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<blockquote data-quote="Shinkansen" data-source="post: 5753054" data-attributes="member: 3881"><p>Il doping fra i pro' (qualsiasi professionista di qualsiasi sport) non lo giustifico ma lo capisco. C'è chi ha sacrificato tutto, lo studio in primis, per arrivare nel mondo dei professionisti e ti ritrovi in un mondo dove o mangi la minestra o salti dalla finestra e obtorto collo ti adegui.</p><p>Puoi ritagliarti il tuo spazio facendo il gregario o "accontentandoti" di una carriera minore come cacciatore di tappe o se sei molto molto forte di classiche e sei in pace con la tua coscienza, ma in gruppo guarderesti sempre gli altri con malanimo e rancore, perché in un mondo pulito potresti esserci tu sul podio e non essere un anonimo buon corridore (modesto, secondo i più) che arriva a dieci minuti dal primo. Ma sarebbe dura, perché vorrebbe dire meno soddisfazioni personali, meno guadagni, più difficoltà a collocarti in nuove squadre. Insomma, sarebbe dura.</p><p>Ci sono anche quelli che lo fanno e a cui sta bene così, ma secondo me, sono mosche bianche. I più, sempre secondo me, non corrono nelle squadre Pro Tour.</p><p>Certo, ci sarebbero anche quelli con meno pelo sullo stomaco che approfitterebbero della situazione e approfitterebbero del doping per avere soddisfazioni che non meritano.</p><p>È un discorso molto complesso con innumerevoli sfaccettature che non si può ridurre solo mi dopo/non mi dopo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Shinkansen, post: 5753054, member: 3881"] Il doping fra i pro' (qualsiasi professionista di qualsiasi sport) non lo giustifico ma lo capisco. C'è chi ha sacrificato tutto, lo studio in primis, per arrivare nel mondo dei professionisti e ti ritrovi in un mondo dove o mangi la minestra o salti dalla finestra e obtorto collo ti adegui. Puoi ritagliarti il tuo spazio facendo il gregario o "accontentandoti" di una carriera minore come cacciatore di tappe o se sei molto molto forte di classiche e sei in pace con la tua coscienza, ma in gruppo guarderesti sempre gli altri con malanimo e rancore, perché in un mondo pulito potresti esserci tu sul podio e non essere un anonimo buon corridore (modesto, secondo i più) che arriva a dieci minuti dal primo. Ma sarebbe dura, perché vorrebbe dire meno soddisfazioni personali, meno guadagni, più difficoltà a collocarti in nuove squadre. Insomma, sarebbe dura. Ci sono anche quelli che lo fanno e a cui sta bene così, ma secondo me, sono mosche bianche. I più, sempre secondo me, non corrono nelle squadre Pro Tour. Certo, ci sarebbero anche quelli con meno pelo sullo stomaco che approfitterebbero della situazione e approfitterebbero del doping per avere soddisfazioni che non meritano. È un discorso molto complesso con innumerevoli sfaccettature che non si può ridurre solo mi dopo/non mi dopo. [/QUOTE]
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