Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
News
Andrea Raccagni prende posizione sul caso Furrer
Testo
<blockquote data-quote="4x16" data-source="post: 7598464" data-attributes="member: 22819"><p>Io non sono un esperto ne di corse ciclistiche ne di storia del ciclismo, quindi, non so se una volta c'erano più o meno vittime ma giusto ieri guardavo un video di Alberto Naskar che mi ha fatto riflettere......il video parlava dei piloti più scorretti partendo dagli albori fino ai giorni nostri; nell'epoca eroica i piloti non erano scorretti perché, con le auto di allora, prendersi dei rischi significa a fare un incidente e quasi certamente lasciarci le penne, si sono iniziati a prendere più rischi con l'avvento del carbonio con la maggior robustezza e sicurezza delle monoposto ma è solo dalla morte di Senna che si è pensato a implementare sempre di più la sicurezza. Mi sembra di rivivere la stessa cosa sul ciclismo, ai tempi di Coppi non ci si buttava in discesa come oggi perché le bici erano "cancelli" (passatemi il termine) oggi tra telai sempre più rigidi, gommature più generose, freni a disco ecc ecc hanno una "sicurezza" in più che li fa osare di più e quindi alzano il rischio solo che in F1 hanno abitacoli a prova di bomba atomica, in bici.....un casco di polistirolo e una tutina di lycra! Io ho iniziato a seguire il ciclismo nel 2010 e la prima vittima che ricordo è stato Wouter nel 2011 poi di colpo 2023 Mader, 2024 Furrer senza tralasciare le cadute che coinvolgono sempre di più i Big! Questa non è una critica ai freni a disco, per carità, ma visto che non si può tornare ai rim e alle coperture da 23 bisognerebbe investire di più sulla sicurezza passiva, localizzatori GPS sempre in ogni competizione, magari che solo la direzione di corsa può vedere! Le notizie che ho riportato solo solo quelle di cui ho memoria o sono dettate dalla mia personale impressione, se ho detto castronerie correggetemi senza pietà!!!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="4x16, post: 7598464, member: 22819"] Io non sono un esperto ne di corse ciclistiche ne di storia del ciclismo, quindi, non so se una volta c'erano più o meno vittime ma giusto ieri guardavo un video di Alberto Naskar che mi ha fatto riflettere......il video parlava dei piloti più scorretti partendo dagli albori fino ai giorni nostri; nell'epoca eroica i piloti non erano scorretti perché, con le auto di allora, prendersi dei rischi significa a fare un incidente e quasi certamente lasciarci le penne, si sono iniziati a prendere più rischi con l'avvento del carbonio con la maggior robustezza e sicurezza delle monoposto ma è solo dalla morte di Senna che si è pensato a implementare sempre di più la sicurezza. Mi sembra di rivivere la stessa cosa sul ciclismo, ai tempi di Coppi non ci si buttava in discesa come oggi perché le bici erano "cancelli" (passatemi il termine) oggi tra telai sempre più rigidi, gommature più generose, freni a disco ecc ecc hanno una "sicurezza" in più che li fa osare di più e quindi alzano il rischio solo che in F1 hanno abitacoli a prova di bomba atomica, in bici.....un casco di polistirolo e una tutina di lycra! Io ho iniziato a seguire il ciclismo nel 2010 e la prima vittima che ricordo è stato Wouter nel 2011 poi di colpo 2023 Mader, 2024 Furrer senza tralasciare le cadute che coinvolgono sempre di più i Big! Questa non è una critica ai freni a disco, per carità, ma visto che non si può tornare ai rim e alle coperture da 23 bisognerebbe investire di più sulla sicurezza passiva, localizzatori GPS sempre in ogni competizione, magari che solo la direzione di corsa può vedere! Le notizie che ho riportato solo solo quelle di cui ho memoria o sono dettate dalla mia personale impressione, se ho detto castronerie correggetemi senza pietà!!! [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
News
Andrea Raccagni prende posizione sul caso Furrer
Alto
Basso