Dopo un paio di mesetti scarsi e piu di mille km, per pura vanità e nient'altro posto qua la mia nuova bici. Il regalo che mi sono fatto.
In breve le specifiche:
bianchi specialissima tg 55 ck16 OPACA con (orgogliosamente) i portaborraccia in tinta
reggisella attacco e piega deda superleggero/a
sella selle italia slr tekno
ruote spada stiletto stealth copertoncino (montati veloflex corsa 23)
pedali keo blade carbon ti 12
gruppo campagnolo SR meccanico
Pesata senza pedali (chissa perche) sta sui 6,2 kg
Pesata come in foto con pedali e compuetrino bontrager node e relativi sensori sta sui 6,450 kg
In breve: gran bici, esaltante in salita, sicura in discesa, un tappeto volante in pianura, probabilmente i pro non la usano perchè troppo morbida, io con i miei 3 watt non me ne sono accorto pur venendo da un telaio super corsaiolo.
Proseguo con un lungo sproloquio dato che non ho niente da fare, purtroppo ci sono già troppe persone che come me provano poco e scrivono molto, ma viceversa nessuno è obbligato a leggere...
PREMESSE
Premetto che non sono un ciclista esperto o particolarmente evoluto, pedalo da due anni e mezzo e questa è la seconda bdc che possiedo, cambiata per puro capriccio dopo una ottima Pinarello Prince (già postata su questo thread).
Non ho i titoli per chiamare ciò che scrivo una "recensione", data la mia scarsa esperienza, per cui mi limiterò a scrivere le mie impressioni.
Come ho detto provengo da una Pinarello, bici di impostazione completamente differente: un treno in pianura, in discesa esigente sulle traiettorie che mi permettevano poche distrazioni, in salita dura come qualunque altra bici, rigidissima tanto da trasmettermi ogni granello di asfalto sulle vertebre ma con cui ho passato anche 8 ore di pedalate senza grossi problemi, della quale ho un ricordo entusiasmante.
Difficile fare un paragone dato che ho cambiato telaio ruote sella e pedali nello stesso momento, ma la Bianchi sta su un altro pianeta. Non necessariamente superiore ma sicuramente differente. Premetto subito che il rapporto qualità prezzo non lo prendo neanche in considerazione: ho troppa poca esperienza di bdc per fare considerazioni generali ma sicuramente bici di questa fascia di prezzo riguardano persone che aldilà delle prestazioni e l'utilizzo vogliono farsi un bel regalo. E' un po' come comprarsi un bel vestito o una bella macchina: si fanno sostanzialmente le stesse cose che si facevano prima ma confortati da un oggetto che ci piace. Si compra una bici cosi per togliersi una soddisfazione: quella di prendere ciò che ci piace senza pensare al prezzo. Si può condividere o meno questo atteggiamento ma con questo voglio sgombrare il campo da tutte le considerazioni che troppo spesso leggo "io con la mia bdc da 400 euro svernicio i ciclopatrizi con le bici da 10000 euro": con i soldi non si comprano le prestazioni, credo sia pacifico per tutti. Chi condivide sia felice, chi non condivide beato lui che risparmia un sacco di soldi ed è parimenti felice.
COME VA SU STRADA
Ormai ho fatto un bel po' di strada, in pianura, salita (e relativa discesa), a tutta o passeggiando, dalle 2 alle 7 ore abbondanti. Mi sono fatto un'idea, insomma.
Rispetto alla pinarello come dicevo siamo su un pianeta differente: farò subito chiarezza su un aspetto che mi aveva particolarmente divertito in fase pre acquisto ovvero il Countervail.
