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Posso fare un commento che spero interpretiate  nel giusto senso :

fermo restando che la violenza domestica e la prevaricazione fisica o psicologica verso chiunque  è azione abietta e odiosa, ancor più se esercitata verso persone in condizione di  soggezione, dipendenza e quant' altro, indipendentemente da chi la eserciti verso chi, tuttavia, nel momento in cui una persona venga riconosciuta colpevole di un tale reato e condannata, non vi sembra eccessivo che contro questi venga, poi, in qualche modo esercitata una forma ulteriore di condanna , quale ad esempio il licenziamento , cosa che l' articolo ipotizza nel caso in questione.