall'anno scorso sono riuscito a farlo con continuità crescente.</p><p>Già da un pò di tempo stavo pensando di farmi infiltrare nelle ginocchia a scopo preventivo l'Hyadd 4, poi a inizi Novembre scorso ho avvertito improvvisamente una fitta al ginocchio destro che pensavo fosse sano.</p><p>Non riuscivo a correre, e ho avvertito qualche cosa anche sulla bici. Così, senza pensarci tanto ho ordinato online l'Hyadd 4 (due confezioni da 2 fiale ciascuna) e me le sono fatte infiltrare.</p><p>Dopo qualche giorno i sintomi si sono molto attenuati e in alcuni momenti non li avvertivo neanche più. Ho ripreso ad allenarmi, e gli allenamenti di un velocista non sono una passeggiata: balzi, salti, traino, sprint in piano e in salita...</p><p>Ogni tanto ho avvertito qualche sintomo sotto forma di piccole fitte anche in fase di riscaldamento, l'ho gestito rallentando il passo, poi una volta riscaldato, nonostante i timori, sono sempre riuscito a portare a termine gli allenamenti anche nella parte più impegnativa.</p><p>Nelle ultime settimane, dopo aver letto che l'infiammo causa una accelerazione nell'usura cartilaginea, ho iniziato a fare impacchi di ghiaccio per cercare di attenuare il lievissimo sintomo infiammatorio che comunque permaneva sotto al ginocchio destro (ed ancora più lievemente anche nel sinistro). Da quando ho iniziato a fare ghiaccio 2/3 volte al giorno sono scomparse le fitte in fase di riscaldamento, e questo mi ha dato ancora più fiducia nell'andare avanti. Ma poichè non sono uno che chiude gli occhi e il cervello di fronte ai problemi, ho iniziato ad informarmi per capire se e come risolvere o rallentare la degenerazione cartilaginea che ero certo fosse in atto. Quindi mi sono informato sul trattamento con cellule mesenchimali, PRP, Joint Rep e APS oltre all'acido ialuronico. Purtroppo sono consapevole che al momento non c'è soluzione definitiva, si può solo cercare di rallentare il decorso del problema. Settimana scorsa sono anche andato a fare una RM a tutte e due le ginocchia, solo che ho commesso l'errore di non informarmi sul tipo di macchina che avevano. Ho scoperto solo ieri dopo aver ritirato il referto che è a basso campo (0.4 Tesla). Al ginocchio destro ha letto "segni di osteocondropatia femoro rotulea con piccole lesioni osteocondrali sulla superficie articolare anteriore del condilo femorale esterno". Secondo voi ho buttato 200 euro inutilmente?</p><p>Sabato prossimo ho prenotato una visita col Dott Gardelin, specializzato su artrosi, che opera a Milano ma che riceve anche in Puglia dove vivo.</p><p>Da uno scambio su facebook so che lui propone a seconda dei casi infiltrazioni con cellule mesenchimali o APS.</p><p>Qualcuno di voi l'ha sentito nominare?</p><p>Io non voglio buttare soldi dalla finestra. Una volta capito che sia le cellule mesenchimali, il PRP, l'APS non rigenerano affatto, mi chiedo se non sia il caso di andare esclusivamente con l'acido ialuronico due volte l'anno, visto che ha un costo nettamente inferiore rispetto al APS (circa 1500) o cellule mesenchimali (leggo 2500-3500).</p><p>O voi riuscite a fare queste infiltrazioni gratis in convenzione?