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Allenamento
Alimentazione e biomeccanica
Centro Mapei
Testo
<blockquote data-quote="AndreaMorelli" data-source="post: 882374" data-attributes="member: 6696"><p>Penso che la domanda sia opportuna e visto che vengo chiamato in causa vorrei prima di tutto puntualizzare alcune cose. Mi fa piacere essere definito biomeccanico, anche se bisognerebbe capire bene cosa significa e fregiarsi di una definizione del genere a volte sottintende competenze che non sempre si hanno. Mi spiego meglio. Se si guarda alla pura definizione del termine biomeccanica si trova che è una branca dell<span style="font-family: 'Arial'">a meccanica applicata allo studio dei corpi, degli effetti e della velocità a cui essi sono sottoposti. Questo significa che bisogna avere competenze di anatomia, di fisica, matematica, di meccanica (cinematica e dinamica) . Poiché non vi è in Italia una specializzazione od un percorso formativo in biomeccanica è facile appropriarsi di queste competenze a volte in modo non corretto. Io sono perito meccanico, diplomato ISEF e Laureato in Scienze Motorie. Ho iniziato a lavorare nel ciclismo nel 1994 circa e per mia fortuna mi sono trovato impiegato nella squadra che ha dominato per molti anni la classifica U. Uno dei concetto fondamentali è la ricerca. Ricerca applicata. MAPEI punta molto a questo e permette di evolversi, acquistare nuove strumentazioni, fare ricerca e documentarsi.</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Molti di coloro che si spacciano come biomeccanici sono meri posizionatori. Sono appassionati, non che io non lo sia, e cercano di fare della loro passione il loro businnes.... </span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Molti sono tuttologi e inventano balle spaziali. Ognuno ha dei limiti, io ho i miei e quando li raggiungo lo riconosco e nel limite del possibile cerco di documentarmi, ho il supporto di un ortopedico, un fisiologo, un dietologo, bioingegneri e di medici dello sport. Questo fa la differenza. Ripeto. Io rispetto il parere del ciclista e nessuno ha la sfera magica per risolvere le situazioni, anzi, quando uno ha un problema o si è trovato male ha tutto il diritto di reclamare, di arrabbiarsi, di chiedere ulteriori chiarimenti o approfondimenti. Certo, è anche il mio lavoro e devo rendere conto al mio principale. Non lavoro in proprio, non ho un negozio, non faccio il salumiere e la sera per diletto non mi invento fisiologo e faccio i test da sforzo agli amici....</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Tornando al post. I telai. Si, ogni costruttore "fissa" le sue geometrie, per l'una o l'altra ragione. Solitamente per ragioni di mercato, altre vlte per ragioni che ritiene più o meno valide, come per esempio geometrie "sicure" sia dal punto di vista stradale che dal punto di vista di cedimenti strutturali. Oppure solo marketing: va di moda lo sloping ed allora tutti a produrre lo sloping.... va di moda la sella di un certo tipo e spingiamo questo tipo di sella. Questo vale per tutto dal il misuratore di potenza alle ruote, alle pedivelle....</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'"></span><span style="font-family: 'Arial'">Molte volte mi sono trovato a dover suggerire modifiche al telaio, capire se il telaio che il soggetto voleva a tutti i costi poteva adattarsi alle sue misure attuali. A memoria devo aver consigliato un reggisella arretrato forse 5 volte.... anzi mi capita spesso di trovare ciclisti che sono andati da Mariano molto arretrati. Come termine di paragone se si da un occhiata al grafico che ho mostrato sull'angolo di inclinazione di spinta posso dire con estrema sicurezza che Mariano posiziona con angoli di 68°-70°. Non conosco tutte le metodologie degli altri posizionatori. Quindi non entro del merito di ciò che ignoro. Quello che stavo cercando di fare postando i grafici nel post era appunto cercar di far capire come operiamo alla MAPEI. Posso assicurarti che lo standard dei telai secondo me soddisfa le esigenze di molte persone. Poi ognuno è libero di suggerire il telaio su misura per 5mm di orizzontale oppure con inclinazioni piantone di 70° forse se vendessi telai o avessi interessi a farlo lo farei. Se uno vuole il telaio della marca XX perchè il suo Campione preferito lo usa è sacrosanto che lo compri. Ma se la casa produttrice del telaio XX lo produce in sole 3 taglie è normale che si debba trovare una soluzione. </span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Ognuno dice la sua verità.... Si è vero, bisogna vedere da cosa scaturisce la propria verità.