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Alcune considerazioni di Fred Grappe (Groupama-FdJ) su Vingegaard
Testo
<blockquote data-quote="robeambro" data-source="post: 7384282" data-attributes="member: 113143"><p>Per quanto riguarda il gap di performance tra bici nuove e vecchie, questo video una idea la da': [MEDIA=youtube]FHwz2E2lVns[/MEDIA]</p><p></p><p>Si parla di circa 50 watt tra bici/vestiario per bici attuali rispetto a quelle di inizio millennio. Ovviamente bisognerebbe confrontare la posizione in sella di Colbrelli con le varie bici quindi non e' che sia un esperimento perfetto, pero' insomma il gap c'e' e non e' piccolo. Ovviamente si tratta di bici da strada, forse per quelle da crono il gap sara' diverso - e forse anche superiore, anche considerando le velocita' superiori. </p><p></p><p>Per quanto riguarda il gap di performance tra Vingegaard e altri,</p><p></p><p>- a parte quanto giustamente gia' detto (il fatto che Vinge non abbia solo guadagnato in salita, ma anche in discesa / curve / cambio bici, nonche' l'importanza non solo dei watt, ma del rapporto watt/cda - la favola che i ciclisti pesanti vanno sempre piu' forte a crono di quelli leggeri e' vecchia, informatevi per favore..)</p><p></p><p>- c'e' anche il fatto che non sappiamo chi davvero abbia tirato al massimo alla crono. Abbiamo chiaramente notato che Vingegaard stesse centellinando le energie (al contrario di Pogacar che come al solito faceva gli sprint su tutti i cavalcavia), e sappiamo che entrambi abbiano dato tutto. Ma per quanto riguarda gli altri, chi puo' dirlo con certezza che non abbiano fatto uno sforzo ragionato, per conservare alcune energie per le tappe successive? Io dubito che WvA si sia spompato, al team sapevano sicuramente che sarebbe andato piu' forte il Danese quindi spremere Wout al massimo sarebbe stato abbastanza stupido.</p><p></p><p>- In piu', una delle chiare abilita' di Vingegaard (che sia genetica o che si abbuffi di paracetamolo non lo so e non mi interessa) e' la capacita' di recupero. Che sia perche' si e' risparmiato o perche' ha recuperato meglio degli altri, e' innegabile che fosse freschissimo alla partenza della crono rispetto a molti altri corridori. Guardare alla deviazione standard della performance e blablabla puo' sembrare scientifico, ma ignora il fatto che ci sono stati tanti giorni di gara che hanno di fatto stancato alcuni atleti MOLTO piu' degli altri. Dati e analisi si, ma un po' di common sense non guasta.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="robeambro, post: 7384282, member: 113143"] Per quanto riguarda il gap di performance tra bici nuove e vecchie, questo video una idea la da': [MEDIA=youtube]FHwz2E2lVns[/MEDIA] Si parla di circa 50 watt tra bici/vestiario per bici attuali rispetto a quelle di inizio millennio. Ovviamente bisognerebbe confrontare la posizione in sella di Colbrelli con le varie bici quindi non e' che sia un esperimento perfetto, pero' insomma il gap c'e' e non e' piccolo. Ovviamente si tratta di bici da strada, forse per quelle da crono il gap sara' diverso - e forse anche superiore, anche considerando le velocita' superiori. Per quanto riguarda il gap di performance tra Vingegaard e altri, - a parte quanto giustamente gia' detto (il fatto che Vinge non abbia solo guadagnato in salita, ma anche in discesa / curve / cambio bici, nonche' l'importanza non solo dei watt, ma del rapporto watt/cda - la favola che i ciclisti pesanti vanno sempre piu' forte a crono di quelli leggeri e' vecchia, informatevi per favore..) - c'e' anche il fatto che non sappiamo chi davvero abbia tirato al massimo alla crono. Abbiamo chiaramente notato che Vingegaard stesse centellinando le energie (al contrario di Pogacar che come al solito faceva gli sprint su tutti i cavalcavia), e sappiamo che entrambi abbiano dato tutto. Ma per quanto riguarda gli altri, chi puo' dirlo con certezza che non abbiano fatto uno sforzo ragionato, per conservare alcune energie per le tappe successive? Io dubito che WvA si sia spompato, al team sapevano sicuramente che sarebbe andato piu' forte il Danese quindi spremere Wout al massimo sarebbe stato abbastanza stupido. - In piu', una delle chiare abilita' di Vingegaard (che sia genetica o che si abbuffi di paracetamolo non lo so e non mi interessa) e' la capacita' di recupero. Che sia perche' si e' risparmiato o perche' ha recuperato meglio degli altri, e' innegabile che fosse freschissimo alla partenza della crono rispetto a molti altri corridori. Guardare alla deviazione standard della performance e blablabla puo' sembrare scientifico, ma ignora il fatto che ci sono stati tanti giorni di gara che hanno di fatto stancato alcuni atleti MOLTO piu' degli altri. Dati e analisi si, ma un po' di common sense non guasta. [/QUOTE]
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