Ho comprato questa bdc con un senso di grande disillusione: mi volevo fare un gran bel regalo facendo un acquisto emotivo, ho preso una bici che mi piace a prescindere dalle sirene del marketing che mi promettevano miracoli sulle irregolarità dell'asfalto. Ho anche bloccato il mio ottimo venditore mentre mi enumerava i miracoli del countervail spiegandogli che per le mie prestazioni basta una Graziella degli anni 70. Ora: partendo da queste premesse, devo confessare che mi sto "convertendo" agli adepti del Countervail, sarà che quando si spendono un sacco di soldi si è più propensi a cogliere sfumature sottili ma devo confessare che rispetto a prima, su tratti che faccio 2-3 volte la settimana e quindi ben conosciuti, ho notato una grande facilità di pedalata sull'asfalto sconnesso. E qui mi fermo, chi mi vuol credere mi creda, io a queste affermazioni non avrei creduto, anzi fermamente NON credevo prima di aver provato. Ad ogni modo questa è la differenza più grossolana rispetto al telaio precedente. L'altra differenza è la salita dove la bici sembra prenderti in giro: di fronte ai miei migliori sforzi su pendenze importanti il telaio sembra dirti "tutto qua?" invogliandoti a spingere ancora. Questa sensazione la Prince me la dava sulla pianura, mentre la Specialissima in pianura diventa un tappeto volante. Alle mie misere potenze non mi accorgo di eccessiva morbidezza, ma la sensazione è quella di un mezzo estremamente comodo senza risultare "attufato" o troppo morbido quando sollecitato. In discesa, ripeto, devo stare attento alla velocità sul computer perchè per qualche alchimia geometrica rispetto alla Prince mi sento sicuro nel piegare di piu e nel frenare di meno. Speriamo bene.
L'assetto è notevolmente corsaiolo: sulla Prince non avevo spessori ed andavo benone, nella Specialissima per adesso mi son lasciato uno spessore da un centimetro senza problemi neanche durante giri impegnativi. Vedremo se togliere anche quello.
IL CK16 OPACO
E' una vernice delicata, ho avuto già modo di darci una grattugiata non appena mi è caduta la catena per la prima volta: ho un graffione superficiale ma doloroso vicino al movimento centrale. Che non fa testo data la dinamica. Nessun sassolino o ghiaia hanno intaccato la vernice, per dirne una. Per quanto riguarda la pulizia: la bici mantiene un colpo d'occhio eccezionale, specie nelle giornate di sole, con pochi minuti di manutenzione. Passando uno sgrassante naturale diluito tolgo le macchie grasse, poi passo con un panno umido e infine asciugo. Cosi facendo il ck16 rimane bellissimissimo, credetemi non ci sono foto che rendano l'idea: visto dal vivo al sole è eccezionale. E MOLTO vistoso ma qui è questione di gusti. Poi, se vi mettete a cercare a luce radente o con attenzione le ombre delle macchie, preparatevi ad una vita piena di dolore.
---------------------------EDIT 12/5--------------------------------------------------------------
(Attualmente ho già alcuni aloni LIEVISSIMI e ripeto LIEVISSIMI che non si tolgono con i prodotti che ho utilizzato finora, nonstante pulisca il telaio (per quanto superficialmente) almeno 2 volte alla settimana.)
RETTIFICO (12/5):
NON E' VERO!! Questa prima osservazione è stata sepmlicemente frutto del mio leggendario pressappochismo, lavando accuratamente si toglie via tutto, non rimangono aloni. Vi sentite già meglio, vero?
----------------------------------------------------------------------------------------------------
Spero di aver reso l'idea: io continuo ad essere felicissimo ma credo che alcune persone potrebbero essere mooolto frustrate da questa finitura.
OGGETTI COLLATERALI
In brevissimo: fantastica la sella SLR tekno, è un guscio d'uovo di carbonio ma con buoni fondelli ci si puo stare una giornata senza aver problemi. Cigola un po' nei momenti di maggior sforzo ma è cosi bella da vedere che glielo si perdona. Non ho idea di come meno di un etto di carbonio riesca a sostenere il mio grosso c--o ma, come dice una battuta diffusa e vecchiotta "è scientificamente dimostrato che il calabrone non può volare. Ma lui non lo sa, e vola lo stesso".
Ruote spada: leggerissime, bellissime da vedere nella finitura stealth, non chiedetemi di scorrevolezze o rigidità che non so cosa sono. Rispetto alle ottime precedenti marchisio superlight (10000 e piu km senza nessun problema mai) ho dovuto far ricentrare il posteriore dopo 900 km, ma comunque l'impressione è di un prodotto robusto ed estremamente ben curato.