</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Hai delle strumentazioni certificate che misurano quello che vuoi misurare ? Stai utilizzando lo strumento corretto per misurare quello che vuoi misurare ? La tecnica di trattamento (elaborazione e filtraggio dei dati) è corretta ? L'ergometro che utilizzi è calibrato ? E' preciso ? E' ripetibile ? I protocolli che utilizzi hanno basi scientifiche ? Tutto questo è fondamentale.</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Bisogna educare il pubblico far capire ciò che si fa. C'è troppa ignoranza e nell'ignoranza prolifica il tuttologo. </span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">In laboratorio abbiamo recentemente acquistato un sistema di analisi cinematica della BTS all'avanguardia: 8 telecamere con una freqeunza di acquisizione di 250Hz, EMG integrato a 16 canali per analizzare il comportamento dei muscoli coinvolti nel gesto sportivo, 2 telecamere video sicnronizzate per documentare e relazionare i tracciati cinematici con quelli video, la possibilità di interfacciare pedane di forza per avere i dati dinamici (nel cammino, salto ecc ecc.), ergometro che misura la forza indipendente arto dx. e sx. (non come SRM che misura la torque totale) e permette di calcolare l'efficienza della pedalata... Sono strumentazioni che hanno dei costi troppo elevati per essere acquistate da piccoli studi. Solitamente sono strutture poliambulatoriali, cliniche o ospedali ad utilizzarle.</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Ma fanno la differenza. Molti mi chiedono quali sono i miei riferimenti angolari, come deve essere l'angolo del ginocchio al punto morto inferiore.... poi vanno a casa, prendono la web cam o la handy cam e si sistemano la posizione..... bello, interesante.... poi ci pensano e dicono cavolo è facile, chiamo 4 amici e li sistemo in sella e faccio i soldi. Alla Mapei per metterti in sella vogliono 200 io ti faccio pagare 50 te la conto su un po e sono a posto.</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Il sistema cinematico ha una precisione impensabilmente alta per essere paragonato ad una ualsiasi analisi video; otre al fatto che un sistema di questo tipo permette di fare un completa ricostruzione in 3D del soggetto che pedala, di evidenziare rotazioni ed inclinazioni del bacino, delle spalle. Analizzare le traiettore di ginocchio e piede sul piano frontale oppure su quello trasverso. Certo io sono un tecnico di laboratorio. Un posizionatore. Vorrei essere un biomeccanico a tutti gli effetti ma bisogna essere umili e collaborarein team. L'ortopedico è una figura fondamentale. Non si può suggerire un planatare così, senza una valutazione ortopedica, anzi, più il soggetto è sintomatico più diventa importante uno screening ortopedico. Che tipo di planatare, meccanico, propriocettivo.... Senza una valutazione posturale adeguata è impensabile scindere il soggetto da come sarà poi posiizonato in bicicletta. Cosa faccio, mi improvviso "ortopedico" valuto una dismetria degli arti su di un soggetto senza indagini più approfondite ? Sugerisco spessori dentro la calzatura, sotto la tacchetta perchè ho visto che la torque sull'SRM sembra asimmetrica ? Faccio un test di forza "manuale" facendo spingere con un braccio verso il basso un soggetto e gli metto uno spessore di 1mm sotto un piede dicendo che riequilibra le spinte ? Voglio a tutti i costi "equilibrare" un soggetto non tenendo conto dei problemi che posso creargli ?</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">In questi anni ne ho sentite di tutti i colori e ne ho viste di peggio. Mi sono trovato in mano referti identici a quelli che avevo consegnato, fotocopiati, ribaltati a specchio e con il nome del ciclista/negozio che li aveva adottati come suoi e consegnati ai clienti. Mi sono visto mandare clienti per carpire gli angoli di posizionamento che poi non sarebbero potuti essere riprodotti perchè non analizzati con le stesse metodiche o strumentazioni....quanti meccanici di clienti che sono venuti presso il nostro centro si sono spacciati per meccanici della MAPEI o collaboratori della struttura. </span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">E' certo. Un analisi di questo tipo ha un costo. Oggi comprare una bicicletta è un investimento.