Quell'articolo è esagerato, e fa sembrare come se l'intensità debba per forza dire "distruggersi" e non significhi mai "divertirsi". E fa sembrare che la z2 significhi solo "4 ore a passeggio in pianura", quando nessuno vieta di farla in blocchi molto più brevi (a parte forse San Millan).
Le rotture di palle nel ciclismo per gli amatori ci sono quando le cose sono forzate, quindi tabelle, tempi, eccetera, spesso senza rispettare le famose sensazioni, e sforzandosi di seguire dei protocolli precisi (incluso il "culto dei watt" in cui ad esempio si presume che la FTP sia un parametro costante, quando nei fatti è un parametro ballerino come tutti gli altri).
Se uno dice "fai la salita X forte cercando di fare un buon tempo", pare un esercizio interessante. Se uno invece dice "fai 5 minuti a Y watt", non pare per niente interessante. Nel primo caso c'è una sfida, bisogna gestirsi, ascoltare le proprie sensazioni, ricordarsi le difficoltà del percorso e immaginare quanto manca. Nel secondo caso invece devi guardare tempo e watt come un operaio che manovra un macchinario. A me fa sempre ridere pensare che la gente fa le ripetute 20-40, quando in realtà potrebbe fare i 17-49 e presumo non cambierebbe praticamente niente.