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Tecnica
Triathlon
Cambio telaio solamente o direttamente bici?
Testo
<blockquote data-quote="EliaCozzi" data-source="post: 6766781" data-attributes="member: 89446"><p>Si potrebbe discutere all'infinito, ma sarebbe pura accademia a favore o contro le bici TT, come le faide rim/disc.</p><p>Io la uso da due anni, quest'anno ci ho fatto quasi 7000km, con tutti i tipi di percorso, dalla pianura, al mangia e bevi alla salita, e nella mia poca esperienza posso ribattere argomentando tutti i presunti pericoli citati nell'articolo.</p><p></p><p>Può essere che io dica anche cose non corrette o sensazioni personali, e se qualcuno vuole smentirmi, ben venga perché dalle considerazioni di altri si esce sempre con nuove prospettive che aiutano a capire e risolvere i problemi:</p><p></p><p><em>Step one: Reduce control of the road bike to a minimum. Start with bike position. Move your body forward to load the front wheel and make it harder to manoeuvre.</em></p><p></p><p>Il peso portato in avanti conferisce in realtà stabilità alla ruota anteriore. Mi sembra di capire che molti ciclisti professionisti tendano ad avere un telaio un po' più piccolo e mettere uno stem un po' più lungo proprio per poratre il peso più davanti e rendere la bici più stabile. Questo nelle bdc classiche, nelle TT questo avviene già normalmente. L'alettone anteriore alle formula1 lo mettono per tenere giù le ruote davanti!</p><p></p><p><em>Step two: Now that you’ve loaded the front with your body weight, finish the job and place your elbows next to each other on the handlebar. This way, you have even less control over the bike now and can only go straight or at best lean into a wide curve. When you need to turn, you’ll have to get your hands off the tri-bar and grab the bullhorns.</em></p><p></p><p>Se la bici è correttamente dimensionata e il ciclista è ben messo in bici (e con questo intendo che la proiezione verso l'alto degli steli forcella deve arrivare alle spalle), la bici curva con un semplice movimento delle spalle e nelle curve un po' più strette con il movimento degli avambracci che guarda caso fanno perno sui gomiti che dovrebbero essere in asse sulla linea della serie sterzo in modo tale che avambraccio e bici abbiano lo stesso raggio di curvatura. Un perfetto accoppiamento uomo-macchina.</p><p>Chi ha usatouna bici TT e ci è entrato in feeling, si sente un pezzo unico con la bici e la bici segue esattamente il corpo del ciclista.</p><p>Dire che per le curve strette uno debba lasciare le prolunghe per mettere le mani al bullhorn è corretto ma perché occore spostare il peso del corpo e compensare le forze in gioco nelle curve. Perché nei tornanti di montagna come sono messi i ciclisti su una bdc normale? Totalmente fuori asse/baricentro se la posizione fosse statica.</p><p></p><p><em>Step three: Brakes ruin aerodynamics so when you design a TT frame, forget about brakes and focus on speed and aerodynamics. When you finish the frame design, tack on something somewhere that looks like brakes to pass the UCI definition of a road bike. Don’t worry if brakes don’t work, you don’t need brakes in a time trial.</em></p><p></p><p>Nulla di più falso: gli impianti frenanti della bici TT funzionano alla grande, e ora molte hanno anche il freno a disco. In linea di principio sono bici non adatte alle discese dove si deve frenare per le curve (vedi punto precedente), ma perché è il manubrio (bullhorn) a essere scomodo perché non cotrasta la spinta in avanti del peso del ciclista, cosa che invece una manubrio da corsa fa, non perché hanno i freni che non frenano.</p><p></p><p></p><p><em>Step four: Finish the package with aero wheels. Put on the front whatever you can get away with to keep the rider on the road against the wind gusts. Every time trial, pray that when a rider takes the elbows off the tri-bar to lean into a corner flying at 55 km/h, a sudden wind gust doesn’t blow him off the road. Sounds farcical because it is. It’s farcical and tragic at the same time. Tragic because TT bikes ruin careers and break riders’ bones. Ask Chris Froome.</em></p><p></p><p>Ma questo che c'entra: le ruote aero le puoi mettere su qualsiasi bici, e oltre una certa altezza del profilo la ruota anteriore (solo l'anteriore) sente di più il vento di una a basso profilo, ma il pericolo del vento laterale è per la forza esercitata sul ciclista , che sta molto in alto rispetto al baricentro, non sulla ruota. Se guardo un'immagine di TopGanna quanto volete che sia la superficie del profilo anteriore rispetto a quella laterale del ciclista?</p><p>[ATTACH=full]233403[/ATTACH]</p><p></p><p>Vento, strade bagnate, ecc. sono ugualmente pericolose anche per le bdc classiche.</p><p></p><p>Una cosa non hanno scritto, che è quella più importante: le leve freno sono distanti da dove normalmente si tengono le mani. Nella bdc tiri le leve e freni, nella TT devi spostare le mani, i gomiti e il peso. I tempi di intervento sulle leve freno sono abissalmente più lunghi. In casi di frenata di emergenza sono più pericolose delle bdc. Questo è certo.