Bici e letteratura

Paolo.87

Apprendista Velocista
26 Ottobre 2011
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Colnago CLX con Campagnolo Chorus e ruote Reynolds
... che bello quando il ciclismo permetteva di far nascere delle leggende... e la gente ci credeva pure! ma che aveva al posto dello stomaco: un furgone?:sborone:

Esatto, sicuramente sarà una leggenda, ma altrettanto sicuramente avrà fondamenta di verità. Ripongo molte aspettative in questo libro, non mi aspetto di trovare una cronaca fedele ma storie romanzate in grado di far sognare per un pò.
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
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si grazie
Esatto, sicuramente sarà una leggenda, ma altrettanto sicuramente avrà fondamenta di verità. Ripongo molte aspettative in questo libro, non mi aspetto di trovare una cronaca fedele ma storie romanzate in grado di far sognare per un pò.

sicuramente negli anni saranno aumentate la quantità di cibo a furia di tramandare queste leggende

ma ricordiamoci che prima il cibo era tutt'altro che abbondante quindi quando si poteva mangiare se ne approfittava senza mezze misure (ad esempio fino al secondo dopoguerra fare il militare era una manna da cielo xkè per 18-24 mesi almeno si avevano 3 pasti assicurati al giorno)

un amico mi dice che prima i frutti venivano mangiati con tutta la buccia (banane comprese) xkè non si buttava niente
 

Pancio

Apprendista Velocista
22 Ottobre 2012
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Phazek Quasar -Sab Saipan-Ferraccio da zonzo - MaxLelli crono
Giusto per chiudere l'argomento: il "gigantesco spazzacamino" (come farebbe uno gigantesco a fare lo spazzacamino, infilandosi nelle canne fumarie???) secondo Google era 1,62 per 60 kg: mi pare che nemmeno a quei tempi fosse un watusso... quindi dubito che potesse mangiare quella roba lì in meno di due giorni, anche avendo una fame atavica.
Comunque il libro potrebbe essere interessante, su questo penso che [MENTION=39107]Paolo.87[/MENTION] abbia ragioneo-o
 

Paolo.87

Apprendista Velocista
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Giusto per chiudere l'argomento: il "gigantesco spazzacamino" (come farebbe uno gigantesco a fare lo spazzacamino, infilandosi nelle canne fumarie???) secondo Google era 1,62 per 60 kg: mi pare che nemmeno a quei tempi fosse un watusso... quindi dubito che potesse mangiare quella roba lì in meno di due giorni, anche avendo una fame atavica.
Comunque il libro potrebbe essere interessante, su questo penso che [MENTION=39107]Paolo.87[/MENTION] abbia ragioneo-o

Da quello che ho potuto vedere lo spazza camino non entra nelle canne fumarie ma cala una specie di raschietto. Comunque ripeto, spero di trovare delle letture romanzate e non andrò a mettere la mano sul fuoco sulla veridicità totale di quello che leggo. Poi alla fine la lettura e bella perché ti puoi immedesimare in chi scrive cercando di vedere quello che vede lui e come lo vede lui.

Non intendo dire che mi piace leggere baggianate; se stessi cercando un libro sulla storia del ciclismo logicamente vorrei qualcosa che narri la storia con estrema precisione, ma questo è un libro di emozioni (mi auguro) e quindi..... chi vivrà vedrà!!
 
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Paolo.87

Apprendista Velocista
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Poichè spero che questo topic non sia solo un elenco di titoli, ho deciso di pubblicare questo articolo di Brera che parla di Coppi. Direi che è da pelle d'oca.

Ritratto breve di Fausto Coppi
di Gianni Brera
("La Gazzetta dello Sport", 27/7/1949)

Parigi, 26 luglio.

Così l'ha fatto il buon Dio che se tu lo vedi all'impiedi, uomo come tutti gli altri, costretto a mantenersi umilmente in equilibrio, la tua presunzione non se ne adonta.

La prima impressione
Su due spalle stranamente esili s'innesta il capo che neri e lisci capelli, quasi mai pettinati, paiono rendere allungato a dismisura. E il collo, che pure è sottile, quasi si perde nella secchezza della mandibola e nella nuca folta di capelli. Il torace, per una anomalia che è invece funzionale e a tutta prima non ti spieghi, via via che scende, ingrandisce, lo sterno pare carenato come negli uccelli.

