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BDC-MAG.com
Aperta inchiesta su sospetto doping: Arkéa-Samsic nel mirino. E si riparla di doping
Testo
<blockquote data-quote="simo911" data-source="post: 6762645" data-attributes="member: 46165"><p>Con riferimento, invece, alle <strong>sostanze vietate</strong> ma <strong>diverse dall’eritropoietina</strong> la Cassazione non entra nel merito ma osserva semplicemente che “<em>la motivazione della Corte territoriale, sul punto specifico, risulta <strong>carente</strong>”</em>. Carente perché non ha, specificamente e analiticamente, confutato le argomentazioni del giudice di primo grado che le aveva affrontate e che aveva stabilito la colpevolezza degli imputati. La <em>Corte d’appello</em> si era infatti limitata all’affermazione che “<strong><em>tali sostanze erano state praticamente ignorate nel corso del processo</em></strong>”. L’annullamento della sentenza di appello in ordine al capo g – limitatamente alle sostanze vietate diverse dall’epo, nonché alle sostanze non vietate – è stato disposto senza rinvio <em>perché il reato è estinto per intervenuta <strong>prescrizione</strong></em>. Sancisce, inoltre, la Cassazione: “<em>chi somministra ai partecipanti alla competizione, sostanze atte ad alterarne le prestazioni, e che fraudolentemente mira a menomare o ad esaltare le capacità atletiche del giocatore, pone in essere una condotta che consiste in un espediente occulto per far risultare una prestazione diversa da quella reale, in un artifizio capace di alterare il genuino svolgimento della competizione, con palese violazione dei principi di lealtà e di correttezza: per l’effetto, <strong>gli atti posti in essere sono agevolmente riconducibili alla nozione di atti fraudolenti di cui alla normativa in esame</strong></em>”. La <em>Corte di cassazione</em> ha quindi ritenuto che <strong>la somministrazione eccessiva di farmaci</strong>, seppure <strong>leciti</strong> (fatto provato nel corso del dibattimento), <strong>configuri il reato di frode sportiva</strong> e ha quindi annullato la sentenza di assoluzione emessa dalla <em>Corte d’appello</em> di Torino. </p><p></p><p></p><p>Se stai bene non prendi medicine. Agricola si è salvato solo perchè finito in prescrizione e perchè,visti gli interessi in ballo,il calcio non verrà mai affossato. La sola salvezza di sport come il calcio è l'esistenza del capro espiatorio perfetto, il ciclismo. Uno specchietto per le allodole che distoglie l'attenzione dal resto del mondo sportivo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="simo911, post: 6762645, member: 46165"] Con riferimento, invece, alle [B]sostanze vietate[/B] ma [B]diverse dall’eritropoietina[/B] la Cassazione non entra nel merito ma osserva semplicemente che “[I]la motivazione della Corte territoriale, sul punto specifico, risulta [B]carente[/B]”[/I]. Carente perché non ha, specificamente e analiticamente, confutato le argomentazioni del giudice di primo grado che le aveva affrontate e che aveva stabilito la colpevolezza degli imputati. La [I]Corte d’appello[/I] si era infatti limitata all’affermazione che “[B][I]tali sostanze erano state praticamente ignorate nel corso del processo[/I][/B]”. L’annullamento della sentenza di appello in ordine al capo g – limitatamente alle sostanze vietate diverse dall’epo, nonché alle sostanze non vietate – è stato disposto senza rinvio [I]perché il reato è estinto per intervenuta [B]prescrizione[/B][/I]. Sancisce, inoltre, la Cassazione: “[I]chi somministra ai partecipanti alla competizione, sostanze atte ad alterarne le prestazioni, e che fraudolentemente mira a menomare o ad esaltare le capacità atletiche del giocatore, pone in essere una condotta che consiste in un espediente occulto per far risultare una prestazione diversa da quella reale, in un artifizio capace di alterare il genuino svolgimento della competizione, con palese violazione dei principi di lealtà e di correttezza: per l’effetto, [B]gli atti posti in essere sono agevolmente riconducibili alla nozione di atti fraudolenti di cui alla normativa in esame[/B][/I]”. La [I]Corte di cassazione[/I] ha quindi ritenuto che [B]la somministrazione eccessiva di farmaci[/B], seppure [B]leciti[/B] (fatto provato nel corso del dibattimento), [B]configuri il reato di frode sportiva[/B] e ha quindi annullato la sentenza di assoluzione emessa dalla [I]Corte d’appello[/I] di Torino. Se stai bene non prendi medicine. Agricola si è salvato solo perchè finito in prescrizione e perchè,visti gli interessi in ballo,il calcio non verrà mai affossato. La sola salvezza di sport come il calcio è l'esistenza del capro espiatorio perfetto, il ciclismo. Uno specchietto per le allodole che distoglie l'attenzione dal resto del mondo sportivo. [/QUOTE]
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