Alla fine dei conti non avevo tutti itorti a pensare che si poteva fare tranquillamente anche per un "normodotato" e soprattutto pivellino come me.
Stamane un po' imitando la mitica Gianca mi sono messo in sella alle 5... il freddo c'è (2°) ma non lo sento tanta è l'emozione che provo a cimentarmi in un giro che solo pochi mesi fa avrei pensato per "malati" oppure per supermen.
Il mio potentissimo impianto d'illuminazione (
) fa il suo sporco... parecchio sporco lavoro e per fortuna la strada che da casa mia porta ad Asti la potrei fare anche senza le luci.
Arrivo ad Asti che
quasialbeggia, attraverso la città che dorma ancora, beata lei... poi mi fiondo verso Isola e giù fino a Nizza M.to, sono da poco passate le 7 e comincio il mio nutrimento con un mars.
Fino a qui la strada è semplice e pianeggiante per cui le medie sono abbastanza elevate (per i miei parametri)la prima asperità è la salitella di 5 km circa che porta a Alice Belcolle, niente di che ma nell'economia del giro se affrontata malamente potrebbe danneggiare.
Mi getto a capofitto in discesa e in men che nn si dica mi ritrovo ad Acqui Terme, penso che ho fatto più in fretta del previsto e me ne compiaccio. Altro mars per festeggiare
La strada che porta ad Ovada è quel che direbbe Giancarla una m****a, falsipiani e strappetti di 50 metri che con il 50 devi spingere un pò di più e il 34 frullo e allora mi incaxxo un filino... altro mars... anzi no un kit kat!!
A Ovada scelgo la busta numero 2 e cioè quella di salire al Sassello... anche qui un calvario tutto un falsopiano fatto con il 50/19 50/21 per me uno strazio, avrei preferito dieci km al 7% medio almeno la facevamo finita in fretta!
Al Sassello penso che forse dovrebbe essere tutta discesa
macchè un pò scende e un pò sale fino a che mi trovo in cima al Giovo e allora vuol dire che potrei anche non pedalare più fino al mare.
Arrivato ad Albisola noto con mio grande sollievo che è uscito il sole, sono le 10:15 e mi fermo a fare la foto di rito vicino ad Arenzano, ne approfitto per operare un cambio di tenuta, da invernale a estiva: via i gambali i copriscarpe e la giacca maniche lunghe che lascia spazio a una maglia primaverile con gilet che rimarrà aperto per un bel pò. I gradi sono 22!
Decido di arrivare a Mele e di tornare a casa passando per il Turchino, bella salita con poche macchine e pendenze adatte al giro.
Scendere e arrivare a Ovada è uno scherzo, guardo l'ora e mi accorgo che sono in netto anticipo sulla tabella di marcia, allora mi concedo una sosta con panino al bar.
Esco inforco la bici e mi avvicino al Cremolino, purtroppo mi accorgo che ho forato la posteriore (cambiata giovedì quindi con km 0) ci metto venti minuti (i primi cinque sono di smadonnamenti vari) mi rimetto in marcia e supero il Cremolino, scendo e mi nutro con barretta e un liquido strano che pare sia una putenza (
)
Acqui e di nuovo attraversata dalla mia specialissima e Asti è li a un tiro di schioppo.
Da Asti a casa ci sono ancora una trentina di km fatti combattendo per il sonno!!!! Avete capito bene, ogni tanto mi veniva da chiudere gli occhi come davanti alla tv di sera!
Non faccio la solita strada perchè mi accorgo che non arriverei a 300 per cui allungo di quel tanto che basta per fare marcare al mio ciclo 301,8 km alla media di 25,5.
Sono soddisfatto, stanco affamato ma soddisfatto!