Ancora ogni normale linea anatomica viene smentita in lui da un improvviso dilatarsi delle anche, dall'assenza totale di un ventre che minimamente sporga, da una brevità del tronco allorché l'uomo è all'impiedi, che rende vistosa assai la solida falcatura delle reni. E poi queste reni brevi e potenti non paiono terminare, prosaicamente, in glutei, ma subito si continuano in cosce di inusitata lunghezza in cui balzano evidenti muscoli sciolti e affusolati. E sottili, nervose sono le ginocchia, snelli i polpacci, agili le caviglie.

Come lo vedi camminare quest'uomo, subito egli ti sembra goffo e sproporzionato, non fatto, direi, per muoversi in terra, come tutti. Il suo passo, alla ricerca di un equilibrio malagevole e difficoltoso è quasi stentato e sghembo. Le braccia, assai gracili, spiovono inerti, impacciate dalle spalle non larghe. E la tua presunzione non se ne adonta. Piccolo comune uomo quale sei, non ti entra al suo cospetto nell'animo l'amaro dell. umiliazione fisica, quel senso di inferiorità che subito intimidisce e anzi talvolta annichila come di fronte all'atleta esteticamente bello e possente.

Per comprenderlo
Per questo, forse, l'istinto induce subito ad ammirarlo. Le sue imprese sportive, quali che siano, acquistano sempre luce epica: perché l'uomo normale giustifica con l'eroismo, cioè con doti morali non sue, le superiori prodezze di chi gli appare simile.Tuttavia Coppi, fuori da ogni dubbio, uomo normale non è. E vi accorgete di questo vedendolo non già camminare, come noi tutti, bensì quando è in sella e pedala.

Ora, per comprendere Coppi, bisogna assolutamente invertire i rapporti funzionali della bicicletta nei confronti dell'uomo. In fondo, la bicicletta altro non è che una povera bonaria concessione alla nostra ansia di andare. Dunque uno strumento. Non avesse avuto i gusti estetici che sappiamo, amando per conseguenza il cavallo come il miglior modello dopo l'uomo, forse Leonardo avrebbe concepito l'idea della bicicletta dopo aver inventato il differenziale. La costruirono invece, utile, ma certo antiestetico complemento della loro natura comune, uomini che il genio non innalzava. E rimase poi sempre com'era, nel suo concetto fondamentale: un aiuto alle nostre povere gambe negate al moto veloce. Uno strumento suppletivo. Sinché non venne allo sport Fausto Coppi.

Congegno di muscoli
La struttura morfologica di Coppi, se permettete, sembra un'invenzione della natura per completare il modestissimo estro meccanico della bicicletta. Coppi in azione non è più un uomo, del quale trascende sempre i limiti comuni. Coppi inarcato sul manubrio è un congegno superiore, una macchina di carne e ossa che stentiamo a riconoscerci simile. Allora persino i suoi capelli che il vento relativo scompiglia, paiono esservi per un fine preciso: indicare la folle incontenibile vibrazione del moto.

Il volto affilato e nervoso è un completamento della dinamica meravigliosa cui pure obbedisce il torace a carena. Le braccia sono due aleroni d'attacco. Non altro. Dalle reni ampie e falcate, dalle anche robuste si partono i muscoli che conferiscono alle gambe di Coppi quell'aspetto di leve disumane. Nel giro uniforme della pedalata, questi muscoli schioccano come elastici or tesi or rilassati con arte sagace e il brillio dei raggi, nelle due ruote, entra per la sua parte a creare uno spettacolo di meccanica facilità e di umana vigoria che conquista.

Allorché agile procede sul piano, l'abusata immagine della locomotiva che avanza per alternarsi di bielle in rotazione ti viene imposta da Coppi. Allorché, dondolando ritmicamente sui pedali, si attacca ad una salita e tu vedi Coppi al di là di ogni umano limite rinnovare l'antica bellezza dei miti più non osi guardarlo se solo pensi che egli è, come te, uomo. Più non osi per non sentirti a petto suo, troppo meschino. E allora pensi spontaneo esaltarlo come un fenomeno unico dello sport: ed esaltarti in lui che, grandissimo e ineguagliabile campione, è almeno, come te, italiano.
 

