Ecco il racconto del mio (nostro) primo viaggio della breve carriera da ciclista.
Avendo un cugino (ciclista anche lui) che abita in Germania, più precisamente a Tübingen , sud Stoccarda, decidiamo di organizzare questo viaggio che ci riporterà a casa attraverso le alpi.
Purtroppo causa covid il tempo per l'allenamento è stato un po' risicato, ma alla fine possiamo dire sufficiente per poter portare a termine la nostra mini impresa.
Partenza domenica 9 in flixbus da Milano, per circa 9 ore di viaggio notturno, in cui si dorme poco e niente, con bus troppo pieno, pieno di odori nauseanti. Arrivo in tarda mattinata a Tübingen, pranzo tipico di carne e patate e visita della città, l'indomani si parte di buon ora per la tappa più lunga di tutta la vacanza.
1a tappa Tübingen>Konstanz 170km 1900m d+ (circa) strava link
Dopo aver dormito comunque molto poco, colazione abbondante e partenza ore 8. Bisogna superare le colline del Baden-Württemberg, quindi si parte in salita, in realtà salite molto brevi con pendenze anche importanti e relative ridiscese- Si sale a strappi, anche con tratti sterrati, in mezzo ai boschi, per cui abbastanza freschi. Per andare a costeggiare il Danubio si ridiscende la collina e percorriamo un bel tratto poco trafficato in falsopiano, dove bisogna tenere un buon ritmo per non allungare troppo le ore in sella. Siamo al 100mo chilometro, la fatica e il caldo torrido iniziano a farsi sentire mentre con gli occhi godiamo dello splendido paesaggio.
Per arrivare al lago di Costanza bisogna però superare la valle con 2 brevi salite, ma che a questo punto fanno male, complice il sole cocente. Verso il lago la strada è in discesa e di comune accordo decidiamo di costeggiarlo da nord per poi prendere il traghetto che ci porterà dal lato di Konstanz. Bagnetto rigenerante nel lago, attraversamento e le fatiche non sono finite, con le energie al lumicino percorriamo gli ultimi 15km per arrivare in città. A 500 metri dalla meta il patatrac, un'incertezza ad una svolta mi fa scontrare con mio cugino, ad uscirne male è il copertone anteriore e la pista frenante, il primo squarciato pensiamo dalla corona e la seconda scalfita dalla stessa. Procedo mestamente a piedi ed ecco la seconda sorpresa di giornata, abbiamo sbagliato il giorno di prenotazione della camera... Sono già le 7 di sera e siamo senza un posto per dormire. Aiutati dal locatore (con chiamate ai vari alberghi) scopriamo che ormai è tutto pieno e quindi quest'ultimo, per compassione, ci prepara 3 materassi nell'ufficio del suo negozio (con bagno fortunatamente) e doccia con la canna dell'acqua del giardino .
Si va a cena in centro, città molto carina, con edifici storici e lungolago con diversi locali.
2a tappa: Konstanz>Chur 130km 700m d+ strava link
La sera riparo il copertone con una pezza, in modo da potersi muovere liberi la mattina, in cerca di un negozio che apra. Dopo la colazione spendo ben 62€ per un continental gp5000 (unico disponibile) che devo pure montare da solo perchè il meccanico non è ancora arrivato... Con della carta vetrata liscio la pista frenante del cerchio e siamo pronti a ripartire.
Già dalle prime ore sento un po' di stanchezza, con un leggero mal di testa che mi accompagna per tutta la mattinata. Si costeggia dapprima il lago poi il fiume Reno, su una liscia e rettilinea pista ciclabile che viaggia parallela al fiume. Il caldo è ancora tremendo e dopo mezzogiorno il sudore sgorga a fiumi. Passato il mal di testa riesco a dare il mio contributo in testa, mentre sullo sfondo si intravedono le alpi. Il paesaggio è carino ma alquanto monotono, per cui non ci resta che abbassare la testa e darci dentro (senza esagerare ovviamente). Sul finale decidiamo di inserire una piccola salitella che taglia in 2 il confine col Liechtenstein, Lutzisteigpass, che più che una salita diventa un calvario, per il caldo estremo. Finita la successiva discesa si prosegue in saliscendi verso Chur, città antica dei grigioni svizzeri, veramente molto bella e caratteristica. Stavolta non ci sono sorprese, una bella camminata serale e poi a letto presto.
