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Allenamento
Metodologie di allenamento
Allenamento polarizzato
Testo
<blockquote data-quote="pianpianello" data-source="post: 7249554" data-attributes="member: 149927"><p>Interessante quello che hai scritto. E' da un po' che cerco di capirne di più sul polarizzato, ma oggi ho letto una dichiarazione dell'inventore del termine che mi ha molto colpito: cos'è l'allenamento polarizzato esattamente non lo sa nemmeno lui. Nel senso che il polarizzato è un comportamento che ha osservato in certi atleti, poi lui ha coniato semplicemente il termine per descriverlo. Ma tutti i dettagli e i perché sono stati studiati in seguito e sono tuttora in fase di studio e di definizione.</p><p></p><p>Scrivo un riassunto di quello che ho capito finora sul polarizzato:</p><ul> <li data-xf-list-type="ul">La percentuale 80/20 si riferisce alle sessioni di allenamento (gare escluse!), non al tempo totale. Quindi in polarizzato non si sta fuori soglia il 20% del tempo, ma molto meno (ad esempio il 5%, dipende).</li> <li data-xf-list-type="ul">Il polarizzato deriva dall'osservazione di chi fa una montagna di ore settimanali come i professionisti.</li> <li data-xf-list-type="ul">Pare che i benefici del polarizzato possano esserci anche per chi fa almeno 6-7 ore settimanali, ma ci sono dubbi a riguardo. Chi fa poche ore e recupera gli sforzi coi giorni di riposo non ha bisogno del polarizzato. Il polarizzato è per gente che fa gare di 6 ore o si allena per i grandi giri, quindi si allena stando in sella un sacco di ore alla settimana.</li> <li data-xf-list-type="ul">Chi si allena per gare di 6 ore o grandi giri, chi sta in sella molte ore alla settimana, e chi fa parecchie gare, è inevitabile che finisca per stare in sella gran parte del tempo in Z2. Il polarizzato quindi pare una scelta naturale che deriva dal voler coniugare sforzi intensi con le tante ore passate in sella.</li> <li data-xf-list-type="ul">Che la Z3, medio, sweet spot, ecc. non abbiano benefici è assolutamente falso, hanno tantissimi benefici e sono considerate zone fondamentali in altre teorie. In un video di GCN intitolato "L'importanza del medio", Alan Marangoni e Giorgio Brambilla fanno intuire che il polarizzato può essere adatto a certe tipologie di atleti ma non a tutti.</li> <li data-xf-list-type="ul">L'unico problema del medio è che è comunque stancante, e allo stesso tempo meno efficace di ritmi più alti, quindi cercare di non farne troppo potrebbe essere un miglioramento per chi vuole provare ad aumentare il carico di lavoro. Diciamo che il medio è il modo più comodo per allenarsi, ma ti toglie un po' la voglia di variare (perché allo stesso tempo ti stanca).</li> </ul><p>Ricapitolando, da quello che capisco io non consiglierei il polarizzato ad un amatore medio (che non fa gare), ma solo ad amatori avanzati che fanno gare (magari lunghe) e si allenano molte ore alla settimana. All'amatore medio consiglierei soltanto di non esagerare col medio per lasciare spazio ad altre intensità variando, dalla z2 alla z7, ma senza togliere il medio completamente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pianpianello, post: 7249554, member: 149927"] Interessante quello che hai scritto. E' da un po' che cerco di capirne di più sul polarizzato, ma oggi ho letto una dichiarazione dell'inventore del termine che mi ha molto colpito: cos'è l'allenamento polarizzato esattamente non lo sa nemmeno lui. Nel senso che il polarizzato è un comportamento che ha osservato in certi atleti, poi lui ha coniato semplicemente il termine per descriverlo. Ma tutti i dettagli e i perché sono stati studiati in seguito e sono tuttora in fase di studio e di definizione. Scrivo un riassunto di quello che ho capito finora sul polarizzato: [LIST] [*]La percentuale 80/20 si riferisce alle sessioni di allenamento (gare escluse!), non al tempo totale. Quindi in polarizzato non si sta fuori soglia il 20% del tempo, ma molto meno (ad esempio il 5%, dipende). [*]Il polarizzato deriva dall'osservazione di chi fa una montagna di ore settimanali come i professionisti. [*]Pare che i benefici del polarizzato possano esserci anche per chi fa almeno 6-7 ore settimanali, ma ci sono dubbi a riguardo. Chi fa poche ore e recupera gli sforzi coi giorni di riposo non ha bisogno del polarizzato. Il polarizzato è per gente che fa gare di 6 ore o si allena per i grandi giri, quindi si allena stando in sella un sacco di ore alla settimana. [*]Chi si allena per gare di 6 ore o grandi giri, chi sta in sella molte ore alla settimana, e chi fa parecchie gare, è inevitabile che finisca per stare in sella gran parte del tempo in Z2. Il polarizzato quindi pare una scelta naturale che deriva dal voler coniugare sforzi intensi con le tante ore passate in sella. [*]Che la Z3, medio, sweet spot, ecc. non abbiano benefici è assolutamente falso, hanno tantissimi benefici e sono considerate zone fondamentali in altre teorie. In un video di GCN intitolato "L'importanza del medio", Alan Marangoni e Giorgio Brambilla fanno intuire che il polarizzato può essere adatto a certe tipologie di atleti ma non a tutti. [*]L'unico problema del medio è che è comunque stancante, e allo stesso tempo meno efficace di ritmi più alti, quindi cercare di non farne troppo potrebbe essere un miglioramento per chi vuole provare ad aumentare il carico di lavoro. Diciamo che il medio è il modo più comodo per allenarsi, ma ti toglie un po' la voglia di variare (perché allo stesso tempo ti stanca). [/LIST] Ricapitolando, da quello che capisco io non consiglierei il polarizzato ad un amatore medio (che non fa gare), ma solo ad amatori avanzati che fanno gare (magari lunghe) e si allenano molte ore alla settimana. All'amatore medio consiglierei soltanto di non esagerare col medio per lasciare spazio ad altre intensità variando, dalla z2 alla z7, ma senza togliere il medio completamente. [/QUOTE]
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