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La risposta breve è che le fibre che fai lavorare in z2 (modello a tre zone) ad un livello di sforzo di agio/disagio (compatibile con medio/SS) sono quelle che probabilmente vengono usate in proporzione maggiore in lt2. A quelle intensità (medio/SS) sono chiamate a produrre energia ad un tasso inferiore rispetto a quello di lt2: si riesce a fare più lavoro per sessione, magari anche sessioni più frequenti, ma il lavoro è meno specifico. Va da sé che la coesistenza di grossi carichi in z2 “agio/disagio” e z3 può essere problematica e va gestita. Senza ombra di dubbio il lavoro in/sotto lt1, in ottica di lungo periodo, deve rappresentare  la parte preponderante del piano di allenamento dal momento che crea le condizioni più favorevoli per poter svolgere del lavoro nelle altre zone (ma non solo).