Ok, a sto punto ho capito, quindi non è un metodo preciso, ma un concetto più generale.
E pare sia il concetto generale che ho osservato io spiando vari professionisti o atleti forti su Strava. Si riassume genericamente in: vai piano, veramente piano, e ogni tanto vai forte, a volte veramente forte. Che è quello che sto cercando di fare io ultimamente, anche mi è difficile farlo, perché io sono uno di quelli che è sempre andato in bici da tipico amatore, seguendo il concetto: vai forte, ogni tanto ancora più forte, vai piano solo quando sei cotto.
Il concetto di 80/20 però non mi risulta dalle mie intuizioni (in atleti che fanno molte ore settimanali). Se si parla di sessioni, quelle con intensità (ma non necessariamente intense) sono molto più del 20%. Magari sono dei lunghi con dei lavori all'inizio, in mezzo, e/o alla fine. Se si parla di ore invece, le ore intense sono molto meno del 20%. C'è poi il dubbio sulle gare, se le includiamo nei calcoli allora il discorso cambia.
Il concetto comunque è valido in generale anche per chi fa poche ore, a patto di non stabilire un rapporto di intensità a priori. Per chi fa poche ore, il rapporto sarà più alto (forse anche 50/50), per chi fa molte ore il rapporto sarà molto più basso (10/90 o meno).
Se uno si sforza di evitare il medio come la peste, si ritrova a fare il polarizzato inconsciamente. Il problema è che, almeno per me, la Z2 è una rottura di palle assurda, devo costantemente fare uno sforzo mentale per evitare che mi scappi la gamba, e mi ritrovo sempre almeno in Z3 bassa. Se avessi 7 watt/kg di FTP forse mi divertirei a stare in Z2 in salita superando tutti, ma con i miei watt vorrebbe dire stare in pianura a pascolare. Fanculo! Evviva il medio! 