Paolo.87

Apprendista Velocista
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Paolo.87

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Colnago CLX con Campagnolo Chorus e ruote Reynolds
aspettiamo la recensione sembra interessante , lo vidi alla feltrinelli ma non mi incuriosì a dire il vero ...però forse conveniva leggere il retro

nota curiosa il primo vincitore del tour è nato in italia, ma in giovane età si è trasferito in francia

Ecco appunto la recensione, o meglio, le mie impressioni riguardo al libro "Eroi, pirati ed altre storie su due ruote." a cura di Simone Barillari.
Il libro si apre con la prefazione di Barillari che spiega lo strano rapporto tra ciclismo e giornalismo.
Dopo iniziano una serie di articoli di vari autori, in ordine cronologico, che raccontano di tappe o classiche in linea non fermandosi solo alla mera cronaca di gara ma facendo anche riferimento alla storia e alle persone che vivevano nel periodo storico in oggetto.

Suddetti articoli meritano, per essere compresi appieno e per goderne la "poesia", di essere letti almeno 2 volte, meglio 3.

Lo consiglio: SI, ma con la consapevolezza che non è un libro qualunque di ciclismo. Non è un romanzo, non ti insegna la storia del ciclismo ne ti da ritratti completi di corridori. E' un libro di ciclismo, che può leggere chiunque, ma che merita di essere accostato a libri più "precisi e specifici" su questo mondo.
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
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Bici
si grazie
finalmente ordinato tutte le salite del mondo

non vedo l'ora che arrivi per leggerlo

ps. su amazon se ordinavo tutti quelli che mi interessavano finivo lo stipendio

pps. all'ultimo ci ho messo anche prendo la bici e vado in australia, che me lo aveva chiesto un amico, per le prox settimane non mancheranno i libri da leggere
 
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pavarik

Passista
14 Settembre 2012
3.972
377
Rovigo
www.strava.com
Bici
Wilier Filante SLR
In onore di Bottecchia un giorno mi fermai lungo il tragitto del mio giro in una domenica d'estate. Mi fermai e raccolsi rubandolo un grappolo d'uva...perché avevo fame. Non successe ovviamente quello che successe a Botesciá... Poi ripresi il giro e andai verso il mare a trovare degli amici che facevano una grigliata. Mangiai 4 costolette,3 petti di pollo,della polenta,2 braciole e 5 uova....bevetti 1 litro di vino...un caffè e mi rimisi in marcia verso l'altra parte del mare...andai a salutare gli zii i quali mi offrirono un gelato maxi... tornai verso casa e mi rifermai a mangiare dell'uva...in un frutteto... Percorsi 195 km e fu la giornata più bella e massacrante... In onore di Botesciá... uno dei miei ciclisti preferiti.
Lessi il libro "Bottecchia-il forzato della strada" di Paolo Facchinetti. Mi piacque moltissimo.
Ve lo consiglio.
 

Cicli Cornale

Scalatore
7 Gennaio 2009
7.633
153
Valdagno (VI)
www.ciclicornale.it
In onore di Bottecchia un giorno mi fermai lungo il tragitto del mio giro in una domenica d'estate. Mi fermai e raccolsi rubandolo un grappolo d'uva...perché avevo fame. Non successe ovviamente quello che successe a Botesciá... Poi ripresi il giro e andai verso il mare a trovare degli amici che facevano una grigliata. Mangiai 4 costolette,3 petti di pollo,della polenta,2 braciole e 5 uova....bevetti 1 litro di vino...un caffè e mi rimisi in marcia verso l'altra parte del mare...andai a salutare gli zii i quali mi offrirono un gelato maxi... tornai verso casa e mi rifermai a mangiare dell'uva...in un frutteto... Percorsi 195 km e fu la giornata più bella e massacrante... In onore di Botesciá... uno dei miei ciclisti preferiti.
Lessi il libro "Bottecchia-il forzato della strada" di Paolo Facchinetti. Mi piacque moltissimo.
Ve lo consiglio.

I grappoli d'uva li ho sempre rubati in onore del mio stomaco :mrgreen:
 

Paolo.87

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Sono alla ricerca di un libro che parli di un viaggio in bici, in quanto questa "branca" del ciclismo mi interessa sempre di più. Idee??

