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Alimentazione e biomeccanica
Alimentazione durante le uscite (part 3)
Testo
<blockquote data-quote="canserbero" data-source="post: 7611970" data-attributes="member: 107540"><p>Nemmeno io ho avuto modo di darci un’occhiata più approfondita rispetto a guardare le regressioni (almeno credo lo siano perché non ho nemmeno letto le intestazioni dei grafici :-), ma credo che possiamo dire con abbastanza tranquillità che 1:1 è quasi certamente troppo ottimistico per un amatore se si iniziano a considerare fattori come il decadimento dell’efficienza in relazione alla durata dell’uscita e a come può variare a seconda delll’intensità.</p><p></p><p>Comunque, per rispondere alle prime perplessità direi che c’è da considerare un fatto importante: bisogna capire se ciò che hanno implementato in intervals è ciò che hanno proposto nel paper :-)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="canserbero, post: 7611970, member: 107540"] Nemmeno io ho avuto modo di darci un’occhiata più approfondita rispetto a guardare le regressioni (almeno credo lo siano perché non ho nemmeno letto le intestazioni dei grafici :-), ma credo che possiamo dire con abbastanza tranquillità che 1:1 è quasi certamente troppo ottimistico per un amatore se si iniziano a considerare fattori come il decadimento dell’efficienza in relazione alla durata dell’uscita e a come può variare a seconda delll’intensità. Comunque, per rispondere alle prime perplessità direi che c’è da considerare un fatto importante: bisogna capire se ciò che hanno implementato in intervals è ciò che hanno proposto nel paper :-) [/QUOTE]
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