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"Chiudere il Mortirolo ai ciclisti. È pericoloso"
Testo
<blockquote data-quote="EliaCozzi" data-source="post: 7629342" data-attributes="member: 89446"><p>Faccio il Mortirolo diverse volte l'anno dal lato di Monno, e 2-3 volte lato Mazzo. </p><p>Auto poche, molto poche lato Monno, dove la strada è larga tranne nella serie di tornanti ravvicinati vicino alla chiesetta di San Giacomo (1km dalla vetta).</p><p>Lato Mazzo di auto ne passano pochissime, per dare un esempio concreto in 1h30-1h40 che impiego a salire forse ne incontro una decina. </p><p>La discesa Mortitrolo-Mazzo l'ho fatta una volta sola, giusto per provare. Una sofferenza perché non si beneficia della discesa, non ci si diverte e nelle curve a dx quasi ti devi fermare. Verso Grosio invece è molto più godibile. Per altro, a scendere verso Mazzo, nel tempo di una salita di ciclisti ne incontro forse uno.</p><p></p><p>A dire il vero, ma proprio per logica, basterebbe chiudere la strada alle auto, se non a chi ha casa/malga/terreno, visto che c'è un'alternativa da Grosio. Per analogia la "directa contatdor" che c'è dal lato di Monno è infatti chiusa al traffico visto che la strada "normale" è più larga e veloce di quella rampa.</p><p></p><p>Per altro, tornando lato Mazzo, se un'auto incontra un'altra auto è quasi peggio che salire al Gavia, e molte auto, nei tornanti a dx sono costrette ad allargare totalmente contromano sia per il raggio stretto della curva sia perché sul margine interno gratterebbero il fondo.</p><p></p><p>Per me è un problema inesistente quello delle auto, quindi una scusa campata in aria senza fondamento. Senza contare che se ci si ferma in cima a fare la foto, ci si accorge che un ciclista su 3 non è italiano, quindi è anche un'attrazione turistica.</p><p></p><p>Vabbé, che dire, come sempre i politici dovrebbero andare in bici e capire tante cose a partire dall'inutilità delle ciclopedonali dove i ciclisti non ci vanno perché tra chi (giustamente) ci va a pascolare il cane o a correre, e il limite di velocità ufficialmente di 10km/h sono solo un modo per ridurre ulteriormente la larghezza delle strade e renderle ancora più pericolose per i ciclisti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="EliaCozzi, post: 7629342, member: 89446"] Faccio il Mortirolo diverse volte l'anno dal lato di Monno, e 2-3 volte lato Mazzo. Auto poche, molto poche lato Monno, dove la strada è larga tranne nella serie di tornanti ravvicinati vicino alla chiesetta di San Giacomo (1km dalla vetta). Lato Mazzo di auto ne passano pochissime, per dare un esempio concreto in 1h30-1h40 che impiego a salire forse ne incontro una decina. La discesa Mortitrolo-Mazzo l'ho fatta una volta sola, giusto per provare. Una sofferenza perché non si beneficia della discesa, non ci si diverte e nelle curve a dx quasi ti devi fermare. Verso Grosio invece è molto più godibile. Per altro, a scendere verso Mazzo, nel tempo di una salita di ciclisti ne incontro forse uno. A dire il vero, ma proprio per logica, basterebbe chiudere la strada alle auto, se non a chi ha casa/malga/terreno, visto che c'è un'alternativa da Grosio. Per analogia la "directa contatdor" che c'è dal lato di Monno è infatti chiusa al traffico visto che la strada "normale" è più larga e veloce di quella rampa. Per altro, tornando lato Mazzo, se un'auto incontra un'altra auto è quasi peggio che salire al Gavia, e molte auto, nei tornanti a dx sono costrette ad allargare totalmente contromano sia per il raggio stretto della curva sia perché sul margine interno gratterebbero il fondo. Per me è un problema inesistente quello delle auto, quindi una scusa campata in aria senza fondamento. Senza contare che se ci si ferma in cima a fare la foto, ci si accorge che un ciclista su 3 non è italiano, quindi è anche un'attrazione turistica. Vabbé, che dire, come sempre i politici dovrebbero andare in bici e capire tante cose a partire dall'inutilità delle ciclopedonali dove i ciclisti non ci vanno perché tra chi (giustamente) ci va a pascolare il cane o a correre, e il limite di velocità ufficialmente di 10km/h sono solo un modo per ridurre ulteriormente la larghezza delle strade e renderle ancora più pericolose per i ciclisti. [/QUOTE]
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