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Lucc, post: 6891258, member: 151145"] Buongiorno, seguo da pochi giorni questa discussione e ieri ho deciso di farne parte. Sono soprattutto un runner, ma anche un ciclista della domenica. Ho una Bianchi XR1 con cui, appunto, la domenica faccio una passeggiatina di max 40km in inverno, mentre in estate sono arrivato anche ai 100km. Come runner, invece, sono un velocista, corro (correvo) distanze dai 100 ai 400mt. Mi sono fermato a Luglio 2017 per una tallonite, ho ripreso a correre a Dicembre, ma dopo un mese, quando sono iniziati i lavori più impegnativi, dopo un allenamento ho cominciato ad avere problemi al ginocchio. Il menisco aveva ceduto. Ho scoperto poi che ciò era avvenuto perchè a causa della tallonite a destra, avevo iniziato a pronare il piede opposto, correndo quindi fuori asse. Dopo l'intervento al menisco ho faticato un bel pò a riprendere per problemi vari, ma gradualmente dall'anno scorso sono riuscito a farlo con continuità crescente. Già da un pò di tempo stavo pensando di farmi infiltrare nelle ginocchia a scopo preventivo l'Hyadd 4, poi a inizi Novembre scorso ho avvertito improvvisamente una fitta al ginocchio destro che pensavo fosse sano. Non riuscivo a correre, e ho avvertito qualche cosa anche sulla bici. Così, senza pensarci tanto ho ordinato online l'Hyadd 4 (due confezioni da 2 fiale ciascuna) e me le sono fatte infiltrare. Dopo qualche giorno i sintomi si sono molto attenuati e in alcuni momenti non li avvertivo neanche più. Ho ripreso ad allenarmi, e gli allenamenti di un velocista non sono una passeggiata: balzi, salti, traino, sprint in piano e in salita... Ogni tanto ho avvertito qualche sintomo sotto forma di piccole fitte anche in fase di riscaldamento, l'ho gestito rallentando il passo, poi una volta riscaldato, nonostante i timori, sono sempre riuscito a portare a termine gli allenamenti anche nella parte più impegnativa. Nelle ultime settimane, dopo aver letto che l'infiammo causa una accelerazione nell'usura cartilaginea, ho iniziato a fare impacchi di ghiaccio per cercare di attenuare il lievissimo sintomo infiammatorio che comunque permaneva sotto al ginocchio destro (ed ancora più lievemente anche nel sinistro). Da quando ho iniziato a fare ghiaccio 2/3 volte al giorno sono scomparse le fitte in fase di riscaldamento, e questo mi ha dato ancora più fiducia nell'andare avanti. Ma poichè non sono uno che chiude gli occhi e il cervello di fronte ai problemi, ho iniziato ad informarmi per capire se e come risolvere o rallentare la degenerazione cartilaginea che ero certo fosse in atto. Quindi mi sono informato sul trattamento con cellule mesenchimali, PRP, Joint Rep e APS oltre all'acido ialuronico. Purtroppo sono consapevole che al momento non c'è soluzione definitiva, si può solo cercare di rallentare il decorso del problema. Settimana scorsa sono anche andato a fare una RM a tutte e due le ginocchia, solo che ho commesso l'errore di non informarmi sul tipo di macchina che avevano. Ho scoperto solo ieri dopo aver ritirato il referto che è a basso campo (0.4 Tesla). Al ginocchio destro ha letto "segni di osteocondropatia femoro rotulea con piccole lesioni osteocondrali sulla superficie articolare anteriore del condilo femorale esterno". Secondo voi ho buttato 200 euro inutilmente? Sabato prossimo ho prenotato una visita col Dott Gardelin, specializzato su artrosi, che opera a Milano ma che riceve anche in Puglia dove vivo. Da uno scambio su facebook so che lui propone a seconda dei casi infiltrazioni con cellule mesenchimali o APS. Qualcuno di voi l'ha sentito nominare? Io non voglio buttare soldi dalla finestra. Una volta capito che sia le cellule mesenchimali, il PRP, l'APS non rigenerano affatto, mi chiedo se non sia il caso di andare esclusivamente con l'acido ialuronico due volte l'anno, visto che ha un costo nettamente inferiore rispetto al APS (circa 1500) o cellule mesenchimali (leggo 2500-3500). O voi riuscite a fare queste infiltrazioni gratis in convenzione? [/QUOTE]
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