</p><p></p><p>Scusate la lunghezza.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="EliaCozzi, post: 6766781, member: 89446"] Si potrebbe discutere all'infinito, ma sarebbe pura accademia a favore o contro le bici TT, come le faide rim/disc. Io la uso da due anni, quest'anno ci ho fatto quasi 7000km, con tutti i tipi di percorso, dalla pianura, al mangia e bevi alla salita, e nella mia poca esperienza posso ribattere argomentando tutti i presunti pericoli citati nell'articolo. Può essere che io dica anche cose non corrette o sensazioni personali, e se qualcuno vuole smentirmi, ben venga perché dalle considerazioni di altri si esce sempre con nuove prospettive che aiutano a capire e risolvere i problemi: [I]Step one: Reduce control of the road bike to a minimum. Start with bike position. Move your body forward to load the front wheel and make it harder to manoeuvre.[/I] Il peso portato in avanti conferisce in realtà stabilità alla ruota anteriore. Mi sembra di capire che molti ciclisti professionisti tendano ad avere un telaio un po' più piccolo e mettere uno stem un po' più lungo proprio per poratre il peso più davanti e rendere la bici più stabile. Questo nelle bdc classiche, nelle TT questo avviene già normalmente. L'alettone anteriore alle formula1 lo mettono per tenere giù le ruote davanti! [I]Step two: Now that you’ve loaded the front with your body weight, finish the job and place your elbows next to each other on the handlebar. This way, you have even less control over the bike now and can only go straight or at best lean into a wide curve. When you need to turn, you’ll have to get your hands off the tri-bar and grab the bullhorns.[/I] Se la bici è correttamente dimensionata e il ciclista è ben messo in bici (e con questo intendo che la proiezione verso l'alto degli steli forcella deve arrivare alle spalle), la bici curva con un semplice movimento delle spalle e nelle curve un po' più strette con il movimento degli avambracci che guarda caso fanno perno sui gomiti che dovrebbero essere in asse sulla linea della serie sterzo in modo tale che avambraccio e bici abbiano lo stesso raggio di curvatura. Un perfetto accoppiamento uomo-macchina. Chi ha usatouna bici TT e ci è entrato in feeling, si sente un pezzo unico con la bici e la bici segue esattamente il corpo del ciclista. Dire che per le curve strette uno debba lasciare le prolunghe per mettere le mani al bullhorn è corretto ma perché occore spostare il peso del corpo e compensare le forze in gioco nelle curve. Perché nei tornanti di montagna come sono messi i ciclisti su una bdc normale? Totalmente fuori asse/baricentro se la posizione fosse statica. [I]Step three: Brakes ruin aerodynamics so when you design a TT frame, forget about brakes and focus on speed and aerodynamics. When you finish the frame design, tack on something somewhere that looks like brakes to pass the UCI definition of a road bike. Don’t worry if brakes don’t work, you don’t need brakes in a time trial.[/I] Nulla di più falso: gli impianti frenanti della bici TT funzionano alla grande, e ora molte hanno anche il freno a disco. In linea di principio sono bici non adatte alle discese dove si deve frenare per le curve (vedi punto precedente), ma perché è il manubrio (bullhorn) a essere scomodo perché non cotrasta la spinta in avanti del peso del ciclista, cosa che invece una manubrio da corsa fa, non perché hanno i freni che non frenano. [I]Step four: Finish the package with aero wheels. Put on the front whatever you can get away with to keep the rider on the road against the wind gusts. Every time trial, pray that when a rider takes the elbows off the tri-bar to lean into a corner flying at 55 km/h, a sudden wind gust doesn’t blow him off the road. Sounds farcical because it is. It’s farcical and tragic at the same time. Tragic because TT bikes ruin careers and break riders’ bones. Ask Chris Froome.[/I] Ma questo che c'entra: le ruote aero le puoi mettere su qualsiasi bici, e oltre una certa altezza del profilo la ruota anteriore (solo l'anteriore) sente di più il vento di una a basso profilo, ma il pericolo del vento laterale è per la forza esercitata sul ciclista , che sta molto in alto rispetto al baricentro, non sulla ruota. Se guardo un'immagine di TopGanna quanto volete che sia la superficie del profilo anteriore rispetto a quella laterale del ciclista? [ATTACH type="full" alt="1601229559630.png"]233403[/ATTACH] Vento, strade bagnate, ecc. sono ugualmente pericolose anche per le bdc classiche. Una cosa non hanno scritto, che è quella più importante: le leve freno sono distanti da dove normalmente si tengono le mani. Nella bdc tiri le leve e freni, nella TT devi spostare le mani, i gomiti e il peso. I tempi di intervento sulle leve freno sono abissalmente più lunghi. In casi di frenata di emergenza sono più pericolose delle bdc. Questo è certo. Scusate la lunghezza. [/QUOTE]
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