Ecco. Finito. Complimenti a chi è arrivato fin qua con la lettura....
In breve le specifiche:
bianchi specialissima tg 55 ck16 OPACA con (orgogliosamente) i portaborraccia in tinta
reggisella attacco e piega deda superleggero/a
sella selle italia slr tekno
ruote spada stiletto stealth copertoncino (montati veloflex corsa 23)
pedali keo blade carbon ti 12
gruppo campagnolo SR meccanico
Pesata senza pedali (chissa perche) sta sui 6,2 kg
Pesata come in foto con pedali e compuetrino bontrager node e relativi sensori sta sui 6,450 kg
In breve: gran bici, esaltante in salita, sicura in discesa, un tappeto volante in pianura, probabilmente i pro non la usano perchè troppo morbida, io con i miei 3 watt non me ne sono accorto pur venendo da un telaio super corsaiolo.
Proseguo con un lungo sproloquio dato che non ho niente da fare, purtroppo ci sono già troppe persone che come me provano poco e scrivono molto, ma viceversa nessuno è obbligato a leggere...
PREMESSE
Premetto che non sono un ciclista esperto o particolarmente evoluto, pedalo da due anni e mezzo e questa è la seconda bdc che possiedo, cambiata per puro capriccio dopo una ottima Pinarello Prince (già postata su questo thread).
Non ho i titoli per chiamare ciò che scrivo una "recensione", data la mia scarsa esperienza, per cui mi limiterò a scrivere le mie impressioni.
Come ho detto provengo da una Pinarello, bici di impostazione completamente differente: un treno in pianura, in discesa esigente sulle traiettorie che mi permettevano poche distrazioni, in salita dura come qualunque altra bici, rigidissima tanto da trasmettermi ogni granello di asfalto sulle vertebre ma con cui ho passato anche 8 ore di pedalate senza grossi problemi, della quale ho un ricordo entusiasmante.
Difficile fare un paragone dato che ho cambiato telaio ruote sella e pedali nello stesso momento, ma la Bianchi sta su un altro pianeta. Non necessariamente superiore ma sicuramente differente. Premetto subito che il rapporto qualità prezzo non lo prendo neanche in considerazione: ho troppa poca esperienza di bdc per fare considerazioni generali ma sicuramente bici di questa fascia di prezzo riguardano persone che aldilà delle prestazioni e l'utilizzo vogliono farsi un bel regalo. E' un po' come comprarsi un bel vestito o una bella macchina: si fanno sostanzialmente le stesse cose che si facevano prima ma confortati da un oggetto che ci piace. Si compra una bici cosi per togliersi una soddisfazione: quella di prendere ciò che ci piace senza pensare al prezzo. Si può condividere o meno questo atteggiamento ma con questo voglio sgombrare il campo da tutte le considerazioni che troppo spesso leggo "io con la mia bdc da 400 euro svernicio i ciclopatrizi con le bici da 10000 euro": con i soldi non si comprano le prestazioni, credo sia pacifico per tutti. Chi condivide sia felice, chi non condivide beato lui che risparmia un sacco di soldi ed è parimenti felice.
COME VA SU STRADA
Ormai ho fatto un bel po' di strada, in pianura, salita (e relativa discesa), a tutta o passeggiando, dalle 2 alle 7 ore abbondanti. Mi sono fatto un'idea, insomma.
Rispetto alla pinarello come dicevo siamo su un pianeta differente: farò subito chiarezza su un aspetto che mi aveva particolarmente divertito in fase pre acquisto ovvero il Countervail.
