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Arrivano le 13 velocità tutte italiane: Campagnolo Ekar 1x13
Testo
<blockquote data-quote="Mauro85" data-source="post: 6768458" data-attributes="member: 43522"><p>Be', non è proprio così.</p><p></p><p>-Io sono un comune mortale, ma sun una vecchia bici ho un 54/13-26 a 6 velocità con pedivelle 180, la differenza di pedalata con il 54-26</p><p>su una breve e veloce pendenza è notevole, il braccio di leva è "enorme".</p><p></p><p>- ho una bici gravel monocorona 42/11-32 10v, per tenere la guarnitura vicina la telaio, ho scelto un movimento centrale senza calotte, dove le pedivelle si innestano direttamente dentro la scatola del movimento centrale, ma comunque con l'ultimo pignone da 32 la catena è molto "piegata" verso l'interno (del resto succede anche con un 34 di una doppia quando incrociato con il pignone più grande)</p><p> </p><p>- noi siamo certamente comuni mortali, ma su un giro lungo di 150 km tutti in pianura, io preferirei pedalare con un 50 o 52 o 53 invece che con un 42. Con la doppia in pianura non hai la linea di catena storta proprio perché usi i pignoni intermedi, con il monocorona usi spesso i pignoni piccoli.</p><p></p><p>Molti parlano degli sviluppi metrici in salita del moncorona, ma secondo me il vero limite di una singola corona inevitabilmente "piccola" è in pianura, ancora più in discesa. Infatti il mio 42-11 è "corto" quando riscendo dalle montagne.</p><p>E per i suddetti valori di efficienza, non condivido la scelta dei 9 denti per un pignone.</p><p></p><p>Il monocorona, pur bello esteticamente, è un compromesso. La doppia poteva essere più complicata da sfruttare per chi non ama il deragliatore, ma con gli elettronici e l'autoregolazione del forcellino, questo problema è sparito.</p><p></p><p>Non vedo ragioni per rinunciare alla doppia corona su una bici da corsa con gruppo elettronico, ancor più se è wireless, la doppia è l'unica che ti permette di pedalare al meglio in ogni condizione che l'allenamento su strada richiede.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mauro85, post: 6768458, member: 43522"] Be', non è proprio così. -Io sono un comune mortale, ma sun una vecchia bici ho un 54/13-26 a 6 velocità con pedivelle 180, la differenza di pedalata con il 54-26 su una breve e veloce pendenza è notevole, il braccio di leva è "enorme". - ho una bici gravel monocorona 42/11-32 10v, per tenere la guarnitura vicina la telaio, ho scelto un movimento centrale senza calotte, dove le pedivelle si innestano direttamente dentro la scatola del movimento centrale, ma comunque con l'ultimo pignone da 32 la catena è molto "piegata" verso l'interno (del resto succede anche con un 34 di una doppia quando incrociato con il pignone più grande) - noi siamo certamente comuni mortali, ma su un giro lungo di 150 km tutti in pianura, io preferirei pedalare con un 50 o 52 o 53 invece che con un 42. Con la doppia in pianura non hai la linea di catena storta proprio perché usi i pignoni intermedi, con il monocorona usi spesso i pignoni piccoli. Molti parlano degli sviluppi metrici in salita del moncorona, ma secondo me il vero limite di una singola corona inevitabilmente "piccola" è in pianura, ancora più in discesa. Infatti il mio 42-11 è "corto" quando riscendo dalle montagne. E per i suddetti valori di efficienza, non condivido la scelta dei 9 denti per un pignone. Il monocorona, pur bello esteticamente, è un compromesso. La doppia poteva essere più complicata da sfruttare per chi non ama il deragliatore, ma con gli elettronici e l'autoregolazione del forcellino, questo problema è sparito. Non vedo ragioni per rinunciare alla doppia corona su una bici da corsa con gruppo elettronico, ancor più se è wireless, la doppia è l'unica che ti permette di pedalare al meglio in ogni condizione che l'allenamento su strada richiede. [/QUOTE]
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