3a tappa: Chur>Davos 60km 1300m d+ strava link
La 3a tappa l'abbiamo impostata corta per cercare di ricaricare un po' le pile, dopo i primi due giorni molto lunghi. Purtroppo in questi 60km non c'è un metro di discesa, quindi salita costante fino a Kloster-PLatz per poi andare ad affrontare la prima vera salita della vacanza, il Wolfgang pass 6km al 7% medio. Il paesaggio inizia a diventare montano e finalmente iniziamo a godere delle alpi da vicino. Pian piano che si sale, l'aria si raffresca anche se le gambe sono ancora tremolanti dalle giornate precedenti (sopratutto la prima). Teniamo il ritmo appositamente basso, cercando di preservare le energie per il giorno successivo. La vista finale sul lago di Davos ripaga della fatica e una bella dormita ai 1500m di quota risana un po' fisico e morale.
4a tappa: Davos>Nauders 75km 1400m d+ strava link
In realtà l'idea iniziale era quella di arrivare a Mustair sempre in Svizzera, ma i prezzi esorbitanti della nazione elvetica (il giorno prima 3 caffè + 3 cocacola 24€) ci hanno fatto optare per la vicina Austria.
In questa tappa si inizia a fare sul serio, partendo da quota 1500, si sale da subito per il Flüelapass 2383m, 12km al 7% medio. La vegetazione lascia ben presto spazio ad ampi prati e rocce, tipici dell'alta quota, con picchi innevati sullo sfondo. L'aria si fa più rarefatta ed il freddo inizia a farsi sentire. Arrivati in cima un po' in affanno posso finalmente dire di aver superato per la prima volta quota 2000m slm in sella ad un a bici. La discesa è molto veloce, larga e mai pericolosa, il panorama guardandosi indietro lascia a bocca aperta e in pochi minuti si raggiunge la vallata, dove ci aspettano molti chilometri in leggera discesa che ci porteranno al confine con l'Austria. L'ultima salita che credevamo molto semplice è in realtà una vera salita, Norbertshöhe 6km al 6% medio, partenza da Martina. Arrivati a Nauders abbastanza presto, ma anche abbastanza stanchi, iniziamo a programmare la giornata successiva che prevede il passo dello Stelvio. Sfortunatamente (o anche no) il 14 danno brutto tempo con temporali molto probabili e non ce la sentiamo di salire così in alto ed affrontare la discesa bagnata. Decidiamo quindi in un giorno di riposo, utile per sciogliere un po' i "garùn" e non usciamo neanche per far girare le gambe perchè in effetti piove tutto il giorno.
Avendo un cugino (ciclista anche lui) che abita in Germania, più precisamente a Tübingen , sud Stoccarda, decidiamo di organizzare questo viaggio che ci riporterà a casa attraverso le alpi.
Purtroppo causa covid il tempo per l'allenamento è stato un po' risicato, ma alla fine possiamo dire sufficiente per poter portare a termine la nostra mini impresa.
Partenza domenica 9 in flixbus da Milano, per circa 9 ore di viaggio notturno, in cui si dorme poco e niente, con bus troppo pieno, pieno di odori nauseanti. Arrivo in tarda mattinata a Tübingen, pranzo tipico di carne e patate e visita della città, l'indomani si parte di buon ora per la tappa più lunga di tutta la vacanza.
1a tappa Tübingen>Konstanz 170km 1900m d+ (circa) strava link
Dopo aver dormito comunque molto poco, colazione abbondante e partenza ore 8. Bisogna superare le colline del Baden-Württemberg, quindi si parte in salita, in realtà salite molto brevi con pendenze anche importanti e relative ridiscese- Si sale a strappi, anche con tratti sterrati, in mezzo ai boschi, per cui abbastanza freschi. Per andare a costeggiare il Danubio si ridiscende la collina e percorriamo un bel tratto poco trafficato in falsopiano, dove bisogna tenere un buon ritmo per non allungare troppo le ore in sella. Siamo al 100mo chilometro, la fatica e il caldo torrido iniziano a farsi sentire mentre con gli occhi godiamo dello splendido paesaggio.
Per arrivare al lago di Costanza bisogna però superare la valle con 2 brevi salite, ma che a questo punto fanno male, complice il sole cocente. Verso il lago la strada è in discesa e di comune accordo decidiamo di costeggiarlo da nord per poi prendere il traghetto che ci porterà dal lato di Konstanz. Bagnetto rigenerante nel lago, attraversamento e le fatiche non sono finite, con le energie al lumicino percorriamo gli ultimi 15km per arrivare in città. A 500 metri dalla meta il patatrac, un'incertezza ad una svolta mi fa scontrare con mio cugino, ad uscirne male è il copertone anteriore e la pista frenante, il primo squarciato pensiamo dalla corona e la seconda scalfita dalla stessa. Procedo mestamente a piedi ed ecco la seconda sorpresa di giornata, abbiamo sbagliato il giorno di prenotazione della camera... Sono già le 7 di sera e siamo senza un posto per dormire. Aiutati dal locatore (con chiamate ai vari alberghi) scopriamo che ormai è tutto pieno e quindi quest'ultimo, per compassione, ci prepara 3 materassi nell'ufficio del suo negozio (con bagno fortunatamente) e doccia con la canna dell'acqua del giardino .
