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automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)
Testo
<blockquote data-quote="Iblīs" data-source="post: 7264059" data-attributes="member: 156627"><p>Ciao a tutti!</p><p></p><p>Condivido con voi la mia esperienza di pedalata notturna ieri in quel di Milano.</p><p>Per chiarezza, questo il mio equipaggiamento: city bike, luci fronte e retro, caschetto con nastro 3M catarinfrangente.</p><p></p><p>Come altri, anch’io confido in una maggiore sicurezza nelle ore notturne (soprattutto perché mancano i fattori stragisti del traffico delle ore di punta: gli automobilisti impazienti, i parcheggi pazzi in doppia fila, le manovre rocambolesche di bici, moto e macchine per evitare quelli in doppia fila ecc). Ieri ahimè non è stato così.</p><p></p><p>Tre mancate precedenze di automobilisti che venivano dalla mia destra per immettersi sulla via principale (che percorrevo io):</p><ol> <li data-xf-list-type="ol">nel primo caso ero su una ciclabile. Vedo alla mia destra un’auto mooolto lenta avvicinarsi per immettersi sulla strada che affianca alla mia sinistra la ciclabile. Lo sguardo fisso in basso (cellulare?). Presumendo che se ne fregasse delle strisce pedonali e del passaggio ciclabile ho rallentato. Solo dopo aver superato le strisce (senza guardare), l’autista ha alzato lo sguardo. Ha incontrato il mio contrariato. Ma va be', non è raro che succedano questi episodi, e almeno andava piano.</li> <li data-xf-list-type="ol">più avanti su quella stessa strada la ciclabile finisce convergendo nel traffico automobilistico, mi trovo quindi in mezzo alle (poche) macchine. Ad un’altra immissione da destra arriva velocissimo (velocissimo) un taxi. Ha il cartello di dare la precedenza e i triangolini disegnati per terra. Presumo (errore mio?) che rallenti solo in prossimità della precedenza (cosa che spesso capita), per cui sto in guardia tenendolo d’occhio, non stando troppo a destra, ma non rallento eccessivamente. Il taxi però non accenna a rallentare, cerco lo sguardo del conducente ma non lo trovo, la macchina supera la linea di precedenza di molto, io sono costretta ad allargarmi a sinistra (meno male la strada era deserta) mentre lui inchioda. Lo mando palesemente a cagare. Lui mi affianca e questa è la conversazione che ne è uscita:</li> </ol> <p style="margin-left: 20px">-Io: ”ma la precedenza?”</p> <p style="margin-left: 20px">-Lui. <strong>“E perché, ti ho investito?”</strong></p> <p style="margin-left: 20px">-Nella concitazione è difficile fare un discorso di senso compiuto e della corposità necessaria, ma cerco di fargli capire che non è che perché non mi ha lanciato nella corsia opposta dovrebbe aver ragione lui. La sua risposta: “Eh vabbè ma se ti spaventi..” (implicando: “è giusto che cadi”?, “se finisci per terra è colpa tua”?). Ha accelerato e se ne è andato.</p><p></p><p style="margin-left: 40px">3. Siccome non c’è due senza tre, vicino a casa, ad un altro incrocio con precedenza da dare sempre da parte di chi viene da destra, una macchina era ferma in attesa della possibilità di passare. Cerco lo sguardo dell’autista: lo trovo! Mi guarda bene negli occhi. Sono sicura di poter passare senza timore perché palesemente mi ha visto. Quando sono all’altezza dalla macchina, l’autista si mette in marcia per immettersi (non mi guardava più). In quel punto la strada si restringe per far posto alla fermata del tram (grandi progetti urbanistici e di viabilità milanesi), quindi se fosse andato avanti o sarei finita sul fianco della macchina o (per evitare ciò) dentro un binario... Meno male si è fermato prima (si sarà ricordato che c’era qualcuno?).</p><p></p><p>Alla fine è andata bene, dai.<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/PutEmUp.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":cassius:" title="PutEmUp :cassius:" data-shortname=":cassius:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Iblīs, post: 7264059, member: 156627"] Ciao a tutti! Condivido con voi la mia esperienza di pedalata notturna ieri in quel di Milano. Per chiarezza, questo il mio equipaggiamento: city bike, luci fronte e retro, caschetto con nastro 3M catarinfrangente. Come altri, anch’io confido in una maggiore sicurezza nelle ore notturne (soprattutto perché mancano i fattori stragisti del traffico delle ore di punta: gli automobilisti impazienti, i parcheggi pazzi in doppia fila, le manovre rocambolesche di bici, moto e macchine per evitare quelli in doppia fila ecc). Ieri ahimè non è stato così. Tre mancate precedenze di automobilisti che venivano dalla mia destra per immettersi sulla via principale (che percorrevo io): [LIST=1] [*]nel primo caso ero su una ciclabile. Vedo alla mia destra un’auto mooolto lenta avvicinarsi per immettersi sulla strada che affianca alla mia sinistra la ciclabile. Lo sguardo fisso in basso (cellulare?). Presumendo che se ne fregasse delle strisce pedonali e del passaggio ciclabile ho rallentato. Solo dopo aver superato le strisce (senza guardare), l’autista ha alzato lo sguardo. Ha incontrato il mio contrariato. Ma va be', non è raro che succedano questi episodi, e almeno andava piano. [*]più avanti su quella stessa strada la ciclabile finisce convergendo nel traffico automobilistico, mi trovo quindi in mezzo alle (poche) macchine. Ad un’altra immissione da destra arriva velocissimo (velocissimo) un taxi. Ha il cartello di dare la precedenza e i triangolini disegnati per terra. Presumo (errore mio?) che rallenti solo in prossimità della precedenza (cosa che spesso capita), per cui sto in guardia tenendolo d’occhio, non stando troppo a destra, ma non rallento eccessivamente. Il taxi però non accenna a rallentare, cerco lo sguardo del conducente ma non lo trovo, la macchina supera la linea di precedenza di molto, io sono costretta ad allargarmi a sinistra (meno male la strada era deserta) mentre lui inchioda. Lo mando palesemente a cagare. Lui mi affianca e questa è la conversazione che ne è uscita: [/LIST] [INDENT]-Io: ”ma la precedenza?”[/INDENT] [INDENT]-Lui. [B]“E perché, ti ho investito?”[/B][/INDENT] [INDENT]-Nella concitazione è difficile fare un discorso di senso compiuto e della corposità necessaria, ma cerco di fargli capire che non è che perché non mi ha lanciato nella corsia opposta dovrebbe aver ragione lui. La sua risposta: “Eh vabbè ma se ti spaventi..” (implicando: “è giusto che cadi”?, “se finisci per terra è colpa tua”?). Ha accelerato e se ne è andato.[/INDENT] [INDENT=2]3. Siccome non c’è due senza tre, vicino a casa, ad un altro incrocio con precedenza da dare sempre da parte di chi viene da destra, una macchina era ferma in attesa della possibilità di passare. Cerco lo sguardo dell’autista: lo trovo! Mi guarda bene negli occhi. Sono sicura di poter passare senza timore perché palesemente mi ha visto. Quando sono all’altezza dalla macchina, l’autista si mette in marcia per immettersi (non mi guardava più). In quel punto la strada si restringe per far posto alla fermata del tram (grandi progetti urbanistici e di viabilità milanesi), quindi se fosse andato avanti o sarei finita sul fianco della macchina o (per evitare ciò) dentro un binario... Meno male si è fermato prima (si sarà ricordato che c’era qualcuno?).[/INDENT] Alla fine è andata bene, dai.:cassius: [/QUOTE]
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