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Testo
<blockquote data-quote="all_i_need_is_bike" data-source="post: 7467565" data-attributes="member: 5183"><p>D'altronde stai provando a stimolare caratteristiche che sono intrinsecamente più difficilmente adattabili di altre, o che richiedono più tempo per essere modificate. E adattamento non corrisponde linearmente a modifica della prestazione.</p><p>Se parliamo di prestazione, e partendo da quanto sopra, gli interventi che si sono dimostrati efficaci (prestazione sulla lunga distanza, efficienza; valutati rispetto all'effetto della sola attività di endurance) per atleti di endurance di varia esperienza sono:</p><p>- in aggiunta all'attività di endurance, quindi siamo comunque in ottica concurrent training (così riduciamo ulteriormente i timori di guadagnare troppa massa muscolare <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_biggrin.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":-)xxxx" title="Icon Biggrin :-)xxxx" data-shortname=":-)xxxx" />)</p><p>- del tipo heavy resistance (>85% 1RM)</p><p>Solitamente NON si è misurata prestazione superiore (almeno sui tempi tipici degli studi condotti) rispetto alla sola attività di endurance con:</p><p>- basso volume di attività di questo tipo (ovviamente "basso" è relativo)</p><p>- bassa intensità (<80% 1RM)</p><p>- durata ridotta (<8 settimane; <u>io</u> lo interpreto come conferma che in generale si interviene su aspetti che rispondono lentamente)</p><p>Esistono chiaramente differenze a seconda di quanto precedentemente allenato sia il soggetto (e di come risponde il singolo, per caratteristiche o suoi fattori limitanti - ndr).</p><p>Quello che ti ho riportato è un breve riepilogo del relativo capitolo della nuova edizione del libro sull'allenamento di endurance di Iñigo Mujika et al. (così forse rispondo un po' meglio anche a [USER=107540]@canserbero[/USER] )</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="all_i_need_is_bike, post: 7467565, member: 5183"] D'altronde stai provando a stimolare caratteristiche che sono intrinsecamente più difficilmente adattabili di altre, o che richiedono più tempo per essere modificate. E adattamento non corrisponde linearmente a modifica della prestazione. Se parliamo di prestazione, e partendo da quanto sopra, gli interventi che si sono dimostrati efficaci (prestazione sulla lunga distanza, efficienza; valutati rispetto all'effetto della sola attività di endurance) per atleti di endurance di varia esperienza sono: - in aggiunta all'attività di endurance, quindi siamo comunque in ottica concurrent training (così riduciamo ulteriormente i timori di guadagnare troppa massa muscolare :-)xxxx) - del tipo heavy resistance (>85% 1RM) Solitamente NON si è misurata prestazione superiore (almeno sui tempi tipici degli studi condotti) rispetto alla sola attività di endurance con: - basso volume di attività di questo tipo (ovviamente "basso" è relativo) - bassa intensità (<80% 1RM) - durata ridotta (<8 settimane; [U]io[/U] lo interpreto come conferma che in generale si interviene su aspetti che rispondono lentamente) Esistono chiaramente differenze a seconda di quanto precedentemente allenato sia il soggetto (e di come risponde il singolo, per caratteristiche o suoi fattori limitanti - ndr). Quello che ti ho riportato è un breve riepilogo del relativo capitolo della nuova edizione del libro sull'allenamento di endurance di Iñigo Mujika et al. (così forse rispondo un po' meglio anche a [USER=107540]@canserbero[/USER] ) [/QUOTE]
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