Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
News
André Drege morto tragicamente al giro d'Austria
Testo
<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 7553199" data-attributes="member: 1850"><p>La mia idea è che non siano tanto le velocità a fare la differenza, ai fini di una caduta mortale cadere a 66 o 63kmh non è che cambia la sostanza, ma sono cambiate molto le strade, in particolare con gli arredi urbani. Il grande numero di cadute infatti non avviene in discesa, ma ovunque, in particolare in occasione di restringimenti e rotonde. 30 anni fa non c'erano 1 miliardo di rotonde come oggi*. Oltre a dissuasori, paletti, etc...poi c'è il caso della maxi-caduta ai paesi baschi, ma li il problema era la condizione del manto stradale ad aver mandato per terra 15 corridori.</p><p></p><p>*i rischi di questo poi peggiorano esponenzialmente se si sommano al traffico veicolare, aumentato vertiginosamente. Rendendo gli allenamenti un incubo, a meno di non migrare tutti alle Canarie o Girona. Questo è un oggettivo problema per le giovanili. Per me sono fattori che rendono il ciclismo sempre meno attrattivo. Perché cadere a 100kmh è molto meno probabile di essere tirati sotto dal vecchio non vedente col pandino.</p><p></p><p>Al netto di tramadolo e altre sostanze che ormai <strong>da anni</strong> sono indiziate di tremori e svarioni vari.</p><p>Ruote, freni e altri fattori tecnici per me contano zero.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 7553199, member: 1850"] La mia idea è che non siano tanto le velocità a fare la differenza, ai fini di una caduta mortale cadere a 66 o 63kmh non è che cambia la sostanza, ma sono cambiate molto le strade, in particolare con gli arredi urbani. Il grande numero di cadute infatti non avviene in discesa, ma ovunque, in particolare in occasione di restringimenti e rotonde. 30 anni fa non c'erano 1 miliardo di rotonde come oggi*. Oltre a dissuasori, paletti, etc...poi c'è il caso della maxi-caduta ai paesi baschi, ma li il problema era la condizione del manto stradale ad aver mandato per terra 15 corridori. *i rischi di questo poi peggiorano esponenzialmente se si sommano al traffico veicolare, aumentato vertiginosamente. Rendendo gli allenamenti un incubo, a meno di non migrare tutti alle Canarie o Girona. Questo è un oggettivo problema per le giovanili. Per me sono fattori che rendono il ciclismo sempre meno attrattivo. Perché cadere a 100kmh è molto meno probabile di essere tirati sotto dal vecchio non vedente col pandino. Al netto di tramadolo e altre sostanze che ormai [B]da anni[/B] sono indiziate di tremori e svarioni vari. Ruote, freni e altri fattori tecnici per me contano zero. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
News
André Drege morto tragicamente al giro d'Austria
Alto
Basso