Ho comprato questa bdc con un senso di grande disillusione: mi volevo fare un gran bel regalo facendo un acquisto emotivo, ho preso una bici che mi piace a prescindere dalle sirene del marketing che mi promettevano miracoli sulle irregolarità dell'asfalto. Ho anche bloccato il mio ottimo venditore mentre mi enumerava i miracoli del countervail spiegandogli che per le mie prestazioni basta una Graziella degli anni 70. Ora: partendo da queste premesse, devo confessare che mi sto "convertendo" agli adepti del Countervail, sarà che quando si spendono un sacco di soldi si è più propensi a cogliere sfumature sottili ma devo confessare che rispetto a prima, su tratti che faccio 2-3 volte la settimana e quindi ben conosciuti, ho notato una grande facilità di pedalata sull'asfalto sconnesso. E qui mi fermo, chi mi vuol credere mi creda, io a queste affermazioni non avrei creduto, anzi fermamente NON credevo prima di aver provato. Ad ogni modo questa è la differenza più grossolana rispetto al telaio precedente. L'altra differenza è la salita dove la bici sembra prenderti in giro: di fronte ai miei migliori sforzi su pendenze importanti il telaio sembra dirti "tutto qua?" invogliandoti a spingere ancora. Questa sensazione la Prince me la dava sulla pianura, mentre la Specialissima in pianura diventa un tappeto volante. Alle mie misere potenze non mi accorgo di eccessiva morbidezza, ma la sensazione è quella di un mezzo estremamente comodo senza risultare "attufato" o troppo morbido quando sollecitato. In discesa, ripeto, devo stare attento alla velocità sul computer perchè per qualche alchimia geometrica rispetto alla Prince mi sento sicuro nel piegare di piu e nel frenare di meno. Speriamo bene.
L'assetto è notevolmente corsaiolo: sulla Prince non avevo spessori ed andavo benone, nella Specialissima per adesso mi son lasciato uno spessore da un centimetro senza problemi neanche durante giri impegnativi. Vedremo se togliere anche quello.
IL CK16 OPACO
E' una vernice delicata, ho avuto già modo di darci una grattugiata non appena mi è caduta la catena per la prima volta: ho un graffione superficiale ma doloroso vicino al movimento centrale. Che non fa testo data la dinamica. Nessun sassolino o ghiaia hanno intaccato la vernice, per dirne una. Per quanto riguarda la pulizia: la bici mantiene un colpo d'occhio eccezionale, specie nelle giornate di sole, con pochi minuti di manutenzione. Passando uno sgrassante naturale diluito tolgo le macchie grasse, poi passo con un panno umido e infine asciugo. Cosi facendo il ck16 rimane bellissimissimo, credetemi non ci sono foto che rendano l'idea: visto dal vivo al sole è eccezionale. E MOLTO vistoso ma qui è questione di gusti. Poi, se vi mettete a cercare a luce radente o con attenzione le ombre delle macchie, preparatevi ad una vita piena di dolore.
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(Attualmente ho già alcuni aloni LIEVISSIMI e ripeto LIEVISSIMI che non si tolgono con i prodotti che ho utilizzato finora, nonstante pulisca il telaio (per quanto superficialmente) almeno 2 volte alla settimana.)
RETTIFICO (12/5):
NON E' VERO!! Questa prima osservazione è stata sepmlicemente frutto del mio leggendario pressappochismo, lavando accuratamente si toglie via tutto, non rimangono aloni. Vi sentite già meglio, vero?
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Spero di aver reso l'idea: io continuo ad essere felicissimo ma credo che alcune persone potrebbero essere mooolto frustrate da questa finitura.
OGGETTI COLLATERALI
In brevissimo: fantastica la sella SLR tekno, è un guscio d'uovo di carbonio ma con buoni fondelli ci si puo stare una giornata senza aver problemi. Cigola un po' nei momenti di maggior sforzo ma è cosi bella da vedere che glielo si perdona. Non ho idea di come meno di un etto di carbonio riesca a sostenere il mio grosso c--o ma, come dice una battuta diffusa e vecchiotta "è scientificamente dimostrato che il calabrone non può volare. Ma lui non lo sa, e vola lo stesso".
Ruote spada: leggerissime, bellissime da vedere nella finitura stealth, non chiedetemi di scorrevolezze o rigidità che non so cosa sono. Rispetto alle ottime precedenti marchisio superlight (10000 e piu km senza nessun problema mai) ho dovuto far ricentrare il posteriore dopo 900 km, ma comunque l'impressione è di un prodotto robusto ed estremamente ben curato.
Ecco. Finito. Complimenti a chi è arrivato fin qua con la lettura....
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