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Alcune considerazioni di Fred Grappe (Groupama-FdJ) su Vingegaard
Testo
<blockquote data-quote="martin_galante" data-source="post: 7384383" data-attributes="member: 108600"><p>C'e' anche un fattore che spesso si dimentica, ossia che su una bici moderna e' piu' facile produrre watt, per via della maggiore rigidita' di alcune parti. Spesso si confonde la prestazione col numero dato dal PM. Portando questo fattore ad un estremo per capirlo meglio, se prendete una bici da passeggio in acciaio tenero e senza orizzontale, e mettete il pm sui pedali, in salita (per evitare fattori aerodinamici) non andra' molto piu' piano della vostra superbike a parita' di potenza segnata. Ma non riuscirete neanche lontanamente a tenere gli stessi watt che avete sulla bdc (in particolare per le deformazioni tra appoggio sulla sella e MC, e tra appoggio sul manubrio e sella, ma anche altro). Comunque tutti i meno giovani possono rendersene conto da soli delle differenze: nel mio piccolo, i tempi sulla pista di atletica sono assolutamente indecenti rispetto a quelli che facevo 25 anni fa; in bici non ho riferimenti precisi, ma sicuramente le differenze sono molto piu' contenute, ed i vantaggi piu' grandi che ho ora rispetto ad allora sono senza ombra di dubbio: 1- l'alimentazione, 2- il vestiario, 3- la bici.</p><p></p><p></p><p>Sulla questione del recupero di Vingegaard, nel 2021 (quando vinse Poga), Vingegaard lo stacco' sul Ventoux dopo il primo giorno di riposo. Nel 2022 idem riposo e mazzata sul Granon (ad essere precisi, in entrambi le occasioni c'era stato riposo, poi una tappa pianeggiante, poi la tappa di montagna con mazzata di Vingegaard). Quest'anno, la crono c'e' stata dopo il riposo. Non so se sia Vingegaard a recuperare molto o Pogacar a patire (o gestire male) il giorno di riposo; difficile da dire perche' gli altri sono troppo dietro. Comunque mi sembra chiaro che fino alla pausa Pogacar era competitivo, forse anche piu' forte di Vingegaard. Dopo invece c'era una differenza netta.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="martin_galante, post: 7384383, member: 108600"] C'e' anche un fattore che spesso si dimentica, ossia che su una bici moderna e' piu' facile produrre watt, per via della maggiore rigidita' di alcune parti. Spesso si confonde la prestazione col numero dato dal PM. Portando questo fattore ad un estremo per capirlo meglio, se prendete una bici da passeggio in acciaio tenero e senza orizzontale, e mettete il pm sui pedali, in salita (per evitare fattori aerodinamici) non andra' molto piu' piano della vostra superbike a parita' di potenza segnata. Ma non riuscirete neanche lontanamente a tenere gli stessi watt che avete sulla bdc (in particolare per le deformazioni tra appoggio sulla sella e MC, e tra appoggio sul manubrio e sella, ma anche altro). Comunque tutti i meno giovani possono rendersene conto da soli delle differenze: nel mio piccolo, i tempi sulla pista di atletica sono assolutamente indecenti rispetto a quelli che facevo 25 anni fa; in bici non ho riferimenti precisi, ma sicuramente le differenze sono molto piu' contenute, ed i vantaggi piu' grandi che ho ora rispetto ad allora sono senza ombra di dubbio: 1- l'alimentazione, 2- il vestiario, 3- la bici. Sulla questione del recupero di Vingegaard, nel 2021 (quando vinse Poga), Vingegaard lo stacco' sul Ventoux dopo il primo giorno di riposo. Nel 2022 idem riposo e mazzata sul Granon (ad essere precisi, in entrambi le occasioni c'era stato riposo, poi una tappa pianeggiante, poi la tappa di montagna con mazzata di Vingegaard). Quest'anno, la crono c'e' stata dopo il riposo. Non so se sia Vingegaard a recuperare molto o Pogacar a patire (o gestire male) il giorno di riposo; difficile da dire perche' gli altri sono troppo dietro. Comunque mi sembra chiaro che fino alla pausa Pogacar era competitivo, forse anche piu' forte di Vingegaard. Dopo invece c'era una differenza netta. [/QUOTE]
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