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Testo
<blockquote data-quote="all_i_need_is_bike" data-source="post: 6059420" data-attributes="member: 5183"><p>Seiler pensa, almeno in modo informale, che anche con due sessioni settimanali la scelta migliore possa essere quella di una sessione quanto più possibile lunga (chiaramente non in termini assoluti, ma relativi a contesto, caratteristiche e livello) a intensità ridotta, ed una con intervalli lunghi (indicativamente 5-8 min, 88-92% HRmax).</p><p>Ovviamente è molto generico, ma d'altra parte per definire uno schema settimanale servono altre informazioni fra cui esperienza, livello e tipologia di appartenenza (CP/W'), sempre tenendo conto dei principi di base dell'allenamento per non perdere di vista a che punto si è.</p><p>Sicuramente non ci sarà lo schema assoluto proprio perché le scelte cercano una evoluzione individuale e non l'adesione ad uno schema prefissato. In quest'ottica una parte dell'articolo linkato ieri è interessante: <em>Throughout the 12 initial years with increases in training load, our participant had two major changes in “training philosophy”, in which rapid performance improvements also occurred. The first of these periods was in an early stage of her senior career, where extensive blocks of HIT were included. This led to rapid performance improvements that stagnated after a few years, during which the progression in training load and/or variation in stimulus were limited. The next major performance improvement coincided with a change to a more even distribution of training volume/intensity, a reduction in the amount of HIT, and the implementation of relatively large amounts of LIT</em>.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="all_i_need_is_bike, post: 6059420, member: 5183"] Seiler pensa, almeno in modo informale, che anche con due sessioni settimanali la scelta migliore possa essere quella di una sessione quanto più possibile lunga (chiaramente non in termini assoluti, ma relativi a contesto, caratteristiche e livello) a intensità ridotta, ed una con intervalli lunghi (indicativamente 5-8 min, 88-92% HRmax). Ovviamente è molto generico, ma d'altra parte per definire uno schema settimanale servono altre informazioni fra cui esperienza, livello e tipologia di appartenenza (CP/W'), sempre tenendo conto dei principi di base dell'allenamento per non perdere di vista a che punto si è. Sicuramente non ci sarà lo schema assoluto proprio perché le scelte cercano una evoluzione individuale e non l'adesione ad uno schema prefissato. In quest'ottica una parte dell'articolo linkato ieri è interessante: [I]Throughout the 12 initial years with increases in training load, our participant had two major changes in “training philosophy”, in which rapid performance improvements also occurred. The first of these periods was in an early stage of her senior career, where extensive blocks of HIT were included. This led to rapid performance improvements that stagnated after a few years, during which the progression in training load and/or variation in stimulus were limited. The next major performance improvement coincided with a change to a more even distribution of training volume/intensity, a reduction in the amount of HIT, and the implementation of relatively large amounts of LIT[/I]. [/QUOTE]
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