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bar cina (parte 2)
Testo
<blockquote data-quote="gushle" data-source="post: 7246285" data-attributes="member: 71301"><p>io ho il 168 ma da quel che ho visto i sistemi sono simili. Ho avuto effettivamente problemi sia col reggisella che scendeva sia con la serie sterzo che si apriva a causa delle sollecitazioni. Per il reggisella ho risolto definitivamente inserendo un pezzo di lattina di alluminio carteggiato per renderlo ruvido per spessorare oltre alla pasta di carbonio, e soprattutto mettendo il frenafiletti su entrambe le viti che si trovano sul "cuneo" che va a serrare spingendo il reggi contro il telaio, poichè con le sollecitazioni si svitavano e quindi non facevano più il loro dovere.</p><p>Per quanto riguarda la serie sterzo il mio problema era dovuto al fatto che, con le sollecitazioni, si svitava la vite del tappo e portava poi con sè verso l'alto l'expander; a quel punto poi si sollevava l'anello di chiusura sopra il cuscinetto superiore, e quindi la forcella iniziava ad avere gioco. Inoltre non avevo serrato bene l'attacco manubrio perchè le viti fornite erano troppo lunghe e quindi quando succedeva ciò che ho descritto prima l'attacco non riusciva a impedire lo scivolamento verso l'alto. Ho risolto anche qui in modo definitivo accorciando le suddette viti e mettendo il frenafiletti sulla vite del tappo.</p><p>In breve con un pò di manualità e occhio i problemi più comuni sono tutti assolutamente risolvibili, poichè dovuti a una progettazione un pò superficiale ma non intrinsecamente errata, a mio modesto parere; certo se si è il tipo di ciclista che vuole una bici perfetta col minimo sforzo i telai cinesi non sono la risposta ideale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gushle, post: 7246285, member: 71301"] io ho il 168 ma da quel che ho visto i sistemi sono simili. Ho avuto effettivamente problemi sia col reggisella che scendeva sia con la serie sterzo che si apriva a causa delle sollecitazioni. Per il reggisella ho risolto definitivamente inserendo un pezzo di lattina di alluminio carteggiato per renderlo ruvido per spessorare oltre alla pasta di carbonio, e soprattutto mettendo il frenafiletti su entrambe le viti che si trovano sul "cuneo" che va a serrare spingendo il reggi contro il telaio, poichè con le sollecitazioni si svitavano e quindi non facevano più il loro dovere. Per quanto riguarda la serie sterzo il mio problema era dovuto al fatto che, con le sollecitazioni, si svitava la vite del tappo e portava poi con sè verso l'alto l'expander; a quel punto poi si sollevava l'anello di chiusura sopra il cuscinetto superiore, e quindi la forcella iniziava ad avere gioco. Inoltre non avevo serrato bene l'attacco manubrio perchè le viti fornite erano troppo lunghe e quindi quando succedeva ciò che ho descritto prima l'attacco non riusciva a impedire lo scivolamento verso l'alto. Ho risolto anche qui in modo definitivo accorciando le suddette viti e mettendo il frenafiletti sulla vite del tappo. In breve con un pò di manualità e occhio i problemi più comuni sono tutti assolutamente risolvibili, poichè dovuti a una progettazione un pò superficiale ma non intrinsecamente errata, a mio modesto parere; certo se si è il tipo di ciclista che vuole una bici perfetta col minimo sforzo i telai cinesi non sono la risposta ideale. [/QUOTE]
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