Purtroppo ero un ragazzo tanti anni fa, e ho poca dimestichezza con i social.
Trovo che comunicare via tastiera sia estremamente difficile: lo trovo particolarmente asettico, difficilmente interpretabile, anzi spesso il lettore destinatario legge una cosa diversa dalle intenzioni e dai concetti che voleva trasmettere il mittente.
Usare parole roboanti, altisonanti, come integralista e talebano, nel mio caso, aiuta a capire quanto io sia appassionato di Campagnolo e della produzione italiana.
Noi rappresentiamo la storia della bicicletta, e se per sottolineare questo io continuo a rimarcare la mia passione per l'italianità, ebbene chiamami pure integralista.
PS sul vino non hai compreso il mio messaggio. Mi piace sia il prosecco sia il bellavista, ci mancherebbe (così come il Nebbiolo), ma non si tratta di preferire un vino all'altro, si tratta dell'orgoglio con cui viene difeso un vino piuttosto che un altro, da colui che è nato e cresciuto nella zona di produzione di quel vino.
E in tale ambito, se non fossi un cultore Campagnolo, rinnegherei le mie origini.