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<blockquote data-quote="Danilo V" data-source="post: 7616075" data-attributes="member: 172617"><p>Credo che conosciate questo bel sito dove si può calcolare lo sviluppo metrico e il rapporto tra le dentature</p><p>[URL unfurl="true"]https://www.lifeintravel.it/calcolo-sviluppo-metrico-dei-rapporti-della-bici-e-range-rapporti.html[/URL]</p><p></p><p>In sostanza un 42/28 ha lo stesso sviluppo metrico di un 39/26. Un 39/28 "perde" 24 cm (con le mie ruote) rispetto al 42/28</p><p></p><p>Non so trasporre però il differenziale di cm in "sforzo", cioè quanto sforzo (misurato in W o Kcal o empiricamente semplicemente in respiri) in meno si fa su un tratto x se ad ogni giro pedale si fanno 24 cm in meno di sviluppo. In termini molto rozzi, sullo sviluppo metrico è circa un 7% in meno. Non so però se questo 7% si ripercuote totalmente anche sullo sforzo, ovviamente no, magari è meno, magari è più.</p><p></p><p>Sull'ergonomia della pedalata in salita credo incida anche la posizione del bericentro del corpo rispetto al mozzo dove si scarica la coppia imposta dalla gamba e quindi dal piede. Il pedale ha braccio fisso, quindi è solo la forza che la gamba imprime (comunque lo faccia) a far girare le pedivelle. Ed è un "momento" positivo rispetto alla salita, se coadiuvato dalla gamba meno dominante in continuità (e già qui partono le rogne per la pedalata rotonda). Se il baricentro del corpo rimane sul sellino e/o la forza passa dietro il mozzo e rispetto all'equilibrio delle forze lavora insieme alla salita, ci porta dietro, viceversa ci tiene su. Considerato che non si possono fare 6 km in piedi, credo che spingersi molto avanti sulle salite aiuti a scaricare il sistema delle forze negative, anche se poi parte il discorso della posizione delle gambe rispetto al mozzo e siamo punto e a capo</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Danilo V, post: 7616075, member: 172617"] Credo che conosciate questo bel sito dove si può calcolare lo sviluppo metrico e il rapporto tra le dentature [URL unfurl="true"]https://www.lifeintravel.it/calcolo-sviluppo-metrico-dei-rapporti-della-bici-e-range-rapporti.html[/URL] In sostanza un 42/28 ha lo stesso sviluppo metrico di un 39/26. Un 39/28 "perde" 24 cm (con le mie ruote) rispetto al 42/28 Non so trasporre però il differenziale di cm in "sforzo", cioè quanto sforzo (misurato in W o Kcal o empiricamente semplicemente in respiri) in meno si fa su un tratto x se ad ogni giro pedale si fanno 24 cm in meno di sviluppo. In termini molto rozzi, sullo sviluppo metrico è circa un 7% in meno. Non so però se questo 7% si ripercuote totalmente anche sullo sforzo, ovviamente no, magari è meno, magari è più. Sull'ergonomia della pedalata in salita credo incida anche la posizione del bericentro del corpo rispetto al mozzo dove si scarica la coppia imposta dalla gamba e quindi dal piede. Il pedale ha braccio fisso, quindi è solo la forza che la gamba imprime (comunque lo faccia) a far girare le pedivelle. Ed è un "momento" positivo rispetto alla salita, se coadiuvato dalla gamba meno dominante in continuità (e già qui partono le rogne per la pedalata rotonda). Se il baricentro del corpo rimane sul sellino e/o la forza passa dietro il mozzo e rispetto all'equilibrio delle forze lavora insieme alla salita, ci porta dietro, viceversa ci tiene su. Considerato che non si possono fare 6 km in piedi, credo che spingersi molto avanti sulle salite aiuti a scaricare il sistema delle forze negative, anche se poi parte il discorso della posizione delle gambe rispetto al mozzo e siamo punto e a capo [/QUOTE]
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