Inoltre abreve comprerò "La strategia del tasso", libro su Hinault.
 

kar38

Recordman
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si grazie
Sono alla ricerca di un libro che parli di un viaggio in bici, in quanto questa "branca" del ciclismo mi interessa sempre di più. Idee??

"dalla siberia a casa", il mio primo libro letto non scolastico... semplicemente stupendo (l'ho letto 2 volte di seguito l'estate scorsa)

peraltro è anche l'unico libro sui viaggi che ho visto fisicamente in varie librerie

poi ti farò sapere com'è "in bici dall' italia all' australia"
 

Paolo.87

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"dalla siberia a casa", il mio primo libro letto non scolastico... semplicemente stupendo (l'ho letto 2 volte di seguito l'estate scorsa)

peraltro è anche l'unico libro sui viaggi che ho visto fisicamente in varie librerie

poi ti farò sapere com'è "in bici dall' italia all' australia"

Ho appena scoperto che su Ediciclo c'è un catalogo apposta per questa tipologia di libri e quei due sono i primi che ho puntato... Sento odore di acquisti!!
 

kar38

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si grazie
Ho appena scoperto che su Ediciclo c'è un catalogo apposta per questa tipologia di libri e quei due sono i primi che ho puntato... Sento odore di acquisti!!


qua ci sono altri titoli
http://www.ibs.it/code/9788865490396/lilwall-rob/bici-dalla-siberia.html

ne ho già adocchiato qualcuno..ma solo oggi sono volati 35 euro..quindi se ne parla per natale

tra i vari adocchiati, mi ha incuriosito questo http://www.ibs.it/code/9788865490457/mia-bici-potassio/marcarini-albano.html anche xkè è un viaggio fattibile secondo me anche per noi amatori domenicali
 

toscorikka

Pedivella
12 Ottobre 2012
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wilier gtr - Tommasini Superprestige '86 - De Rosa sammontana '83
Libri che ho letto e consiglio:

Addio bicicletta di Brera (splendido libretto che racconta gli albori del ciclismo italiano)

Coppi e il diavolo (Brera)

L'importante è la bicicletta (non ricordo l'autore, ma è un giornalista inglese appassionato di ciclismo che decide di costruirsi la bici definitiva e pezzo per pezzo girando il mondo se l'assembla coi componenti migliori, riportando la storia delle varie aziende dalle quali si serve)

100 storie di Giro (Conti) aneddoti e storie provenienti da 100 edizioni di giro d'Italia

La favoleuse histoire du cyclisme (Chany) libro in francese, enorme, comprato a 2 lire e stracolmo di foto d'epoca. Must have.
 

Paolo.87

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qua ci sono altri titoli
http://www.ibs.it/code/9788865490396/lilwall-rob/bici-dalla-siberia.html

ne ho già adocchiato qualcuno..ma solo oggi sono volati 35 euro..quindi se ne parla per natale

tra i vari adocchiati, mi ha incuriosito questo http://www.ibs.it/code/9788865490457/mia-bici-potassio/marcarini-albano.html anche xkè è un viaggio fattibile secondo me anche per noi amatori domenicali

Grazie per il link!!

Comunque è un tipo di ciclismo molto particolare e se ti prendi una giornata per fare 100 km ci si fa abbastanza bene!!

Io sto facendo dei progetti per l'estate 2015!! Chissà......

PS: ti consiglio questo video: https://www.youtube.com/watch?v=D8miQjryi6E
Sono 50 minuti di simpatia ed avventura!!
 

kar38

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Grazie per il link!!

Comunque è un tipo di ciclismo molto particolare e se ti prendi una giornata per fare 100 km ci si fa abbastanza bene!!

Io sto facendo dei progetti per l'estate 2015!! Chissà......

PS: ti consiglio questo video: [url]https://www.youtube.com/watch?v=D8miQjryi6E[/URL]
Sono 50 minuti di simpatia ed avventura!!


sisi visto già un paio di volte, quest'estate per colpa di mia mammma non sono riuscito ad andare con i miei amici in un piccolo cicloviaggio ma l'estate prossima non scappa

già ho prenotato le borse e il portapacchi :mrgreen:
 

kar38

Recordman
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appena rientrato dal lavoro ho trovato i libri

da quale inizio?
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