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Bianchi sta pianificando una fabbrica di telai in carbonio e sede in Italia
Testo
<blockquote data-quote="martin_galante" data-source="post: 7085889" data-attributes="member: 108600"><p>Anche secondo me e' una notizia molto positiva, pero' i numeri non possono che essere presi con le molle. Bianchi vende bici -non telai-, ed il carbonio prodotto in Europa va per forza di cose a posizionarsi nella parte alta del mercato. Uno stabilimento con una produzione del genere -in presenza di domanda- non va di certo a chiudere il fine settimana, piuttosto si pagano bene gli straordinari ai dipendenti. Staremmo parlando di 350.000 bici l'anno -impensabile con 40 milioni di euro di investimento ed impensabile rispetto all'attuale fatturato di Bianchi che ammonta a poche decine di milioni di euro.</p><p></p><p>Inoltre uno dei vantaggi dell'Oriente e' la facilita' nell'espandere o ridurre la capacita' operativa, si trova facilmente manodopera specializzata, si ampliano gli impianti etc. Sui costi di produzione delle bici, in Italia un fattore penalizzante e' il costo dell'energia e della materia prima. Il primo impatta soprattutto l'alluminio, il secondo pure il carbonio visto che le pelli spesso vengono dalla Cina.</p><p></p><p>Quindi, considerato quanto sopra, io penso che il comunicato vada interpretato cosi': in caso l'eccesso di domanda continui nei prossimi anni, lo stabilimento in questione ha un potenziale teorico di 1000 bici al giorno. Ossia, eventualmente assumendo extra manodopera e d allestendo extra equipaggiamento, si puo' arrivare a questa produzione abbastanza rapidamente, senza dover ampliare la struttura o ricertificarne i parametri di sicurezza. Tuttavia una produzione del genere e' prevista solo negli scenari piu' ottimisti, e presumibilmente fornendo telai a terzi e non solo direttamente al canale di vendita. </p><p></p><p>Secondo me anche un decimo di tale produzione, 100 telai/die di alta gamma, sarebbe un enorme successo per Bianchi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="martin_galante, post: 7085889, member: 108600"] Anche secondo me e' una notizia molto positiva, pero' i numeri non possono che essere presi con le molle. Bianchi vende bici -non telai-, ed il carbonio prodotto in Europa va per forza di cose a posizionarsi nella parte alta del mercato. Uno stabilimento con una produzione del genere -in presenza di domanda- non va di certo a chiudere il fine settimana, piuttosto si pagano bene gli straordinari ai dipendenti. Staremmo parlando di 350.000 bici l'anno -impensabile con 40 milioni di euro di investimento ed impensabile rispetto all'attuale fatturato di Bianchi che ammonta a poche decine di milioni di euro. Inoltre uno dei vantaggi dell'Oriente e' la facilita' nell'espandere o ridurre la capacita' operativa, si trova facilmente manodopera specializzata, si ampliano gli impianti etc. Sui costi di produzione delle bici, in Italia un fattore penalizzante e' il costo dell'energia e della materia prima. Il primo impatta soprattutto l'alluminio, il secondo pure il carbonio visto che le pelli spesso vengono dalla Cina. Quindi, considerato quanto sopra, io penso che il comunicato vada interpretato cosi': in caso l'eccesso di domanda continui nei prossimi anni, lo stabilimento in questione ha un potenziale teorico di 1000 bici al giorno. Ossia, eventualmente assumendo extra manodopera e d allestendo extra equipaggiamento, si puo' arrivare a questa produzione abbastanza rapidamente, senza dover ampliare la struttura o ricertificarne i parametri di sicurezza. Tuttavia una produzione del genere e' prevista solo negli scenari piu' ottimisti, e presumibilmente fornendo telai a terzi e non solo direttamente al canale di vendita. Secondo me anche un decimo di tale produzione, 100 telai/die di alta gamma, sarebbe un enorme successo per Bianchi. [/QUOTE]
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