</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Il cliente ha tutti i motivi per richiedere un alto standard di servizio ed essere esigente, soprattutto se paga salatamente. Bisogna pensare che ogni problema è un problema a se. Ogni ciclista ha un suo storico di situazioni, esperienze , patologie diverse. Quando tutto va bene si è felici e contenti. Quando la situazione si fa critica bisogna cercare di dare risposte e cercare di arrivare in fondo ai problemi. Questo può essere lungo e dispendioso, sia dal punto di vista economico che dell'impegno mentale e fisico. Certo io non lavoro gratis, e penso che non lo faccia nessuno. Anzi forse a volte rispetto ai risultati che si hanno si ha l'impressione di essere sottopagati. </span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Ho lasciato correre un po i pensieri e mi sono dilungato, ma è solo una piccola parte di ciò che si può dire..... </span></p><p> <span style="font-family: 'Arial'"></span></p><p><span style="font-family: 'Arial'">Andrea</span></p><p><span style="font-family: 'Arial'"></span></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="AndreaMorelli, post: 882374, member: 6696"] Penso che la domanda sia opportuna e visto che vengo chiamato in causa vorrei prima di tutto puntualizzare alcune cose. Mi fa piacere essere definito biomeccanico, anche se bisognerebbe capire bene cosa significa e fregiarsi di una definizione del genere a volte sottintende competenze che non sempre si hanno. Mi spiego meglio. Se si guarda alla pura definizione del termine biomeccanica si trova che è una branca dell[FONT=Arial]a meccanica applicata allo studio dei corpi, degli effetti e della velocità a cui essi sono sottoposti. Questo significa che bisogna avere competenze di anatomia, di fisica, matematica, di meccanica (cinematica e dinamica) . Poiché non vi è in Italia una specializzazione od un percorso formativo in biomeccanica è facile appropriarsi di queste competenze a volte in modo non corretto. Io sono perito meccanico, diplomato ISEF e Laureato in Scienze Motorie. Ho iniziato a lavorare nel ciclismo nel 1994 circa e per mia fortuna mi sono trovato impiegato nella squadra che ha dominato per molti anni la classifica U. Uno dei concetto fondamentali è la ricerca. Ricerca applicata. MAPEI punta molto a questo e permette di evolversi, acquistare nuove strumentazioni, fare ricerca e documentarsi. Molti di coloro che si spacciano come biomeccanici sono meri posizionatori. Sono appassionati, non che io non lo sia, e cercano di fare della loro passione il loro businnes.... Molti sono tuttologi e inventano balle spaziali. Ognuno ha dei limiti, io ho i miei e quando li raggiungo lo riconosco e nel limite del possibile cerco di documentarmi, ho il supporto di un ortopedico, un fisiologo, un dietologo, bioingegneri e di medici dello sport. Questo fa la differenza. Ripeto. Io rispetto il parere del ciclista e nessuno ha la sfera magica per risolvere le situazioni, anzi, quando uno ha un problema o si è trovato male ha tutto il diritto di reclamare, di arrabbiarsi, di chiedere ulteriori chiarimenti o approfondimenti. Certo, è anche il mio lavoro e devo rendere conto al mio principale. Non lavoro in proprio, non ho un negozio, non faccio il salumiere e la sera per diletto non mi invento fisiologo e faccio i test da sforzo agli amici.... Tornando al post. I telai. Si, ogni costruttore "fissa" le sue geometrie, per l'una o l'altra ragione. Solitamente per ragioni di mercato, altre vlte per ragioni che ritiene più o meno valide, come per esempio geometrie "sicure" sia dal punto di vista stradale che dal punto di vista di cedimenti strutturali. Oppure solo marketing: va di moda lo sloping ed allora tutti a produrre lo sloping.... va di moda la sella di un certo tipo e spingiamo questo tipo di sella. Questo vale per tutto dal il misuratore di potenza alle ruote, alle pedivelle.... [/FONT][FONT=Arial]Molte volte mi sono trovato a dover suggerire modifiche al telaio, capire se il telaio che il soggetto voleva a tutti i costi poteva adattarsi alle sue misure attuali. A memoria devo aver consigliato un reggisella arretrato forse 5 volte.... anzi mi capita spesso di trovare ciclisti che sono andati da Mariano molto arretrati. Come termine di paragone se si da un occhiata al grafico che ho mostrato sull'angolo di inclinazione di spinta posso dire con estrema sicurezza che Mariano posiziona con angoli di 68°-70°. Non conosco tutte le metodologie degli altri posizionatori. Quindi non entro del merito di ciò che ignoro. Quello che stavo cercando di fare postando i grafici nel post era appunto cercar di far capire come operiamo alla MAPEI. Posso assicurarti che lo standard dei telai secondo me soddisfa le esigenze di molte persone. Poi ognuno è libero di suggerire il telaio su misura per 5mm di orizzontale oppure con inclinazioni piantone di 70° forse se vendessi telai o avessi interessi a farlo lo farei. Se uno vuole il telaio della marca XX perchè il suo Campione preferito lo usa è sacrosanto che lo compri. Ma se la casa produttrice del telaio XX lo produce in sole 3 taglie è normale che si debba trovare una soluzione. Ognuno dice la sua verità.... Si è vero, bisogna vedere da cosa scaturisce la propria verità. Hai delle strumentazioni certificate che misurano quello che vuoi misurare ? Stai utilizzando lo strumento corretto per misurare quello che vuoi misurare ? La tecnica di trattamento (elaborazione e filtraggio dei dati) è corretta ? L'ergometro che utilizzi è calibrato ? E' preciso ? E' ripetibile ? I protocolli che utilizzi hanno basi scientifiche ? Tutto questo è fondamentale. Bisogna educare il pubblico far capire ciò che si fa. C'è troppa ignoranza e nell'ignoranza prolifica il tuttologo. In laboratorio abbiamo recentemente acquistato un sistema di analisi cinematica della BTS all'avanguardia: 8 telecamere con una freqeunza di acquisizione di 250Hz, EMG integrato a 16 canali per analizzare il comportamento dei muscoli coinvolti nel gesto sportivo, 2 telecamere video sicnronizzate per documentare e relazionare i tracciati cinematici con quelli video, la possibilità di interfacciare pedane di forza per avere i dati dinamici (nel cammino, salto ecc ecc.), ergometro che misura la forza indipendente arto dx. e sx. (non come SRM che misura la torque totale) e permette di calcolare l'efficienza della pedalata... Sono strumentazioni che hanno dei costi troppo elevati per essere acquistate da piccoli studi. Solitamente sono strutture poliambulatoriali, cliniche o ospedali ad utilizzarle. Ma fanno la differenza. Molti mi chiedono quali sono i miei riferimenti angolari, come deve essere l'angolo del ginocchio al punto morto inferiore.... poi vanno a casa, prendono la web cam o la handy cam e si sistemano la posizione..... bello, interesante.... poi ci pensano e dicono cavolo è facile, chiamo 4 amici e li sistemo in sella e faccio i soldi. Alla Mapei per metterti in sella vogliono 200 io ti faccio pagare 50 te la conto su un po e sono a posto. Il sistema cinematico ha una precisione impensabilmente alta per essere paragonato ad una ualsiasi analisi video; otre al fatto che un sistema di questo tipo permette di fare un completa ricostruzione in 3D del soggetto che pedala, di evidenziare rotazioni ed inclinazioni del bacino, delle spalle. Analizzare le traiettore di ginocchio e piede sul piano frontale oppure su quello trasverso. Certo io sono un tecnico di laboratorio. Un posizionatore. Vorrei essere un biomeccanico a tutti gli effetti ma bisogna essere umili e collaborarein team. L'ortopedico è una figura fondamentale. Non si può suggerire un planatare così, senza una valutazione ortopedica, anzi, più il soggetto è sintomatico più diventa importante uno screening ortopedico. Che tipo di planatare, meccanico, propriocettivo.... Senza una valutazione posturale adeguata è impensabile scindere il soggetto da come sarà poi posiizonato in bicicletta. Cosa faccio, mi improvviso "ortopedico" valuto una dismetria degli arti su di un soggetto senza indagini più approfondite ? Sugerisco spessori dentro la calzatura, sotto la tacchetta perchè ho visto che la torque sull'SRM sembra asimmetrica ? Faccio un test di forza "manuale" facendo spingere con un braccio verso il basso un soggetto e gli metto uno spessore di 1mm sotto un piede dicendo che riequilibra le spinte ? Voglio a tutti i costi "equilibrare" un soggetto non tenendo conto dei problemi che posso creargli ? In questi anni ne ho sentite di tutti i colori e ne ho viste di peggio. Mi sono trovato in mano referti identici a quelli che avevo consegnato, fotocopiati, ribaltati a specchio e con il nome del ciclista/negozio che li aveva adottati come suoi e consegnati ai clienti. Mi sono visto mandare clienti per carpire gli angoli di posizionamento che poi non sarebbero potuti essere riprodotti perchè non analizzati con le stesse metodiche o strumentazioni....quanti meccanici di clienti che sono venuti presso il nostro centro si sono spacciati per meccanici della MAPEI o collaboratori della struttura. E' certo. Un analisi di questo tipo ha un costo. Oggi comprare una bicicletta è un investimento. Il cliente ha tutti i motivi per richiedere un alto standard di servizio ed essere esigente, soprattutto se paga salatamente. Bisogna pensare che ogni problema è un problema a se. Ogni ciclista ha un suo storico di situazioni, esperienze , patologie diverse. Quando tutto va bene si è felici e contenti. Quando la situazione si fa critica bisogna cercare di dare risposte e cercare di arrivare in fondo ai problemi. Questo può essere lungo e dispendioso, sia dal punto di vista economico che dell'impegno mentale e fisico. Certo io non lavoro gratis, e penso che non lo faccia nessuno. Anzi forse a volte rispetto ai risultati che si hanno si ha l'impressione di essere sottopagati. Ho lasciato correre un po i pensieri e mi sono dilungato, ma è solo una piccola parte di ciò che si può dire..... Andrea [/FONT] [/QUOTE]
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