Si va a cena in centro, città molto carina, con edifici storici e lungolago con diversi locali.
2a tappa: Konstanz>Chur 130km 700m d+ strava link
La sera riparo il copertone con una pezza, in modo da potersi muovere liberi la mattina, in cerca di un negozio che apra. Dopo la colazione spendo ben 62€ per un continental gp5000 (unico disponibile) che devo pure montare da solo perchè il meccanico non è ancora arrivato... Con della carta vetrata liscio la pista frenante del cerchio e siamo pronti a ripartire.
Già dalle prime ore sento un po' di stanchezza, con un leggero mal di testa che mi accompagna per tutta la mattinata. Si costeggia dapprima il lago poi il fiume Reno, su una liscia e rettilinea pista ciclabile che viaggia parallela al fiume. Il caldo è ancora tremendo e dopo mezzogiorno il sudore sgorga a fiumi. Passato il mal di testa riesco a dare il mio contributo in testa, mentre sullo sfondo si intravedono le alpi. Il paesaggio è carino ma alquanto monotono, per cui non ci resta che abbassare la testa e darci dentro (senza esagerare ovviamente). Sul finale decidiamo di inserire una piccola salitella che taglia in 2 il confine col Liechtenstein, Lutzisteigpass, che più che una salita diventa un calvario, per il caldo estremo. Finita la successiva discesa si prosegue in saliscendi verso Chur, città antica dei grigioni svizzeri, veramente molto bella e caratteristica. Stavolta non ci sono sorprese, una bella camminata serale e poi a letto presto.
3a tappa: Chur>Davos 60km 1300m d+ strava link
La 3a tappa l'abbiamo impostata corta per cercare di ricaricare un po' le pile, dopo i primi due giorni molto lunghi. Purtroppo in questi 60km non c'è un metro di discesa, quindi salita costante fino a Kloster-PLatz per poi andare ad affrontare la prima vera salita della vacanza, il Wolfgang pass 6km al 7% medio. Il paesaggio inizia a diventare montano e finalmente iniziamo a godere delle alpi da vicino. Pian piano che si sale, l'aria si raffresca anche se le gambe sono ancora tremolanti dalle giornate precedenti (sopratutto la prima). Teniamo il ritmo appositamente basso, cercando di preservare le energie per il giorno successivo. La vista finale sul lago di Davos ripaga della fatica e una bella dormita ai 1500m di quota risana un po' fisico e morale.
4a tappa: Davos>Nauders 75km 1400m d+ strava link
In realtà l'idea iniziale era quella di arrivare a Mustair sempre in Svizzera, ma i prezzi esorbitanti della nazione elvetica (il giorno prima 3 caffè + 3 cocacola 24€) ci hanno fatto optare per la vicina Austria.
In questa tappa si inizia a fare sul serio, partendo da quota 1500, si sale da subito per il Flüelapass 2383m, 12km al 7% medio. La vegetazione lascia ben presto spazio ad ampi prati e rocce, tipici dell'alta quota, con picchi innevati sullo sfondo. L'aria si fa più rarefatta ed il freddo inizia a farsi sentire. Arrivati in cima un po' in affanno posso finalmente dire di aver superato per la prima volta quota 2000m slm in sella ad un a bici. La discesa è molto veloce, larga e mai pericolosa, il panorama guardandosi indietro lascia a bocca aperta e in pochi minuti si raggiunge la vallata, dove ci aspettano molti chilometri in leggera discesa che ci porteranno al confine con l'Austria. L'ultima salita che credevamo molto semplice è in realtà una vera salita, Norbertshöhe 6km al 6% medio, partenza da Martina. Arrivati a Nauders abbastanza presto, ma anche abbastanza stanchi, iniziamo a programmare la giornata successiva che prevede il passo dello Stelvio. Sfortunatamente (o anche no) il 14 danno brutto tempo con temporali molto probabili e non ce la sentiamo di salire così in alto ed affrontare la discesa bagnata. Decidiamo quindi in un giorno di riposo, utile per sciogliere un po' i "garùn" e non usciamo neanche per far girare le gambe perchè in effetti piove tutto il giorno.