Leggi tutto...Nei giorni successivi alla recente Strade Bianche si è discusso non poco della condotta di gara nel finale dei due corridori della Jumbo-Visma, Tiesj Benoot e Attila Valter, finiti rispettivamente 3° e 5° al traguardo. I due, e Valter in particolare, sono stati accusati di aver sbagliato tattica non cooperando...
ai D.S. da divano non piace questo elemento
Penso che la verità l'abbia detta Madouas: correvano a scatti, anziché collaborare nell'inseguimento girando con cambi regolari.
Il motivo? Probabilmente avevano paura dello stesso Madouas e di Rui Costa, di fare in due la figura dei polli riportando sotto la fuga e facendosi uccellare nel finale dal francese e dal portoghese.
Secondo me non è stato un errore da parte dell'ungherese il riportarsi sotto a colle Pinzuto.Ad ogni modo se ci fate caso avere due (o più corridori) nel finale è sempre una cosa delicata, in quanto per tutti si tratta di una situazione di vantaggio che dovrebbe portare quasi automaticamente alla vittoria, ma nella realtà non è cosi scontata, ed anzi, se non va bene poi piovono critiche. Ma ci vuole grande affiatamento e capacità di capirsi tra corridori, mentre gli altri non stanno li a guardare.
Al netto delle gambe che uno deve avere.
Poi che Attila abbia sbagliato a riportare sotto Simmons e Mohoric è palese, ma evidentemente era convinto di mollarli, ed in parte ci è riuscito, dandogli una 50ina di metri in salita. Poi però lui e Benoot non hanno saputo capitalizzare insistendo in accordo.
Però il discorso di Valter ha senso: lui cercava di attaccare in salita ovviamente, mentre Benoot cercava l'attacco a sorpresa da dietro, quindi questo è evidente che complicava il loro accordo nel tirare. Diverso probabilmente se avessero pensato di tornare su Pidcock per poi giocarsela in volata con uno veloce (cosa che contro Pidcock, Madouas e Rui Costa non era scontata per Benoot e di sicuro non per Valter), allora si uno dei due avrebbe dovuto sacrificarsi a tirare e basta.
Si, ma non erano bolliti, quindi in linea di massima avrebbe dovuto rimanere a ruota dei due e vedere cosa facevano.Secondo me non è stato un errore da parte dell'ungherese il riportarsi sotto a colle Pinzuto.
In una corsa con tante cotes, come le Strade Bianche (o la Liegi) chi si stacca su una cote e poi rientra, quasi sempre si stacca definitivamente sulle salite successive, come è puntualmente successo poi sulle Tolfe e sul s. Caterina. Se uno si stacca a quel punto, vuol dire che non ne ha più.
Ovviamente diventa un errore se la cote è l'ultima prima del traguardo, ma non era quello il caso: sicuramente Attila sarebbe stato più utile davanti ad aiutare Benoot, che non a pascolare dietro con gli staccati
In realtà quando Benoot lo manda a quel paese Valter è appena rientrato da solo. Se lì avessero spinto d'accordo sarebbero probabilmente andati via e se la sarebbero giocata in 2 su 5. Invece si sono fermati e sono andati a scatti, ma questo Valter non poteva saperlo (anche se certo poteva mettersi a tirare a testa bassa). Se proprio di errore dobbiamo parlare è stato un errore minimo. Abbiamo visto di molto peggio con reazioni molto inferiori.Si, ma non erano bolliti, quindi in linea di massima avrebbe dovuto rimanere a ruota dei due e vedere cosa facevano.
La reazione di Benoot quando lo ha visto con i due a ruota è esplicativa.
Min 9.18Penso che la verità l'abbia detta Madouas: correvano a scatti, anziché collaborare nell'inseguimento girando con cambi regolari.
Il motivo? Probabilmente avevano paura dello stesso Madouas e di Rui Costa, di fare in due la figura dei polli riportando sotto la fuga e facendosi uccellare nel finale dal francese e dal portoghese.
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