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<blockquote data-quote="lucas." data-source="post: 7309609" data-attributes="member: 9087"><p>Anche la Popolare non è esente da pecche. Nel 2019 appunto alla CCC si dovette attraversare un binario ferroviario tramite un passaggio abusivo ( c'era già , era usato dalla gente del posto, parliamo di zona Spino d'adda) nella staccionata di cemento, in aperta campagna. Passaggio demenziale per il rischio implicito, infatti venne tolto l'anno dopo. Alla gravel del Duca di solito si attraversava un torrentello profondo 20 cm. Ci sono i sassi da usare come passaggio ma è sempre una rottura ed è molto facile scivolare nell'acqua ed inzupparsi i piedi come per altro è già successo. Un anno ci fu un fosso da scavalcare, bici alla mano, aiutandosi l'un l'altro. Un paio di volte una scaletta erbosa da fare in portage, Anche alla LLL una sbarra da oltrepassare a lato in portage con il fosso da scavalcare, passaggio assai impestato. </p><p>Quindi in sostanza ogni manifestazione ha qualche trabocchetto, anche se io li eliminerei tutti, meno avventuroso , più "palloso" come diceva lo sceriffo a Rambo, ma più sicuro. Poi c'è da dire che di lunghi rettilinei/percorsi ghiaiosi da noi ce ne sono pochi quindi si fa con quel che si ha. Pazienza.</p><p></p><p></p><p>Sono andato a rivedermi un video fatto in quella manifestazione, ebbene quell'oleodotto venne attraversato dalla traccia più volte , la prima tramite una strada di campagna lasciata apposta per i trattori (ma prima ancora appunto la traccia veniva tagliata dal cantiere, quindi facemmo un giro più largo su questo tratturo dove appunto le reti si interrompevano), e poi in un altro punto in mezzo ai boschi dove per altro non ricordo nemmeno le reti rosse e dove era stata disboscata una larga fascia di bosco per questo cantiere. Quindi in quella situazione il concetto di proprietà privata non era in alcun modo tangibile. Diciamo che era tutto aperto e nel secondo passaggio non sembrava nemmeno un cantiere. A dire il vero non sono neanche sicuro fosse un oleodotto. <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/scratchhead.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";nonzo%" title="Scratchhead ;nonzo%" data-shortname=";nonzo%" /> Essendo per altro di domenica, senza operai, passammo tutti ed amen.</p><p>Se ci rifletto la cancellata era in un altro punto che non ricordo ma in effetti sembrava più un cancello per chiudere la strada e non per delimitare una proprietà privata, non ricordo più, sono passati anni <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/cry.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":cry:" title="Cry :cry:" data-shortname=":cry:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="lucas., post: 7309609, member: 9087"] Anche la Popolare non è esente da pecche. Nel 2019 appunto alla CCC si dovette attraversare un binario ferroviario tramite un passaggio abusivo ( c'era già , era usato dalla gente del posto, parliamo di zona Spino d'adda) nella staccionata di cemento, in aperta campagna. Passaggio demenziale per il rischio implicito, infatti venne tolto l'anno dopo. Alla gravel del Duca di solito si attraversava un torrentello profondo 20 cm. Ci sono i sassi da usare come passaggio ma è sempre una rottura ed è molto facile scivolare nell'acqua ed inzupparsi i piedi come per altro è già successo. Un anno ci fu un fosso da scavalcare, bici alla mano, aiutandosi l'un l'altro. Un paio di volte una scaletta erbosa da fare in portage, Anche alla LLL una sbarra da oltrepassare a lato in portage con il fosso da scavalcare, passaggio assai impestato. Quindi in sostanza ogni manifestazione ha qualche trabocchetto, anche se io li eliminerei tutti, meno avventuroso , più "palloso" come diceva lo sceriffo a Rambo, ma più sicuro. Poi c'è da dire che di lunghi rettilinei/percorsi ghiaiosi da noi ce ne sono pochi quindi si fa con quel che si ha. Pazienza. Sono andato a rivedermi un video fatto in quella manifestazione, ebbene quell'oleodotto venne attraversato dalla traccia più volte , la prima tramite una strada di campagna lasciata apposta per i trattori (ma prima ancora appunto la traccia veniva tagliata dal cantiere, quindi facemmo un giro più largo su questo tratturo dove appunto le reti si interrompevano), e poi in un altro punto in mezzo ai boschi dove per altro non ricordo nemmeno le reti rosse e dove era stata disboscata una larga fascia di bosco per questo cantiere. Quindi in quella situazione il concetto di proprietà privata non era in alcun modo tangibile. Diciamo che era tutto aperto e nel secondo passaggio non sembrava nemmeno un cantiere. A dire il vero non sono neanche sicuro fosse un oleodotto. ;nonzo% Essendo per altro di domenica, senza operai, passammo tutti ed amen. Se ci rifletto la cancellata era in un altro punto che non ricordo ma in effetti sembrava più un cancello per chiudere la strada e non per delimitare una proprietà privata, non ricordo più, sono passati anni :cry: [/QUOTE]
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