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Metodologie di allenamento
Allenamento polarizzato
Testo
<blockquote data-quote="all_i_need_is_bike" data-source="post: 5679505" data-attributes="member: 5183"><p>Che in letteratura si faccia riferimento al quantitativo di attività valutabile sia come quota delle sessioni, sia come quota del tempo, dovrebbe ulteriormente rafforzare l'idea che si tratti di un riferimento generale a definire una sorta di "statistica" polarizzata.</p><p>Utile a mostrare l'utilità generale (un po' per tutti) di sfruttare entrambe le vie che conducono ad adattamenti aerobici: contrazione prolungata e contrazione ad alta intensità. Il modo di farlo in modo razionale, con la corretta progressione, specificità, senza eccedere in un senso o nell'altro, è altra questione (e la sola statistica globale non è sufficiente, sebbene dia alcune indicazioni).</p><p>Poi, ricordo, non c'è necessariamente correlazione diretta fra una suddivisione in zone basata sulla percentuale di un valore di riferimento (FTP o CP) e la soglia inferiore (VT1) che definisce la zona "volume", visto che VT1 non è una percentuale fissa di FTP o CP ma una intensità a cui succede "qualcosa" (la ventilazione inizia ad aumentare in modo non lineare, l'attivazione del sistema nervoso simpatico aumenta). Quindi da individuare. Per esempio sarà tendenzialmente spostata, in termini di potenza, verso l'alto per elite, come mostra il profilo di potenza di un elite (soggetto per cui una statistica polarizzata descrive bene, nel complesso, l'attività, come descritto da Seiler), tendenzialmente piuttosto appiattito per durate elevate (pur presentando certamente peculiarità individuali di qualche tipo). Situazione non necessariamente comparabile con quella di un amatore.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="all_i_need_is_bike, post: 5679505, member: 5183"] Che in letteratura si faccia riferimento al quantitativo di attività valutabile sia come quota delle sessioni, sia come quota del tempo, dovrebbe ulteriormente rafforzare l'idea che si tratti di un riferimento generale a definire una sorta di "statistica" polarizzata. Utile a mostrare l'utilità generale (un po' per tutti) di sfruttare entrambe le vie che conducono ad adattamenti aerobici: contrazione prolungata e contrazione ad alta intensità. Il modo di farlo in modo razionale, con la corretta progressione, specificità, senza eccedere in un senso o nell'altro, è altra questione (e la sola statistica globale non è sufficiente, sebbene dia alcune indicazioni). Poi, ricordo, non c'è necessariamente correlazione diretta fra una suddivisione in zone basata sulla percentuale di un valore di riferimento (FTP o CP) e la soglia inferiore (VT1) che definisce la zona "volume", visto che VT1 non è una percentuale fissa di FTP o CP ma una intensità a cui succede "qualcosa" (la ventilazione inizia ad aumentare in modo non lineare, l'attivazione del sistema nervoso simpatico aumenta). Quindi da individuare. Per esempio sarà tendenzialmente spostata, in termini di potenza, verso l'alto per elite, come mostra il profilo di potenza di un elite (soggetto per cui una statistica polarizzata descrive bene, nel complesso, l'attività, come descritto da Seiler), tendenzialmente piuttosto appiattito per durate elevate (pur presentando certamente peculiarità individuali di qualche tipo). Situazione non necessariamente comparabile con quella di un amatore